Piazzale stazione Tiburtina: resta il progetto Raggi. Delusi i residenti

L'assessore Patané spegne le speranze del Comitato cittadino: faremo miglioramenti ma i lavori ormai sono troppo avanti per essere stravolti. L'autostazione resterà dove è adesso

 

Col cambio di giunta, il Comitato residenti Stazione Tiburtina aveva sperato anche in un cambio di progetto. Da anni si battono per avere un piazzale più verde e a dimensione umana, contestando il lavoro svolto dalla Raggi.

Ma nei giorni scorsi hanno compreso che l’amministrazione Gualtieri non potrà fare più di tanto. Il cantiere è in fase troppo avanzata e non si può smontarlo e rifarlo da capo.

Martedì, nell’aula consiliare del II Municipio, è andato in scena il “de profundis” del progetto dei residenti. Dopo l’abbattimento della sopraelevata, avevano proposto una ampia area verde, con tanti alberi e spazi per passeggiare. Ma la giunta Raggi era rimasta sorda ad ogni appello, realizzando una nuova strada di scorrimento a quattro corsie. Di fatto quello che era la sopraelevata è stata realizzata in maniera molto simile, ma più in basso.

 

L’assessore alla Mobilità Patané e la presidente del Municipio Del Bello hanno spiegato chiaramente che il riassetto del piazzale non cambierà. “Abbiamo troppi vincoli contrattuali – ha chiarito Del Bello – ma potremo migliorare il risultato grazie ad una estensione del cantiere“. In pratica, il Municipio ha ottenuto un finanziamento aggiuntivo di un milione e 800 mila euro per riqualificare anche via Teodorico, via Michele di Lando e via Lorenzo il Magnifico.

Un cambiamento parziale rispetto al progetto Raggi ci sarà e riguarda l’autostazione Tibus che l’ex sindaca voleva spedire ad Anagnina e che invece resterà sul piazzale della stazione Tiburtina. “Però Tibus – ha avvertito l’assessore Patané – deve presentarci un piano di restyling che faccia diventare quel luogo un terminal moderno, bello visivamente e sopportabile acusticamente“.

La riqualificazione di quella parte del piazzale, aggiungiamo noi, non può prescindere dallo spostamento delle bancarelle allucinanti che occupano i marciapiedi e che lasciano i furgoni perennemente in sosta selvaggia. Davanti ad una stazione moderna, non possono essere tollerati mercatini osceni.

 

Infine è stato affrontato il tema dell’edificio che una volta ospitava l’istituto Ittiogenico, dedicato alla verifica della qualità del pesce da destinare al consumo. L’immobile è stato venduto ad un fondo privato ma sia Patané, sia l’assessore municipale Valentina Caracciolo auspicano che torni nella disponibilità pubblica per essere concesso alla cittadinanza. Sono circa 1.200 metri quadri coperti più 4 ettari di giardino che erano di proprietà della Regione e che ora sono passati alla Invimit Sgr che l’ha messo in vendita a 3 milioni e 450 mila euro. La struttura si trova proprio al centro del piazzale della Stazione Tiburtina e potrebbe essere strategica per ridare spazi verdi ad un’area che sembra più un’autostrada che un quartiere urbano.

Chiedo che venga considerato l’aspetto ambientale“, fa eco l’assessore municipale al verde Rino Fabiano che lamenta l’assenza di spazzamento nella zona, troppe discariche abusive e accampamenti di senza fissa dimora.

Insomma il riassetto della stazione è solo all’inizio nonostante il cantiere avviato dall’amministrazione Raggi sia in dirittura d’arrivo. E’ uno dei pochissimi progetti partoriti da quella giunta e per di più è davvero pessimo.

Ce lo dobbiamo tenere così ma almeno che le strade limitrofe siano ripulite e l’autostazione diventi qualcosa di dignitoso ed efficiente.

 


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2 risposte

  1. Il progetto della Raggi sembra più un dispetto che una riqualificazione. Se qualcuno lo vedesse, senza sapere cosa c’era prima, potrebbe pensare che la riqualificazione debba ancora cominciare. Roba che nemmeno negli anni ’70…

  2. Gli Abitanti dell’area antistante la stazione Tiburtina li trovo molto ma molto ingrati.
    Senza andare lontano, se tanto mi dà tanto, perchè lamentarci del lavoro eseguito
    davanti alla stazione anzidetta.
    Nasce dall’amministrazione del partito più eletto dai nostri connazionali al punto di
    dargli da amministrare questa città.
    Il suo motto, per convincerci della sua validità è «vaffa» (per i distratti (abbreviazione
    di Vaffanculo) e…………………………… noi ci siamo andati.
    Pertanto, non capisco, perchè lamentarci ???? mica siamo andati altrove !!!!!
    E ci stà anche bene, perchè con le tasse che paghiamo abbiamo la possibilità di mantenerli !!!
    Quanta ingratitudine.

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