Degrado a Lepanto: e meno male che c’è il Giubileo

Mettiamo che una mattina di marzo ci si debba recare ai Tribunali in viale Giulio Cesare. Si prende la metro (tralasciamo l’attesa e la calca perché fanno parte di un altro capitolo) e si scende a Lepanto. Una volta salite le scale della fermata, ci si para davanti un mondo parallelo, fatto di piccole truffe, sporcizia, bancarelle e sosta selvaggia. Insomma quel termine che usiamo solo in Italia ed intraducibile in altre lingue che è il “degrado”.

Si diceva che per il Giubileo la città sarebbe stata ripulita e invece è peggio di sempre.

Davanti la fermata Lepanto, stazionano individui non molto “istituzionali” che tengono in mano mappe della città e si avvicinano con piglio deciso ai turisti per offrire loro le mappe, fare da guida (!!!!) e indicare il percorso per raggiungere il Vaticano. Se il turista si rifiuta di dare ascolto a questi personaggi viene inseguito per alcuni metri. Esattamente come avveniva 20 anni fa a Istanbul o al Cairo (ma 20 anni fa non oggi!).

 

Degrado Lepanto

Degrado Lepanto 3

 

Non è dato sapere se si tratti di incaricati municipali o di “privati” che agiscono di loro iniziativa. Ma siamo certi che la loro funzione è del tutto inutile e dannosa per l’immagine della città.

A chi volesse evitare l’assalto, non resta che aggirare la scalinata della fermata. Ma la parte posteriore è una specie di immondezzaio dove nessuno passa a pulire da tempo e chi usa la bicicletta deve sottoporsi a vaccinazioni prima di usare la rastrelliera.

 

Degrado Lepanto 2

 

Meglio attraversare viale Giulio Cesare. L’ingresso dei tribunali è sul lato opposto ma è difficile individuare quello di via Lepanto, coperto da una gigante bancarella con stand carichi di merce.

 

Bancarelle Lepanto

Mendicante Lepanto

 

L’area davanti ai Tribunali, quella dove viene amministrata la giustizia di questa città, è piena di felpe sintetiche a 9 euro, mutande e t-shirt. Davanti a quale altro palazzo di giustizia del mondo c’è una roba del genere?

E soprattutto è questa la Roma che si doveva presentare decorosa e civile agli occhi dei pellegrini del Giubileo? Si tratta solo di un piccolo spaccato cui tutti ormai siamo abituati e non è neanche il peggiore. Il percorso tra Ottaviano e San Pietro mette i brividi, per non parlare della Stazione Trastevere o di viale Trastevere, dove ogni giorno transitano migliaia di stranieri. Si sperava che il commissario Tronca, dovendosi occupare solo dell’ordinaria amministrazione, mettesse un freno a tanta anarchia. E invece, come nella peggiore tradizione capitolina, i giorni e gli anni scorrono immutabili, carichi della dose quotidiana di degrado cui tutti siamo assuefatti.

 

Condividi:

2 risposte

  1. per completare il quadro desolante, fino a pochi giorni fa c’era anche uno scooter abbandonato appoggiato a un albero davanti all’ingresso del tribunale in via Lepanto. molto probabilmente c’è ancora

  2. Io ci passo spesso e vedo che molte donne guardano i vestiti e le mutande venduti su quelle bancarelle! Non penso sia il luogo adatto al commercio ambulante!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I nostri ultimi Tweets

Stazione Trastevere: la bancarella sempre più invasiva. Crescono le dimensioni di questo banco che da anni nessuno riesce a rimuovere proprio di fronte l’ingresso della Stazione. Non è un’immagine da paese avanzato #fotodelgiorno

Tavolino selvaggio: Comune e Governo giocano al gatto col topo. Le istituzioni, tutte, hanno paura di mettersi contro la lobby della ristorazione, anche a costo di lasciare la città nel caos. Rimpallo di responsabilità per mantenere l’indegno status quo

Load More

Suggerimenti di lettura
Ultimi commenti

Altri articoli nella stessa categoria