Il 20 novembre 2019, giornata mondiale dell’infanzia, è stata approvata all’unanimità la legge sulle promozioni delle tecniche salvavita. Nelle prossime settimane infatti (60 giorni dall’approvazione), la Giunta regionale dovrà emanare il piano triennale previsto dalla legge.

Ogni anno oltre 400.000 persone in Europa, di cui 60.000 solo in Italia, sono colpite da arresto cardiaco. Solo nel 15% dei casi i testimoni di un arresto cardiaco riescono a intervenire prima dell’arrivo dei soccorsi, questo perché la paura di non sapere cosa fare o di provocare danni risulta più forte dell’urgenza di intervenire.

La percentuale più preoccupante riguarda i più piccoli, vittime di arresti cardiaci dovuti all’ostruzione delle vie aree a causa dell’inghiottimento di cibo e di piccoli oggetti. Ogni dieci giorni un bambino perde la vita. Diventa fondamentale, quindi, conoscere semplici manovre o movimenti nella prevenzione di soffocamenti in età pediatrica. La Regione Lazio ha promosso così una serie di disposizioni per diffondere la conoscenza delle tecniche salvavita. L’obiettivo di questa legge prevede anche l’impiego del defibrillatore in ambiente extra ospedaliero.

 

Un piano triennale, come si diceva, che prevederà l’uso di queste tecniche e di queste strumentazioni in ambiti scolastici, sportivi e ricreativi, nonché in luoghi aperti al pubblico, con elevato flusso di persone e ad alta capacità di aggregazione. Sarà anche definita una programmazione annuale per la diffusione dei defibrillatori semiautomatici esterni.

Non da ultimo la legge disciplina l’attivazione dei corsi formativi e di aggiornamento (salvavita, disostruzione, rianimazione cardiopolmonare, tecniche di primo soccorso) rivolti principalmente a quei soggetti quotidianamente a contatto con i minori.

In attesa che decollino dunque questi assetti, che porterebbero il Lazio in una posizione di avanguardia, va sottolineata la portata bipartisan di questa iniziativa. Di fronte la salute non dovrebbero esserci le divisioni di schieramento. La legge, infatti, nasce da un testo unificato di due proposte di legge: una firmata da Daniele Giannini (Lega nord) e Massimiliano Maselli (Fratelli d’Italia), l’altra firmata da Marta Leonori del Partito Democratico.

“Presto saranno pronti filmati dimostrativi e informativi con particolare attenzione alle strutture che organizzano corsi di preparazione al parto e centri vaccinali”, ha spiegato Marta Leonori sul proprio profilo Facebook. Se questa campagna dovesse salvare anche una sola vita, sarà stata una delle migliori leggi emanate dalla Regione.

 

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