È di ieri la notizia che finalmente il comandante Porta è stato destinato ad altro incarico ed il suo posto è stato affidato ad Antonio Di Maggio.

Ce ne ha messo il Sindaco per capire che il comandante Porta non era adeguato a guidare il corpo di Polizia Locale di Roma. Ci ha messo 20 mesi, 20 mesi buttati, durante i quali i vigili sono stati assenti ed inconsistenti come mai prima.

 

A noi l’estromissione di Clemente non era piaciuta affatto e lo avevamo scritto, così come non avevamo apprezzato il troppo tempo impiegato per trovargli un sostituto e la stessa persona trovata alfine, ossia quel Diego Porta scelto apparentemente in quanto persona poco divisiva e gradita all’interno del corpo. Così scrivemmo nel novembre 2016:

Ma davvero ai vigili romani occorre una figura gradita agli agenti oppure sarebbe meglio un uomo nuovo, capace di portare una ventata di rinnovamento?
A noi Clemente è piaciuto non poco, benché probabilmente ha mancato un po’ in diplomazia per cercare di portare una parte rilevante del corpo dei vigili dalla sua parte. Tra i candidati interni di cui si parla c’è anche il Comandante Di Maggio, una nostra vecchia conoscenza quando lottavamo quotidianamente contro i cartelloni abusivi. Al tempo Di Maggio dimostrò fermezza, efficacia ed affidabilità; anch’egli probabilmente manca dal lato diplomatico, ma a noi non dispiacerebbe che gli si desse la possibilità di riformare dall’interno il corpo dei vigili e non è detto che la sua determinazione e passione, unite ad un’irrefrenabile schiettezza, non riescano a smuovere l’animo di molti agenti, risvegliandogli l’orgoglio di appartenere ad un corpo di polizia fondamentale per assicurare una civile convivenza nella città di Roma.
Che si vada con Di Maggio allora, o con chiunque altro, ma che lo si faccia in fretta e con convinzione.

 

Al tempo invece il Sindaco decise di confermare il comandante Porta. Poi a giugno 2017, dopo che avevamo avuto abbondante contezza dell’inconsistenza di Porta e di tutto il corpo di Polizia Locale di Roma (arrivando a parlarne come il problema n.1 della città di Roma), ci illudemmo di una svolta. Il Sindaco, almeno stando alla stampa, sembrava infatti aver commissariato Porta dando poteri speciali proprio a Di Maggio. Salutammo la cosa con un post beneaugurante nei confronti di quest’ultimo, ricordando vecchi trascorsi che ci hanno visto interagire con lui ai tempi della lotta ai cartelloni ed auspicando un nuovo inizio per il corpo dei vigili a Roma.

 

Ci illudemmo, purtroppo, perché nei fatti non cambiò praticamente nulla.

 

Speriamo di non doverci illudere anche questa volta, perché se continuiamo a credere che Di Maggio abbia la possibilità di restituire al corpo di Polizia Locale quell’autorevolezza che ha perso da tempo, è fondamentale che il Sindaco gli dia un mandato chiaro e forte in tal senso.

Mai più, ad esempio, vogliamo vedere il Comune silente e timido quando i propri uomini (proprio Di Maggio in quel caso!) vengono attaccati ingiustamente e vigliaccamente.

 

Le prime dichiarazioni date dal neo-comandante fanno ben sperare: “Tolleranza zero contro chi ci insulta. Ai vigili dico di tornare ad essere orgogliosi della divisa“.

 

Auguri di buon lavoro al comandante Di Maggio allora, ricordandogli da subito quale dovrebbe essere a nostro avviso la sua maggiore priorità: a Roma si muore per le strade con una frequenza spaventosamente alta (è di ieri il nostro ultimo post sull’ennesimo pedone morto ammazzato a Roma). Che si cominci da un lento ma deciso ripristino della legalità sulle strade cittadine, convincendo gli agenti a farla finita col tollerare tutto.

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2 risposte

  1. Il 20 o 19 marzo 2018 il Comandante Di Maggio é stato intervistato dal TGR Lazio delle ore 14. Quello che ha detto é davvero sconcertante: a Roma ci sono circa 5000 vigili urbani , di cui 1600 all’esterno ( lavoro in strada ) e gli altri, circa 3400 all’interno (lavoro amministrativo). Il Comandante mi ha davvero deluso quando ha giustificato l’elevato numero dei vigili amministrativi perché questi devono lavorare le pratiche che scaturiscono dal lavoro dei vigili esterni; significa che necessitano 2 vigili interni per ogni vigile esterno: É SEMPLICEMENTE SCANDALOSO. Ritengo che anche il contrario, 1 vigile interno per 2 vigili esterni, sarebbe inaccettabile. Un rapporto minimamente accettabile sarebbe 1 vigile interno per 4 vigili esterni: ci sarebbero 4000 vigili al lavoro in strada, anziché 1600. FUORI I VGILI URBANI DAGLI UFFICI. Il Comandante ha anche affermato che i vigili sono sotto organico e necesstano nuove assunzioni. Se é questo il Comandante che deve risolvere il problema dei vigili , POVERA ROMA.

  2. Dica ai cittadini di Roma il Comandante Di Maggio quanti “vigili fannulloni” ha sanzionato fin’ora …Grazie

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