Nove mesi per rimuovere una pedana abbandonata

L'intervento del Municipio a passeggiata di Ripetta sollecitato da una associazione locale. Premiato l'impegno dell'assessore, ma non è con queste procedure e questi tempi che si può governare il territorio

Solo sabato scorso abbiamo parlato dell’enorme difficoltà, per non parlare di impossibilità, da parte dei municipi di gestire l’utilizzo del suolo pubblico.

In quell’articolo davamo infatti conto degli sforzi fatti dal Municipio I per rimuovere due pedane installate sulla carreggiata da esercizi commerciali e poi lì abbandonate, a causa della chiusura del locale o dell’illiceità dell’istallazione.

I casi riportati sono relativi a due manufatti, uno sito in Passeggiata di Ripetta e l’altro in via Stefano Porcari.

 

Ebbene il caso ha voluto che una delle due pedane, quella di Passeggiata di Ripetta, sia stata finalmente rimossa a cura del Municipio I.

 

Operai al lavoro per rimuovere la pedana di Passeggiata di Ripetta

 

Il locale che aveva istallato la pedana ha chiuso diversi anni fa, prima della pandemia, ma chiaramente né il Municipio, né la Polizia Locale avevano mai pensato di procedere a rimuovere un manufatto ormai inutile.

La segnalazione è stata fatta da una locale associazione a gennaio di quest’anno ed è stata subito presa in carico dall’assessore al commercio del Municipio I, Jacopo Scatà. Purtroppo a causa di procedure barocche, della cronica carenza di personale negli uffici municipali e della necessità di reperire i fondi necessari alla rimozione, ci sono voluti circa nove mesi per arrivare alla rimozione.

All’assessore Scatà va riconosciuto il merito di averci messo tutto l’impegno e la costanza necessari per giungere al risultato, ma chiaramente non sono queste le condizioni possibili per poter gestire un territorio che, solo in materia di occupazioni di suolo pubblico, ha visto la realizzazione di diverse migliaia di nuovi arredi esterni causa COVID, la stragrande maggioranza dei quali non ha passato alcuna verifica ed è in forte odore di illiceità.

 

 

L’immagine sopra mostra il tratto di Passeggiata di Ripetta liberato dal manufatto. Non che sia più bello con le auto parcheggiate, ma non ha senso che spazio pubblico sia sottratto alla normale fruizione di tutti senza motivo. In questo caso l’auspicio è che il locale possa riaprire e riallestire uno spazio esterno, della qual cosa si gioverebbe una strada al limite della desolazione come Passeggiata di Ripetta.

 

La possibilità di intervenire sulle situazioni illecite in tema di OSP, soprattutto quelle che mettono a rischio la sicurezza della circolazione di pedoni e veicoli, con la necessaria tempestività dovrebbe essere affrontata con urgenza da parte dell’assessore Lucarelli; in realtà la cosa avrebbe dovuto essere già in campo da tempo, visto che il problema dell’esplosione delle OSP abusive lo si poteva conoscere fin da quando è stata varata la normativa emergenziale, nel 2020.

 

L’occasione per riformare la normativa in materia di OSP è data dal nuovo regolamento a cui il Dipartimento commercio starebbe lavorando da tempo e che dovrebbe essere approvato dall’Assemblea Capitolina prima della scadenza dell’ultima proroga dell’emergenza COVID, ossia entro questo dicembre.

Purtroppo l’assenza di segnali o anticipazioni sulla normativa in via di approvazione non fanno ben sperare, avendo anche l’attuale giunta mostrato una grande vicinanza alle rappresentanze del commercio e una totale sordità alle richieste degli altri cittadini.

 

Condividi:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I nostri ultimi Tweets

Stazione Trastevere: la bancarella sempre più invasiva. Crescono le dimensioni di questo banco che da anni nessuno riesce a rimuovere proprio di fronte l’ingresso della Stazione. Non è un’immagine da paese avanzato #fotodelgiorno

Tavolino selvaggio: Comune e Governo giocano al gatto col topo. Le istituzioni, tutte, hanno paura di mettersi contro la lobby della ristorazione, anche a costo di lasciare la città nel caos. Rimpallo di responsabilità per mantenere l’indegno status quo

Load More

Suggerimenti di lettura
Ultimi commenti

Altri articoli nella stessa categoria