Stazione Tiburtina: il nuovo assetto delle strade è totalmente sbagliato

Aver realizzato due corsie per senso di marcia ha riempito la zona di sosta selvaggia. Persa una occasione di riqualificazione che non si ripresenterà più

Laddove una volta c’erano i piloni della sopraelevata oggi ci sono due corsie che portano fino al piazzale della Stazione Tiburtina. E’ come se la strada che prima correva in alto ora si trova più in basso. Ma dal punto di vista della viabilità e della sosta non è stato fatto abbastanza.

Più volte abbiamo parlato del conflitto nato tra i residenti della zona che avevano presentato un progetto articolato e ben fatto e l’amministrazione Raggi che non ha voluto ascoltarli. Oggi i risultati sono evidenti e sono purtroppo molto negativi. Diarioromano si è recato più volte sulla circonvallazione Nomentana, in orari diurni e notturni e la situazione è sempre la stessa. Le due corsie realizzate tra la vecchia tangenziale e l’ingresso della stazione, sono un gigante parcheggio di auto in divieto. 

Che senso avesse realizzare la strada così non è dato sapere. Cosa può essere passato nella testa del progettista quando ha tracciato sul suo computer una arteria con quattro corsie, due per ogni senso, in un tratto che deve essere di lento scorrimento e destinato solo ad accompagnare i viaggiatori alla stazione?!? E soprattutto cosa hanno pensato gli amministratori capitolini quando hanno approvato un progetto così insensato, senza voler dare ascolto a chi la zona la vive e la conosce?

Una catena di errori che ha portato al risultato che possiamo vedere in queste fotografie, purtroppo la triste riproposizione del “modello Roma” sulla sosta e sulla viabilità. Ecco la circonvallazione Nomentana poco prima della biforcazione con via Teodorico. Una lunga teoria di auto che occupano irregolarmente una delle corsie di questa idiota autostrada urbana.

Proseguendo, dopo l’incrocio, a ridosso dei palazzi e dunque in un luogo dove la circolazione dovrebbe scorrere lenta per la tutela dei pedoni, ancora due corsie come se fossimo sul Raccordo. E ovviamente qui le auto occupano sia il lato destro che quello sinistro. Tutte in sosta vietata!

 

E poi si arriva alla rotonda dove è prevista inversione di marcia e dove si fanno scendere o si prelevano i passeggeri in viaggio. Ebbene – mentre in tutto il mondo si realizzano aree kiss and ride per salutare rapidamente chi deve prendere il treno – qui c’è un piazzale largo e spazioso che incentiva alla sosta vietata. E infatti, sia di notte che di giorno, ci sono sempre vetture parcheggiate!!

 

Non serve dire che le due corsie che tornano verso la Nomentana sono anch’esse un enorme parcheggio abusivo, così come tutti gli altri spazi della zona.

 

Una pura follia urbanistica, non solo poco funzionale, non solo incentivante alla sosta vietata, ma pure brutta. Non c’è un albero, una fioriera, una panchina. Nulla che possa rendere gradevole un luogo appena rifatto e che resterà così per i prossimi 30 anni. Perché occasioni di riqualificazione profonda per un’area capitano due o tre volte in un secolo e questo significa che qui nulla cambierà più per tanto tempo.

Nel resto del mondo, di fronte ai grandi scali ferroviari, la sosta non è consentita se non in piccole aree per il saluto veloce di parenti e amici. Ecco il piazzale davanti il Grand Central Terminal di New York

Questa è invece l’area antistante la Gare de Lyon, a Parigi.

Davanti Victoria Station a Londra possono arrivare solo i bus e i taxi!

Senza volervi annoiare con decine di esempi, è chiaro che da nessuna parte del mondo si è realizzata una strada a quattro corsie accanto ad una stazione e la si è lasciata a disposizione della sosta selvaggia. Il nuovo assetto viario della stazione Tiburtina dal lato circonvallazione Nomentana grida vendetta. Un pochino meglio l’area destinata ai capolinea del bus e il piazzale verso largo Mazzoni, ma la parte di strada che vi abbiamo mostrato oggi va modificata. Non si può tollerare una situazione del genere, tra l’altro pericolosa per chi scende dall’auto dopo averla parcheggiata e si trova in mezzo ad un’autostrada.

Se si vuole tollerare la sosta, allora si dipingano degli stalli in terra, si limiti la velocità, si creino dei marciapiedi di sicurezza. Altrimenti via la sosta ma via anche la stupida autostrada!


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3 risposte

  1. C’è la piazza davanti la stazione, c’è il parcheggio per il trasporto pubblico, ci sono gli stalli per i taxi, c’è il kiss&ride.
    Basta saper leggere i progetti e aspettare che vengano ultimati i lavori. Questi articoli disfattisti e queste associazioni di cittadini miopi e senza visione sono il peggio per lo sviluppo di Roma.
    E i “giornalisti” che scrivono questi articoli imparassero a documentarsi prima di scrivere sentenze.

    1. Guardi Mauro che ho scritto che il lato opposto, quello dove si trovano i capolinea, è fatto meglio. Ma il tema dell’articolo è il lato verso circonvallazione Nomentana, dove ci sono due corsie per senso di marcia e dove c’è solo sosta selvaggia. Non c’è nulla da aspettare, nessuna ultimazione dei lavori. Giustifichi lei la sistemazione di quel tratto, ne spieghi la ratio.

  2. Autostrada? Ma di cosa parla che c’è un limite di velocità e anche un semaforo, lei ha mai visto semafori in autostrada? Sa la definizione di autostrada secondo il codice della strada?

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