Roma sempre sporca e rifiuti ancora fuori controllo

A quasi 5 mesi dall'insediamento della nuova amm.ne non è stata presa una singola misura per incidere sulla produzione dei rifiuti. Da anni avanziamo proposte per facili interventi dagli effetti immediati

Passano le settimane e i mesi ma i rifiuti a Roma continuano ad essere sostanzialmente fuori controllo.

Passata infatti la pulizia straordinaria promessa dal sindaco Gualtieri per Natale scorso, riuscita solo in parte, si continua ad osservare una situazione generalmente fuori controllo, dovuta anche dall’assenza di misure che possano cambiare le cose.

La domenica è il giorno più critico per la raccolta, ma d’altronde i festivi non giungono di sorpresa e il servizio dovrebbe essere programmato in modo da coprire sempre decentemente. Invece anche ieri sui social sono apparse immagini indegne di una capitale del mondo sviluppato, in pieno centro come altrove.

 

 

 

E nonostante questi problemi sulle strade, gli impianti scoppiano di rifiuti indifferenziati che dovranno essere trattati e poi spediti in giro per l’Italia a caro prezzo.

 

 

 

Quasi cinque mesi dopo l’insediamento della nuova amministrazione, non si vede ancora una singola misura che provi ad incidere su una situazione semplicemente catastrofica. Non stiamo parlando di risoluzione del problema rifiuti a Roma, cosa che richiederà anni, ma qualcosa che provi a ridurre la produzione dei rifiuti o ad aumentare e migliorare la loro differenziazione questo sì, questo ce lo saremmo tutti aspettato.

Che i rifiuti a Roma fossero uno dei principali problemi lo sapevano tutti e dalla nuova amministrazione ci si sarebbe aspettati qualcosa di incisivo fin dal primo giorno di insediamento. Invece si continua a cincischiare snza neanche provare a fare qualcosa.

 

Nel nostro piccolo noi sono anni che proponiamo piccole misure che però avrebbero un impatto sia sulla produzione dei rifiuti che nella loro differenziazione.

Proviamo ad elencarle ancora una volta.

  • Magazzini del riuso“, ossia di una o più strutture, magari gestite dalla stessa AMA, dove chi debba disfarsi di cose ancora utilizzabili possa conferirle e gli altri andarle a prenderle. Questo darebbe modo a molti di trovare cose a loro utili senza pagarle, ma soprattutto eviterebbe che oggetti ancora utilizzabili divengano rifiuti da smaltire solo perché non c’è modo di mettere in comunicazione offerta e domanda. Pur sapendo che ora vi sono molte iniziative in rete per consentire lo scambio gratuito di oggetti, dei magazzini del genere consentirebbero di riutilizzare ogni genere di cose, anche quelle a bassissimo valore.
  • Vietare la distribuzione non richiesta via posta di cataloghi e volantini pubblicitari, materiali cartacei che spesso finiscono per costituire una parte consistente del rifiuto cartaceo delle persone.
  • Introdurre il vuoto a rendere per il vetro.
  • Vietare le confezioni di detergenti monouso per le strutture ricettive.
  • Dare la possibilità di conferire i rifiuti differenziati dietro piccoli pagamenti, come per anni hanno fatto al box 95 del mercato Trionfale (oggi questa cosa avrebbe ancora maggior senso visto l’aumentato valore di tanti materiali).

C’è poi sempre la proposta del Laboratorio Idee Lavoratori AMA di non avere più cassonetti non presidiati in strada per migliorare drasticamente la differenziazione dei rifiuti.

 

Si tratta di misure che potrebbero essere prese in brevissimo tempo e che avrebbero un impatto immediato non solo sulla produzione dei rifiuti, ma anche per mostrare ai cittadini un’indispensabile discontinuità con il nulla a cui abbiamo assistito negli ultimi cinque anni.

Purtroppo temiamo che dovremo continuare a vedere il nulla per chissà quanto altro tempo.

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Una risposta

  1. Gli esercizi del lungomare di Ostia non fanno la differenziata, si vedono le buste semitrasparenti con organico, vetro, lattine…. quando passa il camion AMA nessuna contestazione. Sono esentati dal differenziare?

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