Alleluja! La Meleo si è accorta della ciclabile “violata”

Ci si perdonerà se insistiamo su questo tema apparentemente marginale, ma la telenovela della ciclabile di S. Bibiana va oltre i circa 100 metri di pista su cui l’amministrazione si è incaponita fin dagli inizi; questa storia squaderna infatti tutta l’insulsaggine, l’incapacità e la supponenza della responsabile dell’assessorato alla mobilità.

Come avevamo gia scritto ieri, per noi il brutto progetto della ciclabile di S. Bibiana poteva essere tranquillamente archiviato come ennesimo esempio di mala-progettazione e costosa realizzazione. Se non che sono subentrati i cicloattivisti, a cui non è andata giù la porzione di ciclabile realizzata sul marciapiede a scapito dei pedoni, che hanno provveduto ad oscurare la segnaletica sia orizzontale che verticale.

Nel pezzo di ieri noi davamo per scontato che al Dipartimento avessero già saputo dello scherzetto dei cicloattivisti e che non si fossero mossi a ripristinare la segnaletica per, magari, valutare se poteva essere fatto qualcosa di diverso.

È con una certa sorpresa quindi che ieri abbiamo letto il post con cui l’assessore Meleo stigmatizza chi ha “vandalizzato ciclabile di Santa Bibiana“. Eccolo:

 

Ferma condanna a chi ha vandalizzato ciclabile di Santa Bibiana

Nei giorni scorsi parte della segnaletica orizzontale della ciclabile del tunnel di Santa Bibiana è stata cancellata. Un atto vandalico in piena regola che condanniamo fermamente. Chiunque sia responsabile di questo blitz ha solo arrecato un danno ai ciclisti che ogni giorno percorrono il tunnel per arrivare a San Lorenzo.

Siamo sempre aperti al confronto e al dialogo diretto, ma nei luoghi e nelle sedi opportune, chi vandalizza un bene di tutti solo per ottenere cinque minuti di notorietà insulta prima di tutto i cittadini, e in questo caso, i tanti ciclisti che avevano accolto con favore questo progetto. Noi andiamo avanti con il nostro lavoro.

 

Che l’assessore abbia una bella faccia tosta lo abbiamo già scritto a più riprese e questo episodio non può che confermarci in questa opinione.

Anzitutto rileviamo che molto probabilmente l’assessore deve aver saputo dell’intervento sulla ciclabile grazie al nostro post di ieri; non si spiegherebbe altrimenti il suo silenzio stante che la cosa deve essere stata fatta almeno dall’11 ottobre scorso (data dell’articolo di RomaToday che per primo ne ha dato notizia). Non male come controllo del territorio, verrebbe da dire, e comunque a quel punto l’assessore avrebbe fatto miglior figura ad evitare di sbandierare il suo tragico ritardo dalla sua pagina Facebook.

Sull’apertura al dialogo ed al confronto dell’assessore siamo personali testimoni di quanto ciò sia distante dalla realtà, avendo ella taciuto ad ogni nostra sollecitazione su argomenti che erano tutt’altro che pretestuosi (la vicenda del delegato alla ciclabilità su tutti).

Se poi l’assessore pensa che l’iniziativa di coprire la segnaletica sia stata fatta per “ottenere cinque minuti di notorietà” evidentemente non deve aver capito proprio nulla. Non sappiamo chi abbia realizzato l’intervento e non possiamo quindi parlare a loro nome, ma siamo ragionevolmente convinti che il gesto sia stato motivato dalla rabbia di vedere così malamente disattese le richieste che da anni molti ciclisti avanzano per poter percorrere in sicurezza e comodità il tunnel di S. Bibiana. Peraltro il gesto non ci risulta sia stato firmato o rivendicato, per cui di quale notorietà parli l’assessore lo sa solo lei (e non è detto che in effetti lei non sappia bene chi possa aver agito così contro la prima ciclabile dell’era Raggi).

Infine, ed è la cosa più ridicola e risibile di tutto il pezzo, vorremmo tanto sapere dall’assessore quali sarebbero i “tanti ciclisti che avevano accolto con favore questo progetto“. Nel suo ormai conclamato delirio di onnipotenza l’assessore non deve aver ancora capito che neanche i ciclisti più vicini a lei ed alle posizioni del M5S hanno mandato giù una scelta tanto becera come quella di sfrattare i pedoni da uno dei marciapiedi per far posto alla ciclabile. Peraltro le basterà dare un’occhiata ai tanti commenti che il suo post sta accumulando per rendersi conto del livello di schifezza che sono riusciti a realizzare. Eccone qualcuno di seguito:

 

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Concludendo, a nostro modesto avviso l’assessore Meleo avrebbe già accumulato sufficienti mancanze, insuccessi ed imbarazzi per essere esautorata non una ma quattro o cinque volte. Invece appare ben solida sulla sua poltrona, lasciata indisturbata a peggiorare la pur abbondantemente asfittica mobilità romana.

C’è la chiosa del suo post che a noi sembra particolarmente preoccupante, quel “Noi andiamo avanti con il nostro lavoro” che appare una reale minaccia di replicare progetti-schifezza come quello realizzato a S. Bibiana.

Che qualcuno la fermi questa disgrazia cittadina, riuscendole a far capire che non basta essere nominati assessori alla mobilità per divenire automaticamente esperti di mobilità e poter pontificare sulla materia. In particolare nell’area della mobilità ciclabile la sua evidente profonda ignoranza, unita a quella dei tecnici comunali, stanno facendo sprofondare tutte le speranze dei tanti che contavano in una svolta con la nuova amministrazione.

Che l’assessore la faccia finita col suo dilettantismo e la sua supponenza e provveda ad individuare un nuovo responsabile della mobilità ciclabile, coinvolgendo questa volta le tante associazioni e cittadini appassionati della materia. Ce lo faccia vedere veramente questo “confronto e dialogo diretto“.

 

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