Via Ramazzini, quasi conclusa la riqualificazione. Prime impressioni

Nuove fermate dei bus, pista ciclabile e parcheggi. Meno sosta selvaggia al centro della carreggiata e attenzione ai disabili. Ma restano alcuni problemi. Fermo il cantiere su via Agnelli

 

Quello che si vede qui sopra, all’altezza di via Folchi, è l’unico tratto ancora da completare. Per il resto via Bernardino Ramazzini – l’importante arteria che taglia Monteverde, collegando i Colli Portuensi con il San Camillo – è stata totalmente riqualificata dopo oltre un anno di lavori. Costo totale dell’opera quasi 900 mila euro che sarebbero dovuti in parte servire anche per via Virginia Agnelli (la prosecuzione naturale della strada) e che invece sono bastati solo per via Ramazzini. Per l’avvio dei cantieri su via Agnelli mancano circa 200 mila euro che saranno reperiti tra le poste del bilancio municipale.

Vediamo allora, nel nostro fotoreportage, come è cambiata via Ramazzini, i pregi e i difetti del progetto e se vi sono margini di miglioramento. La prima osservazione è relativa alla sosta. Con la precedente conformazione, le auto erano ovunque, sullo spartitraffico centrale e in mezzo alla carreggiata. Adesso appaiono più ordinate e solo negli stalli autorizzati.

Ecco come si parcheggiava fino all’anno scorso. Nelle foto tratte da Google Street View si notano vetture a ridosso degli alberi e al centro della strada.

 

La sosta selvaggia sembra ora eliminata anche grazie alla sopraelevazione dello spartitraffico centrale (foto sotto) e alla eliminazione degli spazi vuoti, quelli che a Roma sono marcati da strisce sbiadite sull’asfalto che di fatto costituiscono un invito alla fermata irregolare.

 

 

Le auto possono fermarsi su parcheggi a spina realizzati verso piazza Forlanini e via Folchi. Questo in particolare, sembra ben fatto ma con un difetto risolvibile. Gli stalli per le moto non sono delimitati da paletti e già vengono occupati da automobilisti poco rispettosi (foto seguenti).

Altro problema relativo alla sosta riguarda le aree per l’inversione di marcia. Sono state realizzate troppo spaziose, offrendo la possibilità di lasciare un veicolo in parcheggio selvaggio  quando sarebbe bastato ridurle di un paio di metri (foto sotto).

 

Molto bene l’attenzione offerta ai disabili e ai passeggini. Ogni marciapiede è dotato di scivoli, percorsi tattili per non vedenti e rampe di accompagnamento.

 

Ottime anche le fermate del bus: rialzate, con un bel rosso vivo che segnala il passaggio della ciclabile e soprattutto posizionate su una carreggiata sufficientemente stretta per evitare la sosta irregolare delle auto.

A proposito di ciclabile, questa corre lungo tutta via Ramazzini, una in direzione Circonvallazione Gianicolense e l’altra in direzione Colli Portuensi. Sono realizzate con il metodo delle cosiddette “leggere”, ricavate cioè dallo spostamento delle auto verso il centro della strada. In alcuni punti appaiono un pochino strette ma dato che si tratta di piste a senso unico, lo spazio può ritenersi sufficiente.

 

Al momento questa ciclabile resta isolata, senza collegamenti prima e dopo. Ma il progetto è di proseguirla su via Virginia Agnelli e realizzarne una anche sui Colli Portuensi. A proposito di via Agnelli, qui i cantieri non partono nonostante il capitolato fosse unico con via Ramazzini. L’aumento dei costi delle materie prime di questi ultimi mesi e la lunghezza eccessiva dei lavori hanno portato ad uno stop di questa seconda parte. Il Municipio assicura che non appena i fondi saranno disponibili la ditta sarà pronta ad iniziare e comunque si prevede l’avvio entro novembre/dicembre.

Infine un accenno ai marciapiedi, ora più larghi e soprattutto con le sedi degli alberi ben rifinite da cigli in travertino bianco.

 

 

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12 risposte

  1. Buongiorno,
    Frequento la zona e non mi era sfuggito il lavoro ben fatto come descritto nell’articolo insieme ai piccoli rilievi per rendere i lavori ancora migliori.
    Poi confronto la zona in cui abito (San Pietro-Cavalleggeri) devastata da un cantere infinito che è li da vent’anni come da me segnalato a DiarioRomano, la cui soluzione è imprescindibile per la riqualificazione dell’intera area adiacente, tra l’altro la Stazione di Roma San Pietro.
    Mi piacerebbe un suo articolo, in questo caso di denuncia di una situazione davvero indecoroso da tutti I punti di vista: decoro, viabilità etc.

  2. Le auto esistono. Lo spazio per i parcheggi è sfruttato malissimo, inutile non fornire zone di sosta, cosa pensate, che le auto basta non considerarle che spariscono?

  3. Diminuire i posti per parcheggiare in prossimità di due ospedali (San Camillo e Forlanini) senza prevedere nessun’altra possibilità di parcheggio oltre le poche previste, non mi sembra il massimo.
    Anche aver ridotto la carreggiata per una strettissima pista ciclabile e quindi di fatto impedire alle ambulanze che da via Ramazzini vanno verso i due ospedali ritengo sia una scelta assurda.
    La carreggiata offre uno spazio limitato a una sola automobile, probabilmente le ambulanze dovranno fare un giro lunghissimo.

    1. I posti non sono diminuiti. Inutile contare come posti auto quelli abusivi sull’aiuola centrale. La carreggiata consentiva il passaggio di un solo veicolo anche prima, non è mai stata a 2 corsie. Smettiamola di raccontare frottole.

  4. Follia che riduce ad un imbuto una strada di scorrimento importante tra 2 ospedali e la ASL 3. Parcheggi regolari cancellati a decine e percorrenza difficile ai mezzi di soccorso.
    I benefici? Forse solo nella mente di ha scritto l’articolo

  5. Ma chi ha progettato una follia simile, o non usa la macchina, o non abita in questa zona.
    Sono stati tolti decine di posti auto, che potevano regolarizzarsi tra i pini, evitando di alzare il marciapiede. Sicuramente poco bello a vedersi, ma NECESSARIO!
    I cordoli che delimitano la ciclabile vanno quasi oltre la curva dell’incrocio con Villa Pia, e per evitarlo ci si deve allargare fino alla macchina posteggiata davanti (le ambulanze dovranno fare manovra per girare?) Insomma una spesa che invece di favorire gli abitanti del quartiere, e i frequentatori della asl e dell’ospedale, li penalizza

  6. Le critiche sollevate ai lavori e all’articolo confermano che il progetto è andato nella direzione giusta. Le lamentele sono tutte per la riduzione dei posti auto e per la larghezza ridotta della carreggiata. Voglio ricordare che in tutta Europa si sta facendo così da anni: è l’unico modo per ridurre la sosta irregolare e per evitare la doppia fila. I posti che c’erano prima erano tutti irregolari perché posizionati sullo spartitraffico centrale.
    Se questa città vuole uscire dalla sua arretratezza deve per forza regolamentare la sosta, altrimenti resteremo gli ultimi in tema di mobilità e i primi per numero di incidenti stradali.

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