Malamovida, un cancro che a Roma si sta estendendo ben oltre Trastevere o Campo de’ Fiori

Nuova puntata dell'iniziativa itinerante della Rete di Associazioni per una Città Vivibile, con un sit-in organizzato dai comitati di Città Giardino che propongono 8 misure urgenti per una movida sostenibile

Prosegue l’iniziativa itinerante della Rete di Associazioni per una Città Vivibile, che dopo i sit-in tenuti a Campo de’ Fiori, a Trastevere e piazza San Salvatore in Lauro, ora vede la protesta, ma anche la proposta, spostarsi a Città Giardino, con un nuovo evento organizzato congiuntamente dal Comitato “Salviamo piazza Sempione” e dal Comitato di quartiere “Città Giardino”.

Come si legge nel comunicato stampa che segue, la cosiddetta “malamovida” è ormai arrivata anche in questa che era una zona residenziale e tranquilla e rischia di espandersi ulteriormente a causa di nuove iniziative dell’amministrazione capitolina. 

I comitati propongono otto misure da prendersi con urgenza perché una movida sostenibile è possibile, a patto che l’amministrazione capitolina si decida una buona volta a riconoscere e governare il fenomeno.

 

 

Manifestazione in piazza Sempione il 5 giugno, per restituire ai cittadini il quartiere di Monte Sacro – Città Giardino reso sempre più invivibile da una movida soffocante

 

Il Comitato Salviamo piazza Sempione e il Comitato di quartiere Città Giardino, d’intesa con la Rete di Associazioni per una Città Vivibile, promuovono una manifestazione per il prossimo giovedì 5 giugno, alle ore 18, a piazza Sempione, per protestare contro gli effetti di una movida senza regole, che sta rendendo Città Giardino invivibile.

Invivibile di notte, in cui regnano caos, spaccio, insicurezza, vandalismi, soste selvagge che sequestrano i residenti; con gli adolescenti consegnati all’alcol…

Ma anche di giorno, per la sporcizia, l’invasione di gazebo, la sparizione dei negozi e delle altre attività di vicinato (sostituiti dai locali di somministrazione di alcolici, con l’impoverimento del tessuto socio-economico del quartiere).

Una movida destinata a espandersi sempre più: per la prevista trasformazione di piazzale Adriatico in una nuova piazza della Movida; per i nuovi locali che stanno aprendo nel quadrante Adriatico-Carnaro, ma anche nella zona già satura Sempione-Menenio Agrippa-
Cimone-Gottardo.

Un’espansione che avviene con l’inerzia o addirittura la cooperazione delle istituzioni, seguendo un disegno per trasformare il quartiere in un nuovo distretto dell’intrattenimento, sull’esempio di San Lorenzo o Trastevere. Con la conseguente espulsione dei residenti,
vessati anche dall’eliminazione indiscriminata di posti auto (le uniche automobili ammesse sono quelle in terza fila degli avventori della movida…).

Alla protesta si aggiunge la proposta: stanchi di vedere la politica limitarsi a promesse, mozioni e risoluzioni sterili, i cittadini chiedono a Comune e III Municipio 8 misure ben definite, da realizzare con urgenza per una movida “sostenibile”.

La manifestazione si inserisce nella protesta itinerante “I cittadini si riprendono Roma”, promossa dalla Rete di Associazioni per una Città Vivibile, che riunisce i comitati di residenti della Città Storica di Roma.

Comitato “Salviamo piazza Sempione”
Comitato di quartiere “Città Giardino”
Rete di Associazioni per una Città Vivibile

 

 

 

 

Le otto misure proposte sono descritte nel retro del volantino che verrà distribuito durante il sit-in e che riportiamo di seguito.

 

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Una risposta

  1. Anche la zona Ardeatina Caravaggio ,una volta tranquilla e residenziale, si sta trasformando in un covo di bettole e ubriachi. La malamovida , i locali e l’alcol sono una piaga che dilaga in tutta Roma

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