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UNA BRUTTA NORMALITÀ Immagini comuni prese camminando per Roma, situazioni che tutti noi sperimentiamo quotidianamente infinite volte durante il giorno ed a cui normalmente non facciamo più caso, tanto ci sono divenute tragicamente familiari. In realtà basta fermarsi un attimo a riflettere e ci si rende conto che tutto ciò è inaccettabile, che sono esempi di violenza inaudita ai danni di nostri consimili, concittadini, magari addirittura amici o parenti. Non è infatti una violenza intollerabile l’impedire o il rendere difficile o pericoloso il passaggio ad una persona anziana, ad una madre o padre con passeggino, ad una persona con problemi deambulatori, in carrozzella o con deambulatore?
Purtroppo capita alla stragrande maggioranza degli automobilisti (ma anche motociclisti) di non rendersi conto delle conseguenze che può avere il loro lasciare i veicoli al di fuori di quanto previsto dalle norme. È un processo mentale comprensibile, diremmo quasi “naturale” in una città come Roma, ma non per questo è meno odioso e meritorio di severo contrasto.
La spiegazione di quanto questo malcostume sia diffuso nella nostra città risiede senz’altro in quella sorta di allergia che ha il romano medio a seguire le regole prestabilite, convinto com’è di saperne sempre una di più del prossimo. Ma una parte determinante la gioca anche l’inadeguata “sensibilità” del vigile romano medio, che tende a giudicare un piccolo peccatuccio veniale l’ostruire completamente con un veicolo lo scivolo di un marciapiede.

Noi riteniamo tutto ciò assolutamente non più accettabile e pensiamo che si debba iniziare ad invertire la tendenza, cominciando a dare assoluta priorità alla repressione di comportamenti tanto violenti. Pensiamo che debba stabilirsi il principio del diritto alla mobilità dei cittadini ma a partire da quella pedonale delle persone con ridotte o diverse capacità motorie. È infatti solo garantendo a queste persone la possibilità di muoversi liberamente sui marciapiedi o i percorsi pedonali che si può giungere alla soddisfazione di tutti gli utenti della strada.
Dover garantire la priorità della mobilità del singolo vuol dire che uno scivolo interrotto ha la stessa priorità rispetto ad un ingorgo ad un incrocio, per cui le due cose dovrebbero essere affrontate con uguale impegno, laddove ad oggi un percorso pedonale interrotto non viene sanzionato neanche se blocca il passaggio allo stesso vigile.

COSA FARE? La proposta che vogliamo avanzare è indirizzata alla PLRC perché metta in campo un’azione specifica a contrasto delle violazioni che comportano l’interruzione dei passaggi pedonali. Da una parte chiediamo che vengano diramati ordini di servizio da tutti i gruppi che istruiscano gli agenti a sanzionare in via prioritaria tali violazioni; inoltre sarebbe molto efficace dare la possibilità ai cittadini di segnalare i casi più gravi affinché vengano perseguiti con urgenza. Si potrebbe utilizzare l’utenza twitter del comandante Clemente, anche se temiamo che correrebbe il rischio di “scoppiare”, oppure potrebbe esserne creata una apposita od anche un indirizzo email; sarebbe anche molto utile avere dei riscontri per le segnalazioni, anche se probabilmente questo sarebbe difficilmente realizzabile per motivi di riservatezza.
In attesa di una qualche proposta da parte della PLRC noi proponiamo a tutti di cominciare ad inviare le segnalazioni via twitter a @raffaeleclement utilizzando l’hashtag #TuttiUgualmenteAbili (perché nelle città civili tutti sono messi in condizione di muoversi liberamente senza distinzioni).

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