“Tavolino selvaggio”: c’è qualcuno in Campidoglio?
Anche la grande stampa squaderna l’abusivismo diffuso dei dehors e l’assenza dell’amm.ne capitolina che addirittura “dimentica” di far pagare i canoni OSP
Anche la grande stampa squaderna l’abusivismo diffuso dei dehors e l’assenza dell’amm.ne capitolina che addirittura “dimentica” di far pagare i canoni OSP
I dehors dei locali continuano ad essere fuori controllo e si sono perse le tracce dell’attesa nuova normativa anticipata dal sindaco 3 mesi fa. Urge ormai un’ordinanza che ponga un freno al dilagante abusivismo
Passano gli anni e piazza dei Satiri continua ad essere completamente requisita da un vicino locale anche se il freddo non consente di mangiare fuori. Chi tutela l’interesse pubblico?
L’amministrazione capitolina decide di aumentare i canoni OSP e gli esercenti insorgono. Nel centro storico però le tariffe rimangono risibili rispetto ai guadagni dei locali
La bozza di regolamento predisposta dall’assessorato rischia di aumentare ulteriormente lo spazio esterno dei locali, mancando l’obiettivo di ridimensionare le OSP COVID
Una capitale in cui ognuno si prende lo spazio pubblico che vuole (via Marmorata, da CarteInRegola)
Il paragone è spiacevole, ma se l’assessore Lucarelli pensa che i tavolini contribuiscano a decoro e sicurezza dei luoghi, allora vanno incoraggiati anche quei senza tetto che dignitosamente tengono pulito lo spazio in cui vivono
Manifestazione nazionale sabato 18 novembre alle 11:30 a piazza Mastai. Adesioni da tutta Italia (Napoli, Catania, Lucca, Firenze, Modena, Foligno, ecc.)
Con la proroga delle OSP COVID il governo serve l’ennesima lobby amica, ma se lo volesse, Gualtieri potrebbe ugualmente ripristinare decoro e legalità sulle strade romane
In occasione dell’ultima partita della Roma alcuni locali di Campo de’ Fiori hanno ampliato di molto i loro dehors. Nuova modalità “OSP on demand” o certezza di impunità?
Segnalata già a ottobre ’22, la brutta OSP di via Ostiense ancora occupa parte dell’incrocio e delle strisce pedonali. Sicurezza stradale questa sconosciuta a Roma
Riprendiamo una segnalazione emblematica di come vi siano troppi locali che approfittano degli scarsi e inefficaci controlli sull’occupazione di suolo pubblico
Lo annuncia l’ass. Lucarelli che parla di dimezzamento dei dehors. Ma per lo più si tratta di ripristinare il numero precedente alla pandemia e di mettere ordine
Al Ghetto da tempo i dehors hanno raggiunto dimensioni monstre, ma l’allestimento di un bancone da bar sul marciapiede rappresenta un preoccupante salto di qualità. Prossimo passo le cucine?
A via d’Ascanio i tavolini avrebbero l’obbligo di lasciare 1 mt per il transito dei pedoni. Un metro!?! (che poi non viene mai rispettato e i pedoni devono passare in mezzo alla strada)
Sparita un’occupazione abusiva storica in via delle Carrozze, che aveva subito diverse sanzioni ma aveva resistito impunemente per molti anni
Transeat l’avviso di garanzia ricevuto dall’assessore, per quanto grave, ma la sua incapacità ed inesperienza stanno ulteriormente aggravando un commercio cittadino becero e fuori controllo
Piazza dei Satiri, su via dei Chiavari, è stata completamente requisita da un vicino locale anche se al momento gli ingombranti arredi non vengono utilizzati causa freddo. Una sottrazione di suolo pubblico che grida vendetta
Ennesima pedana installata sulla carreggiata, in una traversa di piazza Vittorio, e abbandonata a seguito della chiusura del locale. Ci vorranno mesi e soldi pubblici per rimuoverla.
Dopo piazza del Popolo, anche a piazza Farnese vi sono locali che hanno requisito stabilmente un pezzo di suolo pubblico, anche quando sono chiusi.
A ridosso della stazione Termini, vicino porta S. Lorenzo, c’è un accampamento che è anche una specie di negozio di calzature di ultimissima generazione. Pronti per il Giubileo
Anche la grande stampa squaderna l’abusivismo diffuso dei dehors e l’assenza dell’amm.ne capitolina che addirittura “dimentica” di far pagare i canoni OSP
Nuovi usi per spazi pensati per posizionare i cassonetti a Corso Trieste. In realtà non ce li hanno mai messi (foto di L. G.)
In Francia dal 1° gennaio è obbligatorio chiedere al cliente se lo vuole. Salvi 25 milioni di alberi e 18 miliardi di litri d’acqua. Il problema del bisfenolo
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