Pedonalizzazione via del Corso: però anche basta balle!

 

Le due signore della foto, rappresentanti apicali del governo Capitolino, devono essere convinte che i cittadini romani abbiano l’anello al naso e siano in grado di bersi ogni storiella, financo la più inverosimile, che lorsignore riescono ad inventarsi.

Non ci può essere altra spiegazione all’indegno spettacolino mediatico che le signore hanno provato ad allestire cercando di mettere il cappello su un provvedimento deciso da settimane dalla Prefettura per motivi di sicurezza, ovvero la chiusura al transito dei veicoli del tratto di via del Corso da largo Goldoni a via delle Convertite.

Ha iniziato il Sindaco Raggi lo scorso 2 luglio dalla sua pagina facebook:

Disegniamo e realizziamo una città a misura di cittadino: questo vuol dire lasciare più spazio ai pedoni, chiudendo le strade al traffico, modificando la viabilità della città e garantendo maggiore sicurezza.

La novità questa volta riguarda via del Corso: da sabato 7 luglio sarà pedonalizzato il tratto da Largo Goldoni a Via delle Convertite. Quest’operazione consentirà a cittadini e turisti di riappropriarsi di una strada del centro storico e di aumentare i livelli di sicurezza nei punti nevralgici di Roma, grazie alla strategia messa in campo con le autorità di Pubblica Sicurezza.

Per preparare i cittadini al cambiamento di viabilità per il traffico privato e per alcune linee del trasporto pubblico è già partita una campagna informativa sui social del Comune di Roma, Roma Servizi per la Mobilità e Atac.

Presto la nostra città avrà una nuova area pedonale, un altro tassello a favore di una mobilità sostenibile e rispettosa dell’ambiente.

 

A distanza di una ventina di minuti le ha fatto eco l’assessore (?!?) ai trasporti Linda Meleo che sulla sua pagina facebook riprende il post del Sindaco aggiungendovi le sue imperdibili considerazioni:

Da sabato 7 luglio parte la pedonalizzazione di via del Corso, il tratto da Largo Goldoni a Via delle Convertite.

Ci riappropriamo degli spazi sotto casa: questo vuol dire meno smog, minor traffico e più aree per i pedoni. Ricordo che nella zona cambierà la viabilità per il traffico privato e per alcune linee del trasporto pubblico e che la campagna informativa alla cittadinanza è già attiva sui social del Comune di Roma, Roma Servizi per la Mobilità e Atac.

Proseguiamo su questa strada per cambiare Roma passo dopo passo.

 

“spazi sotto casa”?!? Chissà cosa avrà voluto dire la Meleo. Mah …

 

Si arriva quindi a ieri, sabato 7 luglio, giorno dell’andata a regime della nuova disciplina viaria e le due signore rinforzano il messaggio con altri due post su Facebook ma soprattutto con una passeggiata inaugurale del nuovo tratto pedonale di strada, strombazzando ai quattro venti la grande decisione presa.

 

Queste sono balle vere e proprie ed i cittadini non meritano di essere presi in giro dai loro rappresentanti.

Né il Sindaco Raggi, né l’assessore Meleo si sono mai sognate di intervenire su via del Corso o su qualsiasi strada di quel quadrante della città. Ne siamo certi noi perché a suo tempo, nel gennaio 2017, l’assessore Meleo venne contattata per completare insieme la disciplina dell’unica isola ambientale del centro storico, quella del Tridente istituita dal Sindaco Marino ne 2014, prendendo spunto da un intervento in corso su via della Frezza che non stava tenendo in alcun conto quanto previsto dall’isola ambientale. Ebbene, proprio al tempo imparammo quanto assente potesse essere un assessore ai trasporti nominato da un Movimento che a parole faceva della Trasparenza e Partecipazione la propria stella polare; la Meleo infatti non si degnò mai di dare riscontro alcuno alle richieste.

Ogni tentativo successivo di sollecitare l’amministrazione sulle isole ambientali in centro storico è anche fallito, a dimostrazione che né l’assessore né tantomeno il Sindaco abbiano mai preso minimamente in considerazione l’idea di rivedere la disciplina della mobilità in centro storico per ridurre la presenza di veicoli in transito ed in sosta. Unica eccezione è stata l’idea di pedonalizzare una strada nel rione Monti, idea poi trasformata in una specie di isola ambientale spuria, ma quella da molti è considerata una specie di marchetta promessa in campagna elettorale ad alcuni ristoratori della strada per consentirgli di occupare il suolo pubblico con i propri tavolini.

 

Che alle due signore della sorte dei pedoni romani, in particolare in quel quadrante del Tridente, non interessi un fico secco è poi plasticamente dimostrato dal fatto che i varchi elettronici di accesso alla ZTL A1, ossia l’isola pedonale del Tridente, sono spenti da gennaio, come da noi raccontato più volte. Con i varchi spenti ognuno può tranquillamente entrare col proprio veicolo nell’area a maggior concentrazione pedonale della città con la matematica certezza di non venir sanzionato. In questo modo, strade come via Vittoria, via Mario de’ Fiori, via del Babuino, via Belsiana ed anche via Condotti, che molti considerano pedonale e che pedonale non è, vengono percorse da decine se non centinaia di veicoli spesso senza autorizzazione, con la conseguenza che i numerosissimi pedoni che affollano le strade sono in continuo pericolo di essere investiti. Per non parlare del rischio di attentati che si configura per una tale mancanza di rispetto della normativa.

 

Per le cose di sua competenza quindi il Comune se ne infischia bellamente nonostante i ripetuti solleciti, mentre quando un’autorità superiore, in questo caso la Prefettura, prende una decisione autonoma per esclusivi morivi di sicurezza, le paladine del Comune accorrono per mettere il cappello sull’iniziativa spacciandola per la realizzazione di una “città a misura di cittadino”.

 

Dell’incapacità e scorrettezza dell’assessore Meleo abbiamo già parlato e a giudicare da quel che si legge in rete la reputazione dell’assessore, mai stata particolarmente alta, è ormai scaduta a livelli più che imbarazzanti.

Che ci si metta anche il Sindaco a cercare di intortare i cittadini spacciando per proprio un provvedimento deciso altrove conferma la sensazione che la Raggi non abbia ancora colto il chiarissimo segnale venuto dalle elezioni dei Municipi III e VIII. I romani sono stufi delle sue storielle e continuare a prenderli in giro con vere e proprie balle non fa che portare ai minimi termini la credibilità di chi dovrebbe rappresentare l’intera città di Roma.

 

Forse le due signore non si rendono conto che scendere in strada tra i cittadini quando li si sta prendendo in giro può essere dannatamente controproducente.

La Meleo ci è passata qualche settimana fa, quando pensava di poter fare una passerella preelettorale in Municipio III spacciando ancora una volta l’idea del “brucomela” al posto del prolungamento della metropolitana, ed è stata costretta alla ritirata per evitare un incontro pubblico che si stava prospettando al calor bianco.

Meglio non provarci troppo a fare le furbe con i cittadini romani, soprattutto quando furbe non lo si è ma anzi si è assai poco attrezzate personalmente e politicamente.

Rispetto per i cittadini che si rappresenta: almeno questo il Sindaco Raggi e l’assessore Meleo dovrebbero dimostrarlo. Gli si possono perdonare tutte le incapacità ed incompetenze del mondo, ma la presa in giro quella no, quella proprio non la si perdona né tollera.

 

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3 risposte

  1. Sarà che lei ha problemi a leggere oppure a comprendere quello che legge. La decisione di chiudere via del Corso è stata presa dalla Prefettura autonomamente. Sindaco e assessore hanno pensato bene di rivendersi la cosa come fosse farina del loro sacco con tanto di passeggiata inaugurale.
    Per noi questo vuol dire prendere in giro i cittadini, tanto più che in quella zona vi sono seri problemi di sicurezza dei pedoni che l’amm.ne ignora da oltre due anni. Se a lei sta bene essere preso in giro, auguri. Noi almeno ci togliamo la soddisfazione di farlo sapere che noi, e tanti con noi, non abbiamo l’anello al naso.

  2. Dove sarebbe il livore? Nel riportare un fatto oggettivo? Qui parliamo di gente che falsifica la realtà, che piega le notizie per fare propaganda elettorale nonostante sia al potere da due anni. Livore…

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Contrasto alle OSP abusive e alla malamovida: dal Campidoglio ancora pannicelli caldi.
Emanata l’ordinanza contro le OSP abusive, ma solo per quelle totalmente abusive nel sito UNESCO.
Contro la malamovida invece ci si affida all’amico Frank.

Considerato che la Polizia Locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non c’è da stupirsi se a Roma il corpo è praticamente inesistente.
D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

Non siamo sicuri che @MercurioPsi non abbia doti divinatorie, ma se già a gennaio aveva ipotizzato la chiusura totale delle due l’una: o in #ATAC non hanno il controllo di quello che fanno, oppure tengono all’oscuro fino all’ultimo gli utenti dei loro piani.
@TUTraP_APS

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