
La vecchia, criminale, pratica di sostare in corsia d’emergenza sulla Roma-Fiumicino
Man mano che riprendono i voli commerciali è tornata a farsi vedere alla grande la sosta in corsia d’emergenza di decine di veicoli
Man mano che riprendono i voli commerciali è tornata a farsi vedere alla grande la sosta in corsia d’emergenza di decine di veicoli
Auto in sosta nell’area pedonale di p.za di S. Ignazio, proprio davanti all’ingresso dei Carabinieri. Delle due l’una: è uno dell’arma o lì si fanno sonni profondi.
Fin da giovani gli automobilisti romani imparano che si può parcheggiare impunemente sul marciapiede. Qui in viale Regina Elena, non proprio una stradina secondaria.
I parcheggi in libertà sulle strade del rione Prati andrebbero fatti studiare da qualcuno, ma bravo (qui P.za dei Martiri di Belfiore).
A Montecitorio continuano a parcheggiare sul marciapiedi. Trattandosi di area privata forse non è possibile elevare sanzioni, ma è inammissibile un tale cattivo esempio da una delle massime istituzioni nazionali
Com’era quella del nuovo codice della strada che vieta la sosta dei monopattini sui marciapiedi? Ma d’altronde la sosta delle moto è vietata da sempre, ma non a Roma.
Auto in sosta che insidiano l’arco di Giano. Si direbbe che in assenza della cancellata i mezzi avrebbero sostato all’interno dell’arco e la cosa tragica è che probabilmente sarebbe stato proprio così.
I lavori non sono ancora conclusi ma già si evidenziano alcuni difetti. Più spazio per pedoni e bambini. I residenti: parcheggiare è impossibile
Parcheggio sullo spartitraffico di Circonvallazione Trionfale: un’immagine normale all’occhio del romano medio, ma questa è una roba per niente normale.
Al Pigneto, ma sicuramente non solo lì, un intero marciapiede può divenire l’area di sosta per il carico e scarico merci.
Un malcostume consolidato da anni al mercato di Monte d’Oro. Saranno in grado le nuove amm.ni municipale e comunale di mettere fine a certi indegni spettacoli?
Da quando largo Somalia è stato chiuso, i mezzi pubblici deviano su via Rendano/via Anerio. Ma le auto parcheggiate male provocano continui blocchi
A via del Castro Pretorio qualche giorno fa un evento alla facoltà di Roma Tre ha causato una tripla fila di sosta, con i veicoli costretti a passare sull’altra corsia.
Sulla strada i veicoli sostano ogni giorno interrompendo i passaggi di carreggiata, nonostante le PEC a vigili e Comune. Un malcostume in voga almeno dal 2008!?!
Premio imbecille del mese a chi ha pensato di lasciato così il suo SUV. Quando si comincerà a fargli passare la voglia in qualche modo?
Cosa può spingere un automobilista a non parcheggiare in un posto regolare mettendocisi davanti e così precludendolo agli altri?
Perché sbattersi tanto per un parcheggio regolare o un taxi se il tuo macchinone lo puoi lasciare in p.za della Maddalena? E dire che basterebbe una ganascia per abolire certi malcostumi.
Tutte le sere, da anni, il marciapiede di via Fontanella Borghese è occupato da auto in sosta. Solo i vigili non lo sanno? O lo sanno e non fanno niente?
Appena finito il nuovo marciapiede di via Due Macelli e subito, prevedibilmente, viene violato. Guarda caso da auto CD.
Sosta in seconda fila, a volte anche terza, in prossimità dell’Ara Pacis. E se si allargasse il marciapiede per eliminare la sosta selvaggia?
A via Mario de’ Fiori, angolo via della Croce, la vecchia edicola sembra diventata una pura mescita di alcolici. A parte valutare la liceità della cosa, se non serve più per vendere i giornali quel manufatto andrebbe rimosso.
Ottenuti dall’associazione TUTraP-APS i report mensili sul servizio di ATAC nei primi 4 mesi del 2025, presentiamo un’analisi preliminare che mostra una lenta risalita del servizio ma sempre lontano dagli obiettivi fissati dal nuovo contratto
Emanata a Capri un’ordinanza che vieta di avvicinarsi ad altri con menù, volantini o altro materiale pubblicitario, pena multe e chiusure degli esercizi commerciali. Una misura necessaria anche a Roma.
A Roma il combinato disposto del crollo degli abbonamenti ATAC e dell’aumento delle auto private ha generato una situazione insostenibile, che andrebbe affrontata con un percorso partecipato tra amministrazione, associazioni e cittadini
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