Che fine ha fatto la baraccopoli di S. Lorenzo?

Praticamente nessuna novità, a parte la muratura di alcuni locali sul lato di via dei Lucani, fatta probabilmente dal Municipio per motivi di sicurezza.

 

 

 

 

La parte su via dello Scalo di S. Lorenzo è ancora abbandonata con le recinzioni di sicurezza ormai distrutte.

 

 

È questa la parte detenuta da privati che però sembrano difficilmente raggiungibili (pare siano società con sedi in luoghi ameni nel mondo ed a cui è complicato se non impossibile notificare qualsiasi atto). Per questa parte ci si chiede cosa aspetti l’amministrazione ad intimare la messa in sicurezza o la demolizione delle strutture pericolose e a procedere all’esproprio per pubblica sicurezza in caso di inazione da parte delle proprietà.

 

La parte invece prospicente le mure Aureliane, quella che dovrebbe essere demaniale, continua ad essere detenuta da privati apparentemente senza titolo e, stando a quanto attestato dalla Polizia Locale, a presentare edifici totalmente abusivi.

 

 

In questo caso la domanda è quanto altro tempo dovrà passare prima che l’amministrazione rientri in possesso dell’area demaniale e provveda ad abbattere tutte le strutture abusive che peraltro risultano anche molto male realizzate e quindi pericolose per chiunque vi transiti nei pressi. I primi accertamenti sugli abusi da parte della Polizia Locale dovrebbero risalire al 2015, per cui a distanza di oltre 3 anni qualcuno può tranquillamente continuare a detenere illegittimamente beni demaniali, realizzare abusi edilizi e probabilmente lucrarci sopra, in pieno centro cittadino e senza che alcuna delle istituzioni senta il dovere di mettere fine a tutto ciò. Peraltro in questo caso, a differenza di altri numerosi casi di abusi macroscopici di cui è ormai disseminata Roma e che vedono proprietà private o pubbliche detenute illegittimamente da sedicenti bisognosi di alloggio, l’occupazione parrebbe riguardare pochi individui che evidentemente devono godere di particolari protezioni; non si spiegherebbe altrimenti il motivo di una tale prepotenza protratta impunemente per anni.

 

Per il Municipio II (uno di quelli che dovrebbero rappresentare la possibile alternativa al governo M5S) è tutto a posto. Il Comune sicuramente non se lo sogna neanche di intervenire, che di rogne in città ne hanno già senza fine, per cui prevedibilmente la situazione si protrarrà così ancora per anni, con buona pace soprattutto di coloro che sono costretti a vivere a ridosso di questa indecente e pericolosa baraccopoli.

Il vento del cambiamento qui stenta ad arrivare (come del resto in tutta Roma).

 

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Contrasto alle OSP abusive e alla malamovida: dal Campidoglio ancora pannicelli caldi.
Emanata l’ordinanza contro le OSP abusive, ma solo per quelle totalmente abusive nel sito UNESCO.
Contro la malamovida invece ci si affida all’amico Frank.

Considerato che la Polizia Locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non c’è da stupirsi se a Roma il corpo è praticamente inesistente.
D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

Non siamo sicuri che @MercurioPsi non abbia doti divinatorie, ma se già a gennaio aveva ipotizzato la chiusura totale delle due l’una: o in #ATAC non hanno il controllo di quello che fanno, oppure tengono all’oscuro fino all’ultimo gli utenti dei loro piani.
@TUTraP_APS

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