La tragedia annunciata di San Lorenzo

Vogliamo dire la nostra sulla tragedia che ha portato alla morte di Desirée Mariottini. Lo facciamo cominciando da quanto scritto su Facebook da Giorgia Meloni:

 

Desirée, 16 anni. Sarebbe stata drogata, violentata da un branco di pusher africani e uccisa in un edificio occupato nel centro di Roma. Un’altra Pamela Mastropietro, a pochi mesi di distanza. Un pensiero a lei e ai suoi familiari in questo terribile momento.
Dov’è lo Stato? Perché in Italia ci sono ancora tutte queste zone franche dove regna l’illegalità? Dov’è il sindaco Raggi, che tollera che intere zone di Roma siano trasformate in territorio di spaccio, occupazioni abusive e delinquenza? Basta con questo lassismo! Il Ministro Salvini a San Lorenzo si porti direttamente i blindati e la ruspa per sgomberare quello schifo.

 

Ha ragione da vendere la Meloni, “Perché in Italia ci sono ancora tutte queste zone franche dove regna l’illegalità? ” dice. Già perché? Magari anche perché la stessa Meloni invece di occupare lo scranno che detiene in Assemblea Capitolina, e magari da lì denunciare una situazione di degrado ed illegalità stranota, si occupa di mille altre cose in Parlamento e per il suo partito.

 

Passiamo poi a quanto twittato sull’argomento da Matteo Orfini, indimenticato artefice della cacciata del sindaco Marino per via notarile.

 

 

Sarebbe interessante sapere a chi il PD avrebbe segnalato la situazione di degrado. Magari l’ha fatto alla presidente del Municipio II, Francesca Del Bello, che però è esponente dello stesso PD.

Ebbene noi della baraccopoli di San Lorenzo, quella nell’ambito della quale è avvenuta la tragedia di Desirée, ci siamo occupati più volte a partire dall’agosto 2016, quando ricevemmo la prima segnalazione da una lettrice.

 

 

Al tempo decidemmo di seguire quell’assurda storia e cominciammo col segnalarla al Municipio II, ma senza ricevere riscontri. Poi scrivemmo alla presidente Del Bello che ci rispose così:

 

Buongiorno,
ho inviato la sua email all’Assessore ai Lavori Pubblici del Municipio per le opportune verifiche, inoltre per ulteriori chiarimenti può contattare la sua segreteria al numero telefonico 06 69602675.
Cordiali saluti
Francesca Del Bello

 

Fiduciosi che finalmente un’istituzione prendeva a cuore una segnalazione dei cittadini provammo a metterci in contatto con l’assessore ai Lavori Pubblici del Municipio II, Gian Paolo Giovannelli, ma senza successo.

Parallelamente cominciammo ad inviare segnalazioni alla Polizia Locale che nell’ottobre 2017 ci comunicò di aver effettuato l’ennesimo sopralluogo nella baraccopoli rilevando ancora una volta gli stessi abusi già segnalati negli anni precedenti.

 

Venuti a sapere che tutta la baraccopoli era stata già segnalata come abusiva tornammo a scrivere alla presidente Del Bello, senza ottenere risposta, ed a sollecitare l’ufficio tecnico del Municipio II, il quale dopo aver dato disponibilità ad intervenire ci fece capire che la questione avrebbe richiesto il coinvolgimento del “livello politico”, dovendo quindi loro alzare le mani.

 

Abbiamo continuato a seguire le vicende della baraccopoli, rilevando i periodici crolli di alcune strutture fatiscenti, scoprendo l’esistenza di un progetto di riqualificazione di tutta l’area risalente al 2006 e poi dimenticato, ed infine notando qualche intervento spot di parziale messa in sicurezza senza però che qualcuno decidesse di prendere l’iniziativa per estirpare un tale bubbone di illegalità nel pieno centro cittadino.

 

Non siamo quindi noi a stupirci per la tragedia di Desirée, ben sapendo come situazioni di degrado ed illegalità che appaiono problemi minori, prima o poi finiscono per trasformarsi in tragedie.

 

Grosse responsabilità del Municipio II quindi, per non aver fatto nulla per affrontare un problema ben conosciuto e che toglieva il sonno a tanti cittadini che vivono nei pressi della baraccopoli.

Ma grosse responsabilità anche da parte del Comune, che è stato informato di quella situazione, nella persona dell’assessore Montuori, senza però neanche provare ad intervenire. Ci chiediamo inoltre come sia possibile che la Polizia Locale rilevi, a più riprese, gravissimi e pericolosi abusi edilizi senza però che venga dato alcun seguito a tali rilevazioni.

 

In tutta questa ennesima dimostrazione dello stato di abbandono e degrado che interessa Roma in ogni sua zona, sia essa la più periferica o la più centrale, come pensa di intervenire il Sindaco Raggi a seguito della tragedia di Desirée? Proponendo di vietare a San Lorenzo il consumo di alcolici in strada dopo le 21!?!

Ma che diavolo c’entra il consumo di alcolici in strada con la morte di Desirée??? Avrà capito il Sindaco di cosa si sta parlando?

 

A San Lorenzo c’è una baraccopoli del tutto abusiva, di cui una parte perfino su terreno demaniale, dove operano strani figuri che devono avere più di un contatto con l’amministrazione, altrimenti non si spiegherebbero le timidezze di troppi uffici amministrativi nell’intervenire in qualche modo. In una tale baraccopoli vi sono frequentazioni incontrollabili e sospette nelle cui maglie deve essere finita la povera Desirée. Pur non sapendo come si siano svolti i fatti che hanno condotto alla tragedia, è indubbio che la presenza di un’area così vasta dove la legalità è sospesa rappresenta una concausa oggettiva.

 

Temiamo che le attuali amministrazioni non siano attrezzate, sotto tutti i punti di vista, a gestire situazioni complesse come quella della baraccopoli di San Lorenzo. Se però qualcuno volesse fare qualcosa di utile, c’è solo da andare lì con un paio di ruspe e radere al suolo tutte le costruzioni abusive e pericolose. Ci verrebbe un bel parchetto in quell’area che sarebbe molto apprezzato dagli abitanti della zona, i quali da anni sono costretti a convivere con un covo di illegalità e degrado.

Lo si potrebbe dedicare alla povera Desirée il parchetto, non come impossibile risarcimento per la sua assurda morte ma cercando di renderla un po’ meno inutile.

 

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3 risposte

  1. Non voglio difendere nessuno perché nessuno è esente da colpe ma ho letto che il presidente del II Municipio aveva chiesto l’intervento in quehttps://m.huffingtonpost.it/2018/10/24/gli-allarmi-inascoltati-di-san-lorenzo_a_23570506/?utm_hp_ref=it-homepage

  2. Lungi da noi gettare unicamente la croce sul Municipio. Ma noi I nostri ripetuti tentativi di smuovere qualcosa li abbiamo fatti proprio con gli organi del Municipio e da una parte la presidente Del Bello dopo un primo scarno messaggio non ci ha più degnato di risposte, dall’altra il comportamento dell’ufficio tecnico si è dimostrato di una timidezza incomprensibile.
    Come rilevato da anni dalla Polizia Locale, una parte di quell’area è di proprietà demaniale ed incrdibilmente lì qualcuno ci ha costruito manufatti fatiscenti e pericolosi. La prima cosa da fare era, ed è, mettere i sigilli in tutta quell’area e provvedere al più presto alla demolizione di tutti I manufatti.
    Queste cose a nostro aviso il Municipio avrebbe potuto farle, oltre ad alzare la voce ad ogni pie’ sospinto su quello scandalo di situazione.
    Nessuno ci toglie dalla testa che li vi siano dinamiche in qualche modo difficilmente da attaccare e su questo tutti hanno responsabilità enormi, Municipio, Comune, governo nazionale.

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Contrasto alle OSP abusive e alla malamovida: dal Campidoglio ancora pannicelli caldi.
Emanata l’ordinanza contro le OSP abusive, ma solo per quelle totalmente abusive nel sito UNESCO.
Contro la malamovida invece ci si affida all’amico Frank.

Considerato che la Polizia Locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non c’è da stupirsi se a Roma il corpo è praticamente inesistente.
D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

Non siamo sicuri che @MercurioPsi non abbia doti divinatorie, ma se già a gennaio aveva ipotizzato la chiusura totale delle due l’una: o in #ATAC non hanno il controllo di quello che fanno, oppure tengono all’oscuro fino all’ultimo gli utenti dei loro piani.
@TUTraP_APS

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