A Milano hanno già un piano per la fase 2 e l'amm.ne si è aperta al confronto con i cittadini. A Roma aspettiamo che venga partorito il solito topolino con la certezza che sarà un disastro

La scorsa settimana Mercurio Viaggiatore si è esercitato a cercare di prevedere come potrebbero funzionare le metropolitane a Roma nella fase 2, con la necessità di distanziamento delle persone. E il risultato è stato tutt’altro che soddisfacente.

 

Oggi vogliamo anzitutto dare conto dell’interessante discussione “La mobilità a Roma nella fase 2“, organizzata da Radicali Roma sempre la scorsa settimana. Poco più di un’ora di conversazione tra Andrea Giuricin, docente di economia dei trasporti all’Università di Milano Bicocca, e Antonio Lirosi, avvocato presso la Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners, moderata da Francesco Mingiardi, segretario di Radicali Roma, in cui si è parlato essenzialmente di TPL a Roma.

Si sono ricordati alcuni aspetti della situazione romana (il disatteso referendum su ATAC del 2018, la stessa ATAC che chiede nuove risorse al Comune pur continuando a presentare costi operativi ben superiori alla media, ecc.) e sono state prefigurati dei percorsi per il TPL a Roma, ad esempio l’occasione della scadenza del contratto di servizio con ATAC a dicembre 2021 come possibile svolta per la mobilità cittadina.

A prescindere dall’essere d’accordo con le tesi dei protagonisti della discussione, il livello del dibattito è quello che ci si aspetterebbe tra chi deve affrontare i drammatici problemi della mobilità a Roma. Invece continuiamo a vedere questo genere di confronti confinati ad ambiti ristretti mentre il dibattito pubblico è praticamente inesistente.

Molto condivisibile l’osservazione finale di uno dei partecipanti alla discussione, perfetta per la situazione romana: “i pochi che sanno, e che possono dare una grande mano, stanno tacendo, i molti che non sanno, parlano“.

Se solo pensiamo a chi oggi occupa la poltrona di assessore alla mobilità a Roma …

 

Riguardo a come si sta organizzando la mobilità a Roma per la fase 2, va rilevato che la prima prova fatta da ATAC è stata abbastanza fallimentare.

 

 

Per il resto non possiamo che aspettare che l’amministrazione partorisca un piano, o supposto tale, con la certezza che al meglio esso sarà un libro dei sogni, buono per la propaganda del sindaco e dell’assessore, ma che come al solito non potrà che lasciare i cittadini in balia degli eventi e abbandonati a sé stessi.

 

Per avere un’idea di come altrove stanno affrontando il problema, consigliamo la visione del seguente breve video:

Ho chiesti ai miei assessori di preparare un documento che spieghi come intendiamo muoverci nel breve ma anche in costruzione di un diverso modello di socialità della città.

 

Il documento è già stato pubblicato e da oggi è pronto ad accogliere osservazioni e contributi dei cittadini.

 

 

Ovviamente questo non garantisce che a Milano non vi saranno problemi anche gravi per la mobilità durante la fase 2, ma un modo di procedere trasparente e partecipato consente di approfittare delle risorse e delle buone idee presenti in ogni città, minimizzando così il rischio di prendere colossali cantonate.

 

A noi piacerebbe conoscere, ad esempio, come si coniuga l’ipotesi di potenziare il TPL, coinvolgendo le ditte dei bus turistici, con l’intenzione di cancellare tutte le ZTL. O si punta sul TPL, infatti, riservandogli al massimo lo spazio sulle strade, o si agevola il trasporto privato, finendo però con l’avere le strade più congestionate e quindi una ridotta velocità commerciale degli autobus del TPL.

Fare le due cose insieme significa solo riempire le strade all’inverosimile con la certezza del blocco totale.

 

Purtroppo a Roma abbiamo quelli della “Trasparenza e Partecipazione” ma solo a parole, per cui vedremo gli eventuali provvedimenti sul campo già sapendo che sarà un disastro.

D’altronde come aspettarsi che un assessore totalmente digiuno di mobilità, ma con la pretesa di poterla gestire in una capitale europea incasinata come Roma, possa accettare il confronto con personaggi come il prof. Giuricin?

E pensare che già il nostro amico Mercurio Viaggiatore potrebbe essere di grande aiuto per l’amministrazione capitolina, se solo qualcuno fosse disponibile ad ascoltarlo.

Ecco ad esempio cosa lui suggerisce per la mobilità dei passeggeri sui vagoni della metropolitana:

 

 

Qualcuno prenderà in considerazione il suggerimento? Scommettiamo di no, ma con un modo di procedere così opaco e di basso livello non è Mercurio che ci rimette, bensì la città tutta.

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