Per la campagna elettorale in corso abbiamo deciso di non parlare dei singoli candidati, anche se probabilmente nei prossimi giorni proveremo a dare il nostro personalissimo quadro su alcune delle competizioni elettorali in corso al Comune e nei municipi.

Facciamo però oggi un’eccezione perché a suo tempo ci siamo appassionati alla storia della nuova festa della Befana di piazza Navona e dal volantino di un candidato alle elezioni romane apprendiamo che quella storia potrebbe non essere finita.

Parliamo di Jacopo Maria Emiliani Pescetelli, capolista del PD nella lista per il Consiglio del Municipio I.

 

volantino

 

Ci sentiamo in dovere di affrontare la questione perché noi siamo convinti di aver dato il nostro piccolo contributo affinché il tentativo dello scorso anno di riformare la festa della Befana sia andato come sia andato, ossia sia naufragato miseramente grazie all’intervento dell’autorità anti-corruzione, l’ANAC, che ordinò a Comune e Municipio di fermare tutto.

Per avere un quadro sulle ultime evoluzioni della festa della Befana di piazza Navona rimandiamo ad un nostro post del maggio 2015, in cui facevamo il punto dopo che l’edizione precedente era stata clamorosamente boicottata dagli esercenti, e ad uno di gennaio 2016 in cui cercavamo di fare un consuntivo della storiaccia appena conclusasi.

Ebbene il candidato il cui volantino è riportato sopra è stato tra gli artefici principali del disastro del nuovo bando per la festa della Befana dello scorso anno, insieme alla presidente uscente del Municipio I Sabrina Alfonsi.

È stata infatti la coppia Alfonsi-Pescetelli a decidere lo scorso anno di predisporre un nuovo bando della festa, nonostante quello che era stato fatto nel 2014 prevedesse l’assegnazione dei banchi per tre anni. È vero che nel 2014 si verificò il boicottaggio della festa da parte degli esercenti, che non ritirarono i titoli e persero quindi la possibilità di allestire i banchi, ma nulla imponeva al Municipio di procedere con un nuovo bando. Sarebbe stato consigliabile, al contrario, approfittare dell’incredibile autogol degli esercenti, che non ritirando i titoli hanno permesso un allestimento 2014 della festa molto meno impattante per la piazza, per lavorare con calma al nuovo bando per le edizioni della festa a partire dal 2017, coinvolgendo le giuste professionalità per puntare ad un nuovo allestimento della qualità richiesta da uno scenario come piazza Navona.

Invece lo scorso anno il duo Alfonsi-Pescetelli ha deciso arbitrariamente che gli esiti del bando 2014 non erano soddisfacenti, senza peraltro fornire spiegazioni del perché, e si è messo alacramente al lavoro per predisporre in fretta e furia un nuovo bando addirittura della durata di dieci anni! (laddove quello del 2014 era stato fatto di tre anni per arrivare alla scadenza del 2017, anno in cui vengono a maturazione gli effetti della direttiva Bolkestein sul commercio ambulante).

Con le normative che continuano a premiare in maniera esagerata l’anzianità, il nuovo bando non poteva che avere lo scopo di far rientrare in gioco gli esercenti che nel 2014 decisero di boicottare la festa, non ritirando i titoli, convinti che il TAR gli avrebbe dato ragione annullando il tutto. Invece quegli esercenti rimasero con un pugno di mosche in mano e per l’amministrazione si prefigurò l’opportunità di lavorare ad un nuovo bando, da far partire nel 2017, per una festa di ben più elevate qualità e prestigio.

Apparentemente quindi l’iniziativa dello scorso anno del Municipio fu fatta al solo scopo di rimettere in gioco gli esercenti riottosi, dandogli addirittura la possibilità di riprendersi i banchi per ulteriori 10 anni (noi abbiamo provato più volte a chiedere lumi su questo al duo di cui sopra, ma senza mai ottenere risposta, l’ultima qui).

L’essenza della storia dello scorso anno è che il nuovo bando, dietro la facciata di ricercare la qualità nei prodotti e negli allestimenti della festa, in realtà premiò i soliti noti, con il Municipio a stupirsi ed imbarazzarsi della cosa e Raffaele Cantone, Presidente dell’ANAC, a dover intervenire bloccando ed annullando tutto.

Un disastro colossale per chi aveva promosso l’iniziativa, ossia la Presidente Alfonsi e l’assessore Pescetelli, con l’aggravante che a più riprese essi erano stati messi in guardia circa gli effetti che il loro agire da apprendisti stregoni poteva avere. E non solo c’è da tener presente i rischi che un’iniziativa del genere ha fatto correre (ulteriori dieci anni di una festa della Befana monopolizzata dagli stessi esercenti che per decenni l’hanno condotta al degrado!?!), ma anche tutto il tempo e le risorse spese inutilmente dagli uffici del Municipio per preparare il bando poi annullato.

Orbene noi crediamo che una persona di buon senso, se si fosse trovata ad essere protagonista di una tale disfatta, avrebbe fatto di tutto per cancellarne il ricordo, perché indubbiamente qualche errore bisognerà pur ammettere di averlo commesso.

Ma il candidato Pescetelli non è di questo parere e sul suo volantino scrive:

“Un simbolo per Roma e per la mia idea di amministrazione è rappresentata da Piazza Navona. Fin dal primo anno di mandato appena insiediato il mio obiettivo è stato riqualificare la Festa. Dall’anno successivo mi sono impegnato per ridisegnarla all’insegna di eventi culturali e ludici per restituirla alla cittadinanza ma soprattutto ai bambini, rispettando le normative per il decoro e la tutela del luogo.

Ad oggi il coacervo di competenze che incidono sulla piazza non mi hanno consentito di emanare un bando aperto che premi le merci natalizie ed i cibi di qualità, degno di un luogo simbolo della nostra città.”

E ancora:

“Non amo lasciare le cose a metà, perciò ho deciso di ricandidarmi al Consiglio del I Municipio: c’è ancora molto da fare.

 

Confessiamo che queste parole ci preoccupano non poco, giacché ci fanno capire che in caso di riproposizione dello stesso governo in Municipio I, cosa ahinoi alquanto probabile, molto probabilmente ripartirà il tormentone “festa della Befana a piazza Navona” con gli stessi protagonisti negli stessi ruoli.

A noi sembra che invece che cercare di restituire la festa della Befana alla cittadinanza, gli sforzi dell’ex-assessore Pescetelli siano stati volti a restituirla agli esercenti che nel 2014 si erano auto-esclusi dal bando.

Comunque stiano le cose, forse il candidato Pescetelli dovrebbe prendere atto delle proprie capacità ed esperienze, in verità alquanto limitate, e concludere che per mettere mano ad un bando per una nuova festa della Befana vanno coinvolte le giuste professionalità, lavorando con i tempi necessari per fare provvedimenti inattaccabili.

 

Non possiamo infine esimerci dal fare qualche considerazione sulla sezione “Numeri che parlano chiaro” del volantino.

 

numeri2

 

A noi questi numeri non dicono proprio niente. Troviamo anzi che qualcuno è fuorviante (parlare di “più di 140 PMO attuati” da parte di un’amministrazione che si è distinta per non aver adottato nessun nuovo piano è contraddittorio) mentre altri fanno sorridere: 100 arredi sequestrati o 1.500 mq “liberati” dalle OSP abusive in un panorama del centro storico in cui l’occupazione abusiva è ormai la regola, con la stessa Presidente del  Municipio ad alzare bandiera bianca!

La realtà invece mostra che negli ultimi anni il commercio del centro storico è stato interessato da cambiamenti straordinari, che hanno espulso la gran parte delle attività di vicinato ed artigianali, per far spazio a pseudo-somministrazioni, souvenir o rivendite di alcolici travestite da minimarket. In tutto questo il Municipio ha svolto un ruolo nullo, assistendo silente, ed anche quando gli è stata data la possibilità di muovere un dito, come nel caso delle proposte di modifica predisposte dalla Commissione Commercio del Comune, non lo ha fatto.

 

Se questo è il capolista del PD in Municipio I, immaginiamo che per il resto della lista non ci sia da ben sperare. Che ne siano ben coscienti coloro (ma ce ne sono ancora?) che intendono dare una volta in più fiducia a questo schieramento alle prossime elezioni.

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2 risposte

  1. a me piacerebbe sapere chi ha contribuito e contribuisce finanziariamente alle campagne elettorali di Pescetelli…..
    Provo a indovinare??

  2. ma pescetelli chi? quello che ha detto che in centro storico ormai c’è una residenzialità diversa, fatta di b&b e case vacanze?
    se il pd non trova proprio niente di meglio, lasciasse perdere. non gliel’ha mica prescritto il dottore di presentarsi alle elezioni

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