Il rifacimento di un incrocio al Quadraro mostra una situazione inedita per Roma. L'intervento è ben fatto ma resiste perché è in una zona tranquilla. Sempre troppi i veicoli a Roma

A metà gennaio la presidente Monica Lozzi aveva documentato sulla sua pagina facebook l’intervento in corso in via Opita Oppio, all’incrocio con via Opimiani.

Questo il prima e dopo:

 

 

Passati un po’ di giorni siamo andati a vedere lo stato del nuovo incrocio e così l’abbiamo trovato:

 

 

 

 

Non sembra Roma: visibilità massima sia per i pedoni che per i veicoli, attraversamenti pedonali ampi e comodossimi per tutti, assenza di veicoli, moto o bancarelle dai grandi marciapiedi.

 

Va dato merito alla presidente Lozzi di aver realizzato un incrocio come si deve, ma senz’altro molte circostanze aiutano a mantenerlo come vediamo nelle immagini.

L’incrocio è abbastanza defilato, con un traffico contenuto sia veicolare che pedonale. Questo vuol dire, ad esempio, che difficilmente qualche ambulante chiederà di installarci una postazione, così come la presenza di poche attività commerciali riduce il rischio della sosta selvaggia a fianco dei parapedonali.

Ben diverso apparirebbe questo incrocio se fosse in qualche parte più affollata dello stesso municipio VII oppure, ad esempio, se si trovasse in qualche caotica strada del rione Prati. Anche lì infatti si sono fatti allargamenti dei marciapiedi agli incroci, ma poi non si è mai riusciti a proteggere né i marciapiedi stessi dalla sosta delle moto né gli incroci dalla sosta selvaggia.

 

 

 

Ne avremmo voluti vedere molti di più di questi interventi a Roma, ma purtroppo a livello di amministrazione centrale in questi quattro anni e mezzo il tema della sicurezza stradale è stato semplicemente ignorato.

L’amministrazione Lozzi si è distinta per averne realizzate molte di opere funzionali ad aumentare la sicurezza stradale, così come in altri municipi qualcosa si è fatto.

 

Rimane però il problema del numero monstre di autoveicoli a Roma, sia in movimento che in sosta, che non è più sostenibile. Tutti noi romani siamo cresciuti in mezzo a tappeti di lamiere considerando la cosa come normale, ma non è proprio così. Vanno pensate politiche che scoraggino la detenzione del mezzo privato ed incentivino la condivisione dei mezzi, oltre ovviamente ad un drastico miglioramento del trasporto pubblico locale.

Se e quando si riuscirà a ridurre il numero totale di veicoli a Roma si potrà sperare di vederne sempre di più immagini come quelle del nuovo incrocio tra via Opita Oppio e via Opimiani.

Sposiamo comunque la chiosa del post della Lozzi:

Vogliamo che tutta Roma sia così: più sicura e più a misura di persona.

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