Nuovo crollo nella baraccopoli di S. Lorenzo

Sempre dall’amica Laura riceviamo un nuovo aggiornamento sull’incredibile situazione della baraccopoli di S. Lorenzo (che, ricordiamolo, non si trova in nessuna estrema periferia romana bensì in pieno centro cittadino).

 

Salve,

posso fare un resoconto dopo alcuni mesi per la questione BARACCOPOLI di san Lorenzo.
Non si è mossa una foglia da parte di vigili e Municipio. In via dello scalo – piazza eduardo talamo i pollai posizionati sono oramai tutti abbatutti, i ferri rimangono piegati ed esposti in mezzo alla strada. quindi ora sotto il muro pericolante ci passano tutti. Chiunque.
la situazione del muretto di cinta all’interno del parcheggio di via di porta labicana non è stata messa in sicurezza. Non sono probabilmente nemmeno venuti. Il muro è inclinato a 45° come voi avete avuto modo di documentare.
novità invece da via dei lucani ( proprio dall’altra parte della baraccopoli ) un muro pericolante è crollato, e non parliamo di un muretto di 1 metro e mezzo, si parla di un fronte stradale  di 3 metri di altezza. Le macerie sono state rinchiuse in un pollaio.
Municipio e vigili sono stati allertati. nessuno interviene.
aspettiamo il morto.
L.C.”

 

Di seguito le foto dal sopralluogo che abbiamo effettuato.

 

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La recinzione a protezione di strutture pericolanti è ormai inservibile

 

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… e i pedoni passano tranquillamente ignari del pericolo

 

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Ogni angolo è pieno di possibili oggetti in caduta

 

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Ecco in via dei Lucani l’ultimo crollo

 

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… recintato sempre “alla romana”

 

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Continuando a costeggiare la baraccopoli si notano sempre più indizi di pericolo

 

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Anche all’interno vi sono pericoli ovunque, con residui di nastri gialli della PLRC ad indicare possibili passati interventi di recinzione

 

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Oggetti di ogni tipo pronti a cadere sulla testa di qualcuno

 

Immaginiamo che queste immagini siano esplicative di una situazione assolutamente insostenibile e foriera di possibili sciagure per chi semplicemente si trovi a passare vicino a queste strutture.

 

A gennaio di quest’anno la Presidente del Municipio II, Francesca Del Bello, ci aveva comunicato che l’assessore ai lavori pubblici (del Municipio, perché quello in Comune ancora non è stato nominato) era stato informato ma da allora più nulla.
Ad aprile scorso abbiamo provveduto personalmente ad inviare segnalazione via PEC alla Polizia Locale del Secondo Gruppo, ma anche di ciò nessun riscontro o segno d’intervento.

 

Quando l’ennesimo crollo finirà sulla testa di qualcuno si griderà alla fatalità ma qui il fato non c’entra proprio nulla, trattandosi di omissioni ripetute di tutti gli organi di controllo e prevenzione.
Come facciano gli amministratori responsabili a dormire la notte con un tale ammasso di baracche pronte a crollare da un momento all’altro lo sa solo il cielo.
Noi possiamo comprendere che intervenire su un cancro come questa baraccopoli, che sicuramente affonderà la sua storia nei decenni scorsi, non sia cosa facile, ma d’altronde è da irresponsabili continuare a far finta di niente davanti a strutture tirate su in maniera approssimativa e che si rivelano vere e proprie trappole potenzialmente mortali.
Inoltre, se il Municipio ha senz’altro le sue responsabilità a non intervenire con la dovuta decisione e fermezza, un Comune degno di questo nome non rimarrebbe a guardare in presenza di tanta indecisione su pericoli reali.

 

Purtroppo a Roma è ormai una gara tra istituzioni a chi è più incapace o irresponsabile, con i cittadini e la città tutta a farne le spese, anche in termini di vite umane.

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