I cittadini manifestano contro la proroga delle OSP-COVID senza COVID

Manifestazione nazionale sabato 18 novembre alle 11:30 a piazza Mastai. Adesioni da tutta Italia (Napoli, Catania, Lucca, Firenze, Modena, Foligno, ecc.)

Dell’assurda proroga del regime emergenziale per le OSP, con l’emergenza ormai finita da tempo, abbiamo già parlato, sottolineando come una tale misura miri solo a favorire in modo ingiustificato una categoria (bar e ristoranti), prorogando il caos su strade e marciapiedi.

 

Le conseguenze nefaste di un tale provvedimento sono state colte anzitutto dai cittadini che più avvertono la pressione del far west creato dalle OSP emergenziali, ossia gli abitanti dei centri storici e delle zone dove ci sono le concentrazioni dei locali di somministrazione, ma non solo di Roma, bensì da molte parti del territorio nazionale.

La preoccupazione è stata tale che associazioni cittadine di Roma, Napoli, Firenze, Catania, Foligno, Caserta, Gubbio, Foligno, Carpi, Modena, Angri e La Maddalena (le adesioni continuano) hanno organizzato una manifestazione cittadina per sabato 18 Novembre alle 11:30 a piazza Mastai.

 

 

In ambito capitolino non sono state molte le prese di posizione contro la proroga delle OSP emergenziali, inserita come emendamento al cosiddetto “DDL Concorrenza” a cura del senatore De Priamo di Fratelli d’Italia.

Salvo nostri errori infatti, si sono espresse contro solo l’assessore capitolino al commercio, Monica Lucarelli, e la presidente del Municipio I, Lorenza Bonaccorsi, sostenuta in questo dalla sua giunta che ha anche annunciato l’adesione alla manifestazione di sabato 18 novembre.

 

Fino a qualche giorno fa spiccava il silenzio del sindaco Gualtieri, che non sapevamo se interpretare come ignoranza della gravità del problema o volontà di non disturbare il governo per qualche recondito scopo. Poi però, nell’ambito della conferenza stampa di presentazione del nuovo regolamento OSP, avvenuta lo scorso mercoledì 15, il sindaco ha finalmente detto qualche parola contro la proroga decisa dal Parlamento.

La grande timidezza del sindaco su questo tema non può non preoccupare, perché la sua tardiva e flebile presa di posizione contro la proroga del regime emergenziale fa pensare che egli non vorrà impegnarsi neanche in un ristabilimento della legalità sulle strade romane. Al di là infatti della normativa OSP straordinaria, basterebbe applicare le norme che sono rimaste sempre vigenti, a partire dal Codice della Strada, per ridurre drasticamente gli innumerevoli abusi ancora presenti.

 

L’occasione per rimettere ordine nelle OSP romane è data da un nuovo regolamento che dopo mesi (troppi!?!) di gestazione dovrebbe essere in dirittura finale. Da notare che il ritardo di questo regolamento è stato preso dal senatore De Priamo come scusa per proporre la proroga del regime emergenziale; per De Priamo infatti proprio la mancanza di un nuovo regolamento a Roma suggeriva la necessità di lasciare la situazione sul campo immutata, mentre la verità è che prima si torna ad un regime normale meglio è per provare a ripristinare un po’ di regole su strade e marciapiedi. Ma da tempo abbiamo capito che il motto “legge e ordine”, caratteristico di tutte le destre serie nel mondo, nel caso dell’Italia non attecchisce.

Peraltro andrebbe fatto notare al senatore De Priamo che l’eventuale situazione problematica di Roma non avrebbe dovuto giustificare un provvedimento nazionale, ma forse il senatore ancora fatica a capire che non è più in Assemblea Capitolina bensì nel Senato dell Repubblica.

 

Che la manifestazione di sabato 18 riesca a convincere la maggioranza governativa a ripensarci sulla proroga delle OSP-COVID è cosa difficile da pensare, basti vedere i salti mortali carpiati multipli con avvitamento che il governo Meloni sta facendo per salvare la lobby dei balneari da dei sacrosanti bandi.

Basterebbe però che l’amministrazione capitolina desse qualche chiaro segnale, a partire dal suo vertice, di voler ripristinare un livello accettabile di legalità sulle OSP romane per cambiare sostanzialmente lo status quo.

Un segnale del genere potrebbe poi essere ripreso da tante altre amministrazioni cittadine in Italia, le quali potrebbero così rispondere alla protervia della maggioranza parlamentare con iniziative di ristabilimento della legalità ben difficili da contestare o contrastare.

 

Aspettando di vedere se la manifestazione otterrà qualche effetto evidente, cogliamo intanto il bel segnale dei tanti cittadini che cercano di reagire ad iniziative legislative che vanno a vantaggio di piccole lobby causando nel contempo danni e disagio a tutti gli altri.

 

Per un’aggiornata cronistoria sulle OSP emergenziali suggeriamo la lettura dell’articolo di Paolo Gelsomini sulle pagine di Carte in Regola.

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Una risposta

  1. Buonasera, sono una semplice turista e ..la mia domanda nasce o sfocia spontanea…, quale colore ha il Tevere visto da qualsivoglia mitico , mistico, storico ,leggendario Ponte di Roma? ….. sara’ mai possibile emozionarsi buttando l’occhio sul FIUME?

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Contrasto alle OSP abusive e alla malamovida: dal Campidoglio ancora pannicelli caldi.
Emanata l’ordinanza contro le OSP abusive, ma solo per quelle totalmente abusive nel sito UNESCO.
Contro la malamovida invece ci si affida all’amico Frank.

Considerato che la Polizia Locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non c’è da stupirsi se a Roma il corpo è praticamente inesistente.
D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

Non siamo sicuri che @MercurioPsi non abbia doti divinatorie, ma se già a gennaio aveva ipotizzato la chiusura totale delle due l’una: o in #ATAC non hanno il controllo di quello che fanno, oppure tengono all’oscuro fino all’ultimo gli utenti dei loro piani.
@TUTraP_APS

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