Cominciamo col chiarire che la formula del titolo non vuole essere un’offesa bensì una citazione da “La fattoria degli animali” di Orwell, il romanzo dove “Tutti gli animali sono eguali, ma alcuni animali sono più eguali degli altri” ed i “più eguali” sono i maiali.

Nessuna offesa quindi ma solo la constatazione che a Roma vi sono numerose realtà che aggregano e rappresentano i ciclisti, tutte più o meno sfigate, nel senso di non essere prese sul serio dall’amministrazione (come un po’ lo sono quelli che a Roma si ostinano ad utilizzare la bicicletta), ma evidentemente ce n’è una che è un po’ meno sfigata delle altre.

 

Quella che segue è una foto che abbiamo preso da Twitter e mostra nientepopodimeno che l’inafferrabile assessore alla città in movimento alla mobilità di Roma, Linda Meleo, seduta a fianco dell’ex-delegato alla ciclabilità Paolo Bellino.

 

 

L’immagine si riferisce all’incontro “LO SVILUPPO DELLA MOBILITÀ IN BICICLETTA A ROMA” svoltosi lo scorso sabato 7 aprile presso la Città dell’Altra Economia ed organizzato dall’Associazione Salvaciclisti Roma.

Noi non siamo riusciti a parteciparvi e la speranza di poterlo seguire via web è stata vana (per motivi tecnici parrebbe, in quanto la diretta facebook era prevista), per cui nulla possiamo dire di quello che è stato discusso. Tema principale dell’incontro era la presentazione di W:E.B., il bicicplan per Roma Capitale proposto da Salvaiciclisti-Roma per il PUMS, a cui dovevano seguire una serie di interventi dei responsabili della mobilità di alcuni municipi e dell’assessore Meleo.

 

Non abbiamo potuto però resistere alla tentazione di fare qualche considerazione sul vedere seduti una di fianco all’altro l’assessore Meleo e l’ex-delegato alla ciclabilità Bellino, peraltro moderatore dell’incontro. Considerato che fu proprio l’assessore agli inizi del suo mandato a nominare Bellino, non senza polemiche da più parti, e che lo stesso Bellino circa un anno fa diede delle strane dimissioni senza che né l’assessore né altri dell’amministrazione ne dessero notizia o parlassero di una sua possibile sostituzione, ci è venuta la curiosità di conoscere se nell’incontro di sabato la cosa sia stata minimamente spiegata. Avendo avuto diverse prove della faccia tosta di cui è capace la Meleo saremmo pressoché sicuri che il tema non è stato neanche evocato, ma hai visto mai …

Se però, come temiamo, nessuno nel convegno ha posto all’assessore la domanda su chi si occupi seriamente di ciclabilità nel Comune di Roma, stante che a noi ancora risulta che non vi sia più nessuno da molto tempo, ci chiediamo come sperano quelli di Salvaciclisti che le loro istanze possano avere serie possibilità di essere accolte.

Che abbiano un certo ascolto da parte dell’amministrazione è indubbio, visto che riescono a far sedere al loro tavolo l’assessore Meleo e non ci sarebbe da stupirsi se l’uscita soft del delegato alla ciclabilità, senza neanche l’ipotesi di una sua sostituzione, fosse stata in qualche modo concordata con loro, ma davvero pensano che basti poter influenzare il più imbarazzante assessore alla mobilità che Roma abbia avuto per poter veder realizzata la rivoluzione ciclabile che propugnano?

Non sarà invece che questo evidente collateralismo di Salvaciclisti Roma con la Meleo, e probabilmente con parti del M5S, starà facendo guadagnare qualche punto all’associazione rispetto ad altre realtà di ciclisti della capitale, ma sempre nel ruolo di sfigati li relega, costretti ad accontentarsi di qualche briciola di ciclabile, fatta alle condizioni di chi non ci capisce veramente niente, e soprattutto senza un respiro strategico indispensabile per poter sperare nel salto di qualità di cui Roma ha bisogno?

Curioso infatti che Salvaciclisti non risulti abbia detto nulla sulla schifezza della prima ciclabile dell’era Meleo, ossia quella di S. Bibiana, laddove tutti sono insorti giudicando una vera vergogna l’aver tolto spazio ai pedoni, già peraltro risicato, per darlo alle bici.

Così come è curioso che in occasione della puntata di Presa Diretta dedicata alla ciclabilità a Roma quelli di Salvaciclisti abbiano avuto un notevole spazio, dove hanno parlato anche del progetto W:E.B., e non abbiano detto neanche una parola contro un’amministrazione che sulla ciclabilità si sta muovendo nel solco di tutte le altre se non peggio. Addirittura il rappresentante di Salvaciclisti, mentre portava a spasso Iacona, è passato davanti alla ciclabile di S. Bibiana, la prima ed ancora unica dell’attuale amministrazione (dopo quasi due anni) e nulla ha detto né della sua realizzazione né della sua schifezza.

 

 

 

Strano, no?

A chi scrive viene anche da pensare che Iacona debba essersi affidato non poco a quelli di Salvaciclisti, tanto da finire col fare un’intervista in ginocchio alla Meleo, senza mai incalzarla sulla totale inconsistenza delle politiche sulla ciclabilità della sua gestione: niente sulla storiaccia dell’ex-delegato alla ciclabilità e sull’assenza di un suo sostituto, neanche una parola sul bike sharing (al tempo non era ancora stato introdotto quello a flusso libero di oBike, peraltro senza che l’amministrazione ne sapesse nulla), niente sull’unica pista ciclabile realizzata in 18 mesi, quei circa 100 metri di S. Bibiana che ancora gridano vendetta.

 

Magari ci sbagliamo noi, forse sabato quelli di Salvaciclisti alla Meleo l’hanno messa alle strette facendole chiarire tutte le questioni sulle quali in quasi due anni ha sorvolato allegramente, ma se le cose sono andate come si è visto finora, ossia con Meleo che racconta qualche favoletta sui progetti a cui stanno lavorando (che saranno pure reali ma senza una visione strategica e d’insieme non spostano di molto il problema) e quelli di Salvaciclisti che sostanzialmente plaudono chiedendo solo che venga aggiunto il loro progetto alla lista della spesa, temiamo seriamente che la mobilità ciclabile a Roma continuerà a rimanere ferma al palo.

A nostro modesto avviso l’unica speranza di cambiare veramente le cose, facendo imboccare alla città un percorso serio che possa portare la mobilità ciclabile al rango che le spetta, pari se non maggiore a quello delle altre, è che le associazioni dei ciclisti la smettano di coltivare ognuna il proprio orto e si coalizzino per pretendere dall’amministrazione un’impostazione del tutto diversa della questione. Anzitutto è indispensabile che venga nominato un nuovo delegato, magari con maggiori capacità “politiche” di Bellino, che possa agire da interlocutore unico per i cittadini, le associazioni ed i i vari uffici dell’amministrazione. Si potrebbe così stimolare e condurre una riflessione strategica, e pubblica, su come lo sviluppo della ciclabilità anche a Roma possa risolvere molti problemi di mobilità e non solo.

Una figura dedicata alla ciclabilità all’interno dell’amministrazione sarebbe inoltre utile in casi come quello di S. Bibiana, dove sarebbe bastata probabilmente un po’ più di fermezza e coraggio per far prendere decisioni diverse su dove far passare la pista ciclabile.

Perché però una tale figura venga individuata ed abbia la necessaria forza per farsi sentire è indispensabile che la lobby dei ciclisti si compatti ed alzi la voce nei confronti dell’assessore Meleo così come del Sindaco Raggi.

Purtroppo invece continuiamo a vedere tante fazioni, ognuna che va per la sua strada, e qualcuna che pensa di aver maggiore ascolto delle altre proteggendo il fianco di un’amministrazione pur indecente, finendo però, al meglio, col continuare a raccogliere poche briciole.

 

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28 risposte

  1. Il fatto che fossi assente e ne parli evidenzia quanto tu possa essere fazioso.
    1 è stato chiesto ufficialmente all’Assessore di presentare un bando per ricoprire il ruolo che è venuto a mancare;
    2 i primi a criticare la ciclabile di S. Bibiana sono stati proprio quelli di SIC, sia sui social, sia sul luogo, sia con protocolli ufficiali
    3 mettece la faccia la prossima volta.
    M!!!

    1. Grazie Michelangelo e complimenti per la tempestività: avete aspettato che si compiesse in anno senza Bike Manager (o come volete chiamarlo) per chiedere ufficialmente all’assessore di presentare in bando.
      Come si dice, con calma … hai visto mai doveste colpire la suscettibilità di cotanto assessore.

      Per I più curiosi la faccia è sempre disponibile …
      https://www.diarioromano.it/persone/

  2. Gentile Roberto, non so se mi ricordi più Mollie, la cavallina che fugge dalla fattoria per andare a tirare il carro in cambio di zollette oppure i topi e i conigli, quegli animali mendicanti e ladri che non vivono del proprio lavoro.
    Non ci pensare neppure di essere scambiato per Beniamino o per Gordano.
    M!!!

  3. Metticela venendo alle riunioni che a fare il “leone da tastiera” è capace qualsiasi buffone.
    Se tu fossi stato presente ti saresti accorto che nessuno dei presenti è stato accondiscendente, nè con l’Assessore comunale, nè con gli Assessori municipali, nè con Gandolfi, nè con la Avenali.
    Giusto per dirti che c’erano tutti i possibili interlocutori.
    P.s. per organizzare un incontro bisogna avere qualcosa da dire.
    Nello specifico si è presentato il lavoro sui dati raccolti in due anni, rielaborati e riorganizzati al fine di evidenziare cosa serve effettivamente ai ciclisti romani.
    Se ti va di attaccare l’Assessore o il BikeManager per i tuoi motivi fallo, quando parli dell’attività di centinaia di persone, per di più fatto a scopo gratuito e volontario, inizia con il partecipare.
    M!!!

  4. Leone da tastiera puoi dirlo a qualcun altro, che io per strada ci sto fin troppo.
    Di come avete trattato i vostri ospiti al convegno non ci interessa granché, ma già che l’assessore si è fatta vedere vuol dire che sapeva di non dover temere molto, avendo ella abbondantemente dimostrato di essere allergica a qualsiasi contraddittorio minimamente impegnativo.
    Per quanto buono e valido possa essere il lavoro della vostra associazione, ciò non ci impedisce di criticarla laddove a nostro avviso essa mostri una curiosa collateralità ad un assessore tanto incapace quanto sordo ad ogni richiesta da parte di cittadini e associazioni (esclusi pochissimi eletti).
    Padroni voi di continuare per la vostra strada, altrettando noi di criticare civilmente e non pretestuosamente.

  5. Fossi venuto avresti potuto porre la domanda che volevi, come chiunque altro, ma forse stavi per strada?
    Il problema non è la critica, stai rispondendo a uno che ha lasciato il posto nel direttivo di Salvaiciclisti-Roma per dar modo ad altri di fare meglio, ad uno che per strada ha criticato la Meleo e tutti quelli che si sono succeduti dai tempi di Rutelli, il problema è la critica senza “aver preso parte”, tipica dei “guardoni” da serratura o peggio dei “pipparoli” da cornetta telefonica.
    Sei peggio dei sorci capitolini, non sei degno neppure dei topi di orwelliana memoria.
    M!!!

  6. Non sarò degno dei topi orwelliani ma di ben 4 tuoi commenti sì. Vorrà forse dire che sei peggio del peggio dei sorci capitolini?

    Comunque sia l’interlocuzione da parte mia finisce qui, non essendo in grado di sostenere il tuo livello. Puoi continuare a commentare a piacimento ma nessun’altra offesa sarà ammessa, pena la cancellazione del commento.
    Auguri.

  7. Mi dai del Maiale orwelliano e sarei io ad offendere citando personaggi dello stesso romanzo?
    O credi realmente di essere paragonabile a Beniamino?
    In data 23/06/2017 Salvaiciclisti-Roma espresse chiaramente la propria posizione sulla nomina del BM-Capitolino
    http://www.salvaiciclistiroma.it/nominare-un-vero-bike-manager-roma/
    e a distanza di 9 mesi e mezzo devo leggere di accondiscendenza per quella nomina?
    Io sono peggio dei sorci capitolini e posso permettermi di esserlo proprio perchè partecipo e cerco di collaborare con tutte le associazioni e iniziative che a Roma si occupano di sicurezza stradale, di viabilità e ciclabilità e lo faccio sottraendo tempo e risorse alla mia famiglia.
    Ma di che parli?
    Ma su quale strada pedali?
    M!!!

  8. Mi sembra incredibile che una persona nemmeno presente all’evento abbia il coraggio di dire tante cose contro l’evento stesso sulle base di assolutamente niente.
    Comunque la Meleo è arrivata con circa trenta minuti di ritardo ma la presentazione è partita comunque senza di lei, segno che forse l’organizzazione non contava specialmente sulla sua presenza (altri infatti hanno dato forfait). Vedo che ti attacchi tanto alla figura di questa persona, ma forse non hai avuto modo di vedere che per i ciclisti non è poi così importante.
    C’erano anche altri ospiti molto più interessanti e preparati di lei sull’argomento (per esempio Paolo Gandolfi, che è stato un vero piacere ascoltare).
    La diretta streaming era stata ipotizzata, ma mai annunciata ufficialmente, non so dove l’hai trovato scritto, specialmente in relazione al fatto che sarebbe stata effettuata su Facebook. A quanto ho potuto vedere si è preferito registrare tutto l’evento per conservarlo e credo pubblicarlo su Youtube.
    A quanto ne so, il progetto presentato da Salvaiciclisti ha davvero una visione d’insieme (contrariamente ai lavori fatti finora a Roma, che sabato sono stati ovviamente e profondamente criticati dai ciclisti, come sempre del resto), per questo motivo non viene presentato ai singoli assessori ma a tutti i soggetti potenzialmente coinvolti (appunto per evitare la perdita della visione d’insieme che lo caratterizza). Tu ovviamente non potevi saperlo perché non sei venuto alla presentazione, forse per questo hai scritto certe cose.
    È stato presentato ufficialmente nel PUMS, è arrivato secondo e sabato è stato più volte chiesto alla Meleo se verrà preso in cosiderazione oppure no. Direi che è stato chiesto con insistenza, visto che lei era così evasiva. La Meleo ovviamente non si è sbilanciata a dare una risposta chiara, ma ha lasciato intendere che inizieranno a lavorarci. Più di così non è stato possibile strapparle, in quanto a dichiarazioni.
    Non capisco quando dici che la Meleo si è presentata perché non doveva temere molto. Proprio non comprendo a cosa ti riferisci.
    Alla fine della presentazione è stato dato spazio al pubblico per fare domande o interventi agli assessori o alle altre persone che sono intervenute, e ti posso assicurare che quasi nessuno di loro è stato magnanimo con il loro lavoro. Anzi: più di uno era veramente arrabbiato e non si è risparmiato in critiche.
    Inoltre in sala erano presenti anche ciclisti appartenenti ad altri collettivi e ultimamente Salvaiciclisti sta facendo un grande sforzo per collaborare con quante più realtà possibile, non solo di ciclisti. La mobilità urbana non interessa solo a chi va in bici, ma è un argomento che dovrebbe appartenere a tutti. Molti se ne stanno accorgendo. Tu forse no. Non so cosa fai tu per la mobilità a Roma, a parte criticare gli sforzi altrui. Per esempio se fossimo tutti come te non sarebbe più possibile mettere da parte l’orgoglio o le criticità del passato e non si potrebbe collaborare con nessuno. Da quello che scrivi non mi sembri una persona molto creativa ma solo critica e attaccabrighe. Se invece mi sbaglio e ti reputi una persona in grado di cambiare davvero le cose ti invito a contattare Salvaiciclisti o una qualsiasi altra associazione. Le persone combattive sono una risorsa in queste battaglie.
    In quanto al resto non dico niente tanto ha già scritto tutto Michelangelo prima di me, a quanto vedo.

    Un saluto e tanti auguri per il tuo lavoro.

    1. Deve essere il termine “maiali” che deve aver riscaldato così gli animi, benché abbia provato a spiegare che era tutt’altro che dispregiativo. Ma tant’è …

      Forse non hai letto bene il pezzo o mi sono spiegato male io (sempre possibile), ma non mi sono neanche sognato di criticare l’evento, non avendo partecipato. Ho solo provato ad indovinarne qualche dinamica sulla base dei rapporti passati tra autorevoli appartenenti all’asssociazione e l’attuale assessore.
      Il punto centrale che ho cercato di rappresentare è l’inutilità, a mio personalissimo parere, di continuare ad interloquire sempre allo stesso modo con un’assessore inutile che dimostra il suo disinteresse per la materia continuando a fare a meno di una figura autorevole (Bike Manager o chiamatelo come volete) che la segua nell’ambito dell’amministrazione.

      Se verrà resa disponibile la registrazione dell’evento me la guarderò senz’altro e in altra occasione ho già avuto modo di apprezzare molto la professionalità e competenza di Paolo Gandolfi.

      Non so se sono uno in grado di cambiare le cose ma sono senz’altro in grado di impegnarmici. In verità il consuntivo, ad oggi, di anni di associazionismo non è particolarmente positivo ma qualcosa la si è spostata (non in tema di ciclabilità).

      Saluti e auguri ricambiati.

  9. Che brutto articolo Diario Romano…1) scrivi di cose che non conosci 2) non parli citi le fonti che sembrano solo essere le tue elucubrazioni 3) non chiedi agli interessati 4) fai delle considerazioni sulla base del nulla

    Insomma…tutto quello che un cronista sincero dovrebbe evitare.

    La prossima volta evita altrimenti dovremo considerare questo articolo come un esempio manualistico di quello che NON deve fare un giornalista.

    1. Non sono in giornalista, il pezzo non è la cronaca di nulla ma delle riflessioni su fatti avvenuti e che conosco.
      Padroni di non essere d’accordo come io di rimanere della mia idea, che finora nessuno ha confutato nel merito.

      1. “il pezzo non è la cronaca di nulla ma delle riflessioni su fatti avvenuti e che conosco”. Te le deve aver raccontati Nathalie Naim o qualcuno dei tizi che confondono la nomina di Bellino con Salvaiciclisti-Roma e onestamente me ne sarei anche stufato di questa storia.
        Il fatto che la giunta abbia pescato nelle file di SIC per occuparsi di ciclabilità è successo per processo inverso e chi è stato nominato, è stato fatto decadere dagli incarichi interni all’associazione e nessun ruolo ricopre, anche se modera un incontro.
        “Purtroppo invece continuiamo a vedere tante fazioni, ognuna che va per la sua strada”: citiamole le altre voci, le altre fazioni.
        Il percorso che ha portato alla genesi di SIC-Roma è noto, da dove veniamo, lo sanno in molti e tutti sanno che si sia ben poco affini a chiunque non voglia cambiare Roma.
        Si è poco affini a quelli che hanno percepito prebende per gazebo e personale volontario che ha presidiato “angelicamente” le sponde del Tevere; si è poco affini a quelli che vorrebbero percepire denari per riarredare Roma con progetti di “coordiamento architettale”; si è poco affini agli “sportivi” che chiedono un percorso per allenarsi in bicicletta dopo averla scaricata dalla macchina.
        Si è stati poco affini a Rutelli, a Veltroni, ad Alemanno, a Marino, a Tronca, tutte persone che negli anni si sono succedute senza incidere in nessun modo sul tema della ciclabilità.
        Si è poco affini a questa Amministrazione che ha posto al secondo punto del proprio programma la mobilità alternativa e ancora nulla ha fatto per migliorare quella ciclabile.
        Siamo poco affini anche a noi stessi, ma un conto che ce lo vieni a dire, un conto che lo blateri in rete.
        Quindi, prima di scrivere riflessioni per attaccare la Meleo, o Bellino o chi vuoi, fai in modo di non citare Salvaiciclisti-Roma a sproposito.
        “I know now where this picture is taken from”
        M!!!

  10. ma che vuol dire “non sono giornalista e il pezzo non è la cronaca di nulla ma delle riflessioni su fatti avvenuti e che conosco”….oh ma che scherziamo? ma che buffonata è questa?? che conosci?

  11. l’unica cosa che ci leggo è che hai scritto delle cazzate senza citare alcuna fonte. oppure adesso scrivi qui da dove ti vengo queste “notizie”. sai perchè parlando con i diretti interessati in questi mesi noi abbiamo appurato proprio un’altra storia.

    1. Anzitutto facciamo che moderate il linguaggio altrimenti questa è la prima ed ultima interlocuzione che avete su queste pagine.
      Se poi voi avete un’altra storia da raccontare, siete I benvenuti. Perché a noi non interessa tanto aver ragione su ipotesi o supposizioni, bensì che finalmente si faccia qualche passo avanti in questa disgraziata città.

      Occhio però che se non sbaglio voi siete quelli che stanno tranquilli perché la ciclabile della Nomentana la sta monitorando la Meleo (“su quello sabato è stata chiara”), ragion per cui vi presentate con in pregiudizio senz’altro negativo.

  12. Il “pregiudizio negativo” di uno che da il “giudizio positivo” a chi per anni ha sieduto ai tavoli di coordinamento per avere l’opportunità di gazebare o prendere qualche spicciolo dalle precedenti Amministrazioni posso considerarlo al pari di medaglia.
    Informati su cosa sia successo negli anni precedenti, non ti dico dal 1992, anno di genesi, della “Nomentana”, ma per lo meno dal 2008.
    Informati anche su come siano gestite le altre Associazioni, sulla loro trasparenza, sulla loro possibilità di essere inclusive, specie quella cui plaudi in altri post.
    M!

  13. Ho 56 anni, ciclista da sempre. Prima solo per passione, poi per necessità e passione. Quando serve sono anche pedone, motociclista, automobilista, metrobusista. In mezzo secolo ho visto nascere e decadere le ciclabili romane, quelle poche. Per fortuna. Sono contro le ciclabili a Roma. I romani sono disposti a rispettare più i ciclisti che le ciclabili. Anzi, più ciclabili ci sono e meno rispetto viene dato ai ciclisti. Ho vissuto anni in Germania, conosco da turista altri Paesi europei… è gente diversa. Rispettano le ciclabili, ma sono pericolosi, meno preparati al ciclista su strada normale. Preferisco pedalare a Roma. Mi diverto di più, scopro e invento percorsi nuovi, spesso arrivo prima delle macchine. Con loro ho di solito un buon rapporto: non timido, mi faccio rispettare, ma non faccio il lamentoso o il prepotente. Quando sto in corsia preferenziale cerco di non ostacolare il taxi o il bus che vuole sorpassare. Lui capisce e sorpassa senza stringermi. A Roma vige più buonsenso che disciplina, a Berlino è il contrario. In attesa di un’osmosi perfetta, preferisco lo schifo di Roma, dove nessuno stipendio è più immeritato di quello dell’assessore di turno alla mobilità.

  14. Diario Romano, tu lo sai come è andata la genesi, la discussione e la realizzazione del progetto di Bibiana? Lo sai cosa si è detto in sede di commissione mobilità? sai quali sono state le beghe burocratiche? Sai infine quali sono state le osservazione e le risposte della amministrazione alle critiche sia della Associazione che citi sia dei ciclisti incazzati? Secondo punto, definisci “sfigati costretti ad accontentarsi” persone che ogni giorno ciascuno le proprie possibilità provano a cambiare il volto di quesa città, lottando a volte anche contro i mulini a vento ma la maggior parte invece delle volte invece andando a bussare direttamente a chi di competenza dopo anni di sole lamentele. Questo non è corretto, se tu conoscessi davvero la faccenda non lo scriveresti.

    Altra cosa, provi a insinuare il dubbio di un certo “collegamento” tra politica e associazionismo, una cosa spregevole solo a pensarla. Se davvero conoscessi come sono andati i fatti e soprattutto se conoscessi le persone e quello che hanno da dire non lo faresti. In questi anni abbiamo apprezzato non poco SIC Roma perchè non ha fatto sconti a nessuno, perchè si è comportata in maniera egregia quando alcuni dei suoi membri sono stati chiamati a ricoprire incarichi istituzionali, mantenendo sempre separati gli ambiti e non colludendo in alcun modo con derive politiche. Collaborare con un governo non significa automaticamente riconoscersi in questo o quel partito, motivo per il quale si è creato un dibattito davvero interessante a livello centrale. Bello lo ha detto chiaramente in più di una occasione (ma forse eri impegnato a fantasticare davanti al computer invece che essere presente): con le condizioni attuali non è possibile esercitare il ruolo di BM, ruolo che peraltro per come è strutturata la macchina amministrativa romana è marginale e unicamente di facciata. Questo non è direttamente imputabile alla attuale amministrazione (tocca fare una dirigente ex-novo non so se hai presente, andando a toccare equilibri interni agli uffici…)ma anche sabato si è ribadito da più parti l’esigenza di fare un bando per farlo subito per un BM davvero degno di questo nome, come tutte le grandi città europee. Considera il fatto che a Roma anche per fare uno scalino in più o in meno devi scontrarti contro il parere chessò dei vigili urbani o dei pompieri che nulla sanno o che nulla hanno a che vedere con temi di mobilità. Queste cose rallentato, sviliscono e sfiniscono le persone e i progetti. Se sei mai stato ad un tavolo di commissione o ad una conferenza dei servizi te ne saresti accorto.

    1. Ah beh … se Bello ha detto che non è possibile esercitare il ruolo di BM allora stiamo tranquilli e ci mettiamo l’anima in pace. Assurdo!
      E sì, so bene cosa voglia dire partecipare a commissioni, conferenze dei servizi, interfacciarsi con gli uffici più disparati. Non è un lavoro per tutti ma qualcuno, capace, deve farlo.

  15. Più che alzare la voce che non serve a niente serve parlare con queste persone. Oltretutto sono sempre piuttosto disponibili e anche sabato lo si è visto. Certo non ci aspettiamo miracoli ma come tu mi insegni il dialogo è alla base della democrazia. C’è sempre spazio anche nel dialogo per la protesta, sempre. E in questo -caro DiarioRomano- se non te ne fossi accorto, sabato 28 aprile ci sarà una manifestazione unitaria nazionale. A dimostrazione che tutto quello che hai scritto (frammentazione, collusione, inerzia, poraccitudiune) sono stupide bugie.

    1. Parlare con le controparti istituzionali è indispensabile ma a patto che ti ascoltino. Se dopo quasi due anni ti stanno ancora a prendere in giro, continuare a parlarci civilmente è masochistico, oltre che inutile.
      Ma ognuno ha I suoi gusti.
      Ottima la manifestazione unitaria nazionale, ma se non serve a chiedere con fermezza, come un sol uomo, all’amm.ne di cambiare passo sulla ciclabilità, a partire dall’individuare un vero BM, il rischio è che possa essere un esercizio sterile, per quanto piacevole.

  16. quello che ti dico, Roberto, visto che sei tu che ha firmato questo pezzo, è che non solo ti stanno ad ascoltare ma ti fanno entrare -giusto o sbagliato che sia- nella sostanza delle cose. Tavoli e commissioni aperte, mail con risposta, appuntamenti fuori agenda. Il gioco della amministrazione romana a noi non è mai stato così chiaro e forse grazie anche questi che oggi stanno seduti li. Non sono competenti, non in tutto, non tutti. Ma chiedono e hanno chiesto collaborazione. Il discorso è che da una parte c’è la politica e dall’altra ci sono gli uffici e a Roma comandano i secondi. Per certi versi non trasversali e autonomi dalla prima. Per cambiare questo sistema ci vogliono anni, anni però di lavoro non di chiacchiere. A noi sembra che -anche sbagliando, vedi il caso Marino- il lavoro sia iniziato. Magari non sempre nel verso giusto e non sempre con i dovuti mezzi (vedi la pessima comunicazione col cittadino) ma se ci entri dentro invece che limitarti a scrivere così per sentito dire lo capisci dal solo.

    1. Mai venuto il dubbio che vi facciano partecipare un pochino al gioco perché in fondo non date troppo fastidio?
      Come mai a tanti altri, la stragrande maggioranza, non si degnano di fornire in briciolo di risposta (eccetto il sempre disponibile Stefàno)?
      E guarda che non mi devi spiegare come funzionano le cose nell’ambito dell’amministrazione, visto che con gli amici di bastacartelloni è dal 2009 che ci danniamo per la riforma dei cartelloni.
      En passant, la riforma approvata dall’amm.ne Marino, che la Raggi da due anni tiene praticamente bloccata, prevede una parte di cartelloni che finanziano in serio servizio di bike sharing per la città. Come mai la Meleo non si è mai degnata di spendere una singola parola su quel servizio? E se non vado errato neanche il BM temporaneo che abbiamo avuto se n’è mai occupato.

      1. ipotesi super complottista la tua, che siamo una massa di cretini? le risposte le danno. sul problema cartelloni-like sharing se alzi il telefono e chiami Bellino ti saprà dire molte cose interessanti.

  17. Buongiorno Roberto,

    mi dispiace molto di non esser riuscito a trasmettere l’incontro in diretta. Nella sala c’era un segnale wi-fi ma non era sufficiente a mantenere un segnale video stabile

    Ad ogni modo sono riuscito a registrare tutto il convegno dall’inizio alla fine e ora puoi vederlo qui:

    https://www.youtube.com/channel/UC2hk9B-a2G_3x7GjXA9226w

    Non è come essere presenti ma è molto interessante.
    I primi 30 minuti, durante i quali parla l’on. Gandolfi sono davvero istruttivi.

    Sono stato io a ideare l’incontro selezionare i partecipanti e contattarli personalmente. Sono stato infine io a chiedere a Paolo Bellino di moderare l’incontro.

    Se hai dubbi su come e perché è stato organizzato questo evento, puoi chiedere a me.

    Saluti e a presto.

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