Ci sono voluti anni, ma il giardino di piazza Forlanini è un bell’esempio di spazio pubblico

Il dibattito iniziò nel 2013, il cantiere nel 2019 e i lavori sono durati più di 30 mesi. Oggi il piccolo parco ospita una moderna area giochi e gradevoli aiuole

Nei giorni scorsi vi abbiamo mostrato la riqualificazione di via Bernardino Ramazzini e oggi restiamo in zona per parlare di un giardino davvero ben riuscito, quello di piazza Carlo Forlanini per il quale il Comune ha speso 800 mila euro. La storia parte da lontano e – come sempre accade a Roma – per realizzare un’opera pubblica si impiegano tempi che sono tre volte più lunghi rispetto al resto d’Europa. I primi annunci risalgono al 2013 mentre lo spazio è stato aperto solo a fine del 2021.

Alla lunga attesa questa volta è corrisposto un buon risultato. Il giardino potrebbe trovarsi a Berlino o Amsterdam per quanto è curato e rifinito nei dettagli. La pavimentazione è forse l’aspetto più innovativo, realizzata nella cosiddetta “terra compatta” che rende facile la pulizia e la manutenzione, ha un colore chiaro e assorbe bene l’acqua, evitando ristagni.

 

Il perimetro è delimitato da una cancellata nera in ferro battuto, ben integrata nello stile romano e permette la chiusura notturna del parco.

 

All’interno 12 aiuole circolari che, nonostante la siccità di questi mesi estivi, non sono secche, segno che l’impianto di irrigazione funziona e questo può essere considerato un miracolo rispetto agli altri giardini della città.

 

La parte più indovinata è certamente quella dedicata ai giochi: due aree su un tappeto morbido di colore blu. Una con altalene, scivoli e panchine e l’altra con sistemi di arrampicata.

 

Interessanti anche i cestini per la differenziata, il sistema di illuminazione notturna che permette la fruizione anche nei pomeriggi di inverno e i tavoli fissi per studiare o giocare.

 

Ad oggi la manutenzione è affidata ad un condominio della zona in virtu’ di una convenzione stipulata con il costruttore del parcheggio sottostante. Poiché il parcheggio è ad uso quasi esclusivo del palazzo, come onere questo condominio si deve far carico di tenere pulito il giardino e di occuparsi del verde. Il condominio, però, ha sollevato alcune obiezioni e al momento la questione non è risolta.

C’è da aggiungere che l’uso del giardino, al mattino, è dedicato soprattutto ai bambini della scuola adiacente che ora hanno uno sfogo esterno mentre in passato non potevano utilizzare l’area perché in condizioni di degrado.

 

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