Tra i primi articoli che pubblicammo all’inizio della nostra storia ce n’è uno dal titolo “Le macchine sono brutte, quelle degli altri”, nel quale plaudevamo alle pedonalizzazioni promosse dall’allora sindaco Marino, ma nel contempo ci chiedevamo come il sindaco non cogliesse che il primo posto dove far sparire le automobili dovrebbe essere il colle del Campidoglio.
Da sempre infatti la sede principale dell’amministrazione capitolina è ingombra di veicoli in sosta, molti anche in sosta vietata, al solo scopo di consentire ai dipendenti capitolini di arrivare in ufficio in auto.
Eppure quella di andare al lavoro col mezzo privato è una pratica insostenibile, particolarmente nelle aree più centrali di Roma, e davvero non si può immaginare una zona più centrale, e servita dal trasporto pubblico, del Campidoglio.
Come ricordiamo tutti, il sindaco Marino fu defenestrato anzitempo dal suo stesso partito, per cui non è dato sapere se avrebbe dato peso alla nostra suggestione (difficile da credere, comunque).
Riprendiamo oggi il tema dopo aver saputo dell’intenzione dell’amministrazione Gualtieri di procedere con l’istituzione di nuove zone pedonali.
Come non essere d’accordo con l’idea di liberare dalle auto in sosta due spazi tanto centrali quanto prestigiosi di Roma. E questo anche considerando che vi sono persone, pur pochissime, che da quelle parti ci abitano e se posseggono un’auto, come molto probabile, dovranno trovare un modo per ricoverarla quando non in uso, oppure considerare di disfarsene.
Ma di nuovo viene da chiedersi: quando si deciderà di liberare il Campidoglio dalle centinaia di veicoli in sosta, di cui nessuno a servizio di abitanti del colle (perché nessuno risiede in Campidoglio)?
Non dovrebbe il sindaco e l’amministrazione tutta dare il buon esempio e finirla col riempire ogni spazio utile con veicoli fermi oltre il 90% del tempo?
Vabbè che ci si è fatto ormai l’occhio, ma basta fermarsi un attimo a ragionare per rendersi conto dell’assurdità di un’area di sosta in prossimità della Rupe Tarpea!
E che dire dei tanti veicoli in sosta sulla rampa che dalla piazza del Campidoglio scende verso via del Teatro di Marcello, molti dei quali spesso in divieto?
Probabilmente il sindaco Gualtieri neanche ci avrà pensato all’opportunità di cominciare proprio dal Campidoglio a liberare Roma dai veicoli in eccesso.
Immaginiamo inoltre i timori che lo assalirebbero a mettersi contro le migliaia di dipendenti capitolini ormai abituati a parcheggiare sotto il loro ufficio.
Rimane il fatto che quando il Campidoglio verrà liberato dai veicoli in sosta sarà sempre troppo tardi.
Ne approfittiamo per richiamare, sullo stesso tema, la scandalosa situazione del Palazzaccio, dove i marciapiedi sono sottratti alla pubblica fruizione pedonale avendoli trasformati in aree di sosta. Contiamo di tornarci su quello scandalo una volta che la ripulitura del palazzo sarà terminata: tanti soldi spesi per ridare prestigio ad uno stabile che sicuramente rimarrà assediato da veicoli in sosta; chi infatti avrà mai il coraggio di mettersi contro la Corte di Cassazione? (eppure dovrebbero essere i giudici per primi a vergognarsi)
Una risposta
Sono d’accordo su tutto; vorrei segnalare la situazione nel quartiere Prati dove tra tavolini dehors ed altre orribilia architettoniche hanno distrutto il quartiere e reso impossibile la vita a chi ci abita; i parcheggi sono impossibili, alcune aree di sosta le hanno requisite i carabinieri come se loro avessero diritto a parcheggiare gratis durante il lavoro. Poi i pullman turistici. Un inferno. Per favore basta!