Una squadra di vigili in borghese dedicata a chi non rispetta le strisce pedonali

In soli 7 giorni più di mille verbali. Negli anni precedenti la media era 3 sanzioni al giorno. Una buona notizia in una città con troppe vittime tra i pedoni

 

E’ stata una delle campagne sulle quali diarioromano si è speso di più e dunque non possiamo che accogliere favorevolmente quanto riportato dal Messaggero del 2 dicembre. Secondo l’articolo, la Polizia di Roma Capitale ha distribuito sul territorio quattro o cinque pattuglie in borghese che si appostano vicino i passaggi pedonali e sanzionano automobilisti o motociclisti che sfrecciano nonostante qualcuno stia tentando di attraversare.

La pessima abitudine romana di non rispettare le zebre è una delle cause dell’altissimo numero di vittime tra gli utenti più deboli della strada e cioè i pedoni. La capitale conta, solo per il 2023, 38 morti tra coloro che tentavano di attraversare una strada (oltre a 141 vittime per altri tipi di incidente). Dati che non hanno paragoni in nessun’altra città europea dove i sinistri con decessi sono in costante diminuzione. A tutti sarà capitato di vedere macchine o motorini che passano sulle strisce mentre qualcuno è già in fase di attraversamento. La sensazione di impunità che si prova guidando un veicolo a Roma permette a chiunque di infischiarsi delle norme. Ecco perché negli anni scorsi più volte abbiamo sollecitato il comando dei Vigili e la politica a dare un segnale. Purtroppo, al di là di qualche intervento spot, la media delle sanzioni era bassissima, quasi ridicola.

Nel 2017 furono elevati 1.105 verbali per mancato rispetto dell’articolo 191 del Codice della Strada; nel 2018 i verbali furono 1.143 e 1.735 per il 2019. A parte il 2020 (anno del quale non si hanno dati per via dei lockdown), la media degli anni successivi è stata sempre di circa 3 o 4 sanzioni al giorno, segno che il fenomeno veniva totalmente ignorato dalle autorità.

Forse ritenevano che non fosse importante e invece i dati delle città dove tutti rispettano i passaggi pedonali (Londra per esempio), dimostrano che il numero delle vittime tra i pedoni cala sensibilmente fino a quasi annullarsi.

 

Bene dunque l’iniziativa di questi giorni purché prosegua e non si limiti ad una breve parentesi. Nella settimana appena trascorsa sono stati spediti più di 1.000 verbali, vale a dire circa 143 al giorno. Le cinque squadre di agenti provengono tutte dai gruppi Nomentano e Tiburtino ma hanno ricevuto mandato di recarsi in diversi quartieri di Roma e verificare soprattutto le grandi consolari, le vie ad alto scorrimento e gli incroci più pericolosi delle aree commerciali. Le multe ammontano a 168 euro e con la decurtazione fino a 8 punti dalla patente. Dunque una sanzione notevole ma ciò che conta non è mai punire il singolo quanto spiegare alla gran parte dei guidatori l’importanza del fermarsi in prossimità delle strisce. E’ per questo che diarioromano aveva proposto un periodo di “rieducazione” stradale da parte dei vigili che avrebbero dovuto redarguire il conducente senza sanzionarlo, almeno per le prime settimane. Una sorta di “moral suasion” che avrebbe spinto a comportamenti più sicuri. La Polizia Locale, invece, è voluta partire con la mano pesante ma va bene così. Anche l’idea di distribuire sul territorio agenti in borghese dimostra che stavolta sembra intenzionata a fare sul serio. L’importante è che l’attività di controllo prosegua e diventi sistematica in modo da rendere Roma, almeno su questo aspetto, una città più normale e più sicura.


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2 risposte

  1. Occorre insistere sulla rieducazione stradale. Servirebbe una campagna pubblicitaria vera e propria che informi gli automobilisti che le cose stanno cambiando sulle strade di Roma e che a breve il codice della strada verrà applicato seriamente. Inutile la mano pesante per due giorni senza poi fare seguito. Anche inutile la mano pesante se la segnaletica orizzontale e’ sbiadita o mancante. L’amministrazione deve rendersi conto le la segnaletica non e’ eseguita ad arte e non e’ visibile. Le strisce bianche vengono tinteggiate con la vernice per gli acquerelli e spariscono dopo poche settimane. Anche questo deve cambiare. Servono più controlli qualità a fine lavori e l’adozione di una diversa metodologia con la quale si posa la segnaletica sull’asfalto. Basterebbe copiare (bene) quanto si fa all’estero.

  2. Sono visto se questa legge sulle strisce perdonami vengano adottate Con severita`e legge rigida. E Una normale che permette di mettere fuori pericolitanti innicenti. Mi chiamo Vincenzo Vivo in Germania e Sono Testimone oculare di casi improvvisi Che i conducenti Hanno fatto rischiare le ruote per Non succedere gravi incidenti.

    Mi auguro Che questa legge vengano adottate in Modo riggido; severo e punbili. Auguro buona successo a coloro Che Sono impegnati a questi controlli.

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