Piazza Sempione: degrado e scritte sotto gli occhi del Municipio

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Cosa fanno i politici per difendere la bellezza di Roma, al di là delle dichiarazioni dei rappresentanti municipali? E’ quanto ci eravamo chiesti nel precedente articolo. La domanda non è peregrina: ogni amministratore dovrebbe avere una visione su come valorizzare le potenzialità culturali e turistiche del territorio. Specie a Roma, dove ogni quartiere è uno scrigno di ricchezze e tesori abbandonati all’incuria ed esposti al vandalismo.

Pochi hanno la fortuna di amministrare un territorio così bello e ricco di luoghi d’interesse, com’è quello di Montesacro. Basti ricordare che la sede del municipio si trova in Piazza Sempione, sovrastata dalla Chiesa dei Santi Angeli Custodi, che fa da ingresso scenografico alla “Città Giardino Aniene” sorta negli anni ’30 sul modello delle garden city inglesi. Il complesso, progettato da un gruppo coordinato da Gustavo Giovannoni (lo stesso progettista della Garbatella) è unanimemente riconosciuto come uno dei capolavori del barocchetto romano, in cui vengono riproposti gli elementi tipici di questo stile: basamenti a bugnato, bassorilievi, fregi con motivi floreali e vegetali, mascheroni con creature fantastiche, mensole, riccioli e volute fogliate. Un’atmosfera d’armonia e bellezza resa bene dall’iscrizione su quest’edificio:

“DALLE CASE BEN FATTE E BEN TENUTE, ESCE COME DA GIOVANE SORGIVA UN SENSO DI FRESCHEZZA E DI SALUTE”

 

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PURTROPPO, ANCHE QUI LE TRACCE DEI MODERNI BARBARI…

 

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Quest’oasi di bellezza non è rimasta indenne dalla furia dei writers. Uno scempio che va avanti da anni, sotto gli occhi indifferenti di chi dovrebbe vigilare e invece non fa nulla.

 

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TUTTI I PROSPETTI INTONACATI SONO DETURPATI DA TAGS E GRAFFITI

 

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Strano che nessuno se ne sia accorto, visto che ci troviamo di fronte al bellissimo Palazzo civico dove c’è la sede del III°

 

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Uno scenario di tale pregio e nobiltà dovrebbe inorgoglire i suoi abitanti, spingerli a prendersi cura del proprio luogo di lavoro. Ma a quanto pare, non è così, visto e considerato che minisindaci, assessori e consiglieri sfilano ogni giorno sotto al porticato sfregiato dalle scritte.

 

Aguzzate lo sguardo: la seconda porta a destra, è l’entrata del consiglio municipale.

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Il porticato neomedievale disegnato da Innocenzo Sabbatini, ricoperto di scritte vandaliche

 

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Non sono messe meglio le stradine d’accesso: questa è Via Monte Tesoro

 

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Graffiti, adesivi abusivi e slogan antistato: povera Città Giardino!

 

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Ma c’è una cosa che grida vendetta: lo scempio della facciata rivolta verso Via Gargano. Completamente imbrattata da tempo immemore, dobbiamo ammettere di esserci passati davanti più di una volta, sperando che qualcuno avesse potuto ripulire. Ma non è andata così, non resta quindi che intervenire di persona, segnalando alle autorità preposte le pareti imbrattate dai graffiti, e le innumerevoli situazioni di degrado che riguardano la Città Giardino. Con la speranza che i prestigiosi inquilini del municipio, se ne rendano finalmente conto.

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Una risposta

  1. Tutto (tristemente) giusto.
    Ma non dimenticherei anche il verio e proprio scempio della piazza sempre e preennemente ricoperta di “Lamiere”, soprattutto proprio davanti alla sede del Municipio.
    Potrebbe esser un meraviglioso spazio pubblico all’aperto, ai margini del traffico caotico che attraversa per la piazza.
    e invece è un ammasso di macchine sempre parcheggiate (se non sbaglio anche con annesso parcheggiatore abusivo).
    negli anni, nessun presidente del Municipio ha mai avuto la lungimiranza e il coraggio di fare qualcosa per cambiare la situazione.
    eppure basterebbe un po’ di buona volontà, due paletti e poi magari una vera e propria riqualificazione della piazza.

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