Una piccola storia sulla terra di nessuno che sono le banchine del Tevere

Un autoveicolo percorre la banchina del Tevere sulla pista ciclabile, la cosa viene fatta notare a vigili lì presenti che però trovano il modo di non intervenire

Riprendiamo un commento lasciato da un lettore, Daniele, ad un nostro articolo del settembre 2019 riguardo la pratica di parcheggiare sulle banchine del Tevere. icona180

 

Oggi percorrevo la ciclabile Tevere, un taxi imbocca la ciclabile e la percorre fino all’altezza Castel Sant’Angelo dai Campi Sportivi.

Filmato e fotografato l’evento, trovo pattuglia dei vigili fermi per un albero caduto fuori dalla ciclabile. Gli racconto il fatto e mi dicono che il tassinaro è un residente di una chiatta (solo chiatta con nessuna struttura, mi chiedo come faccia ad avere la residenza accertata e provata su una chiatta senza una struttura).

Mi dicono che lo conoscono e che ha il permesso. che comunque loro non possono fare nulla perché le sponde sono di gestione della Regione Lazio, mentre la ciclabile è competenza del Comune. Allora gli dico che ha percorso la ciclabile con tanto di video e foto e mi dicono che non poteva. Controvoglia mi dicono che per aprire il verbale mi devo identificare con un documento, che non voglio dargli.

Seccato me ne vado dopo aver perso tempo inutilmente, lascio i vigili a fare guardia ad un tronco di albero caduto nell’area di competenza della regione (per quello possono perdere tempo)!!!

Daniele

 

 

Le solite situazioni “romane”, alquanto sospette ma in cui non si sa cosa sia lecito e cosa no e la Polizia Locale che invece di chiarire e prendere una posizione ferma, si barcamena con le più disparate giustificazioni e alla fine trova il modo di non intervenire.

Vero che il mancato intervento è stato dovuto alla decisione di Daniele di non identificarsi, ma come dargli torto conoscendo alcune brutte storie che in passato hanno visto protagonisti alcuni agenti della Polizia Locale?

Ricordiamo che a luglio 2022 la Regione Lazio istituì il ““divieto di accesso, transito e sosta a tutti i veicoli a motore sulle pertinenze idrauliche del fiume Tevere” ma che ancora oggi non si sa bene chi dovrebbe far rispettare tale previsione.  icona180

 

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4 risposte

  1. Non capisco quale fosse il problema a mostrare un documento.
    Mi pare di ricordare che le denunce anonime non sono valide
    I Vigili non hanno assistito all’infrazione e, giustamente, non possono aprire una denuncia anonima in mancanza di prove (e no, un video su un telefonino non è una prova in assenza di una perizia che ne certifichi la veridicità)

  2. Mi chiedo se chi è stato così solerte, nella segnalazione del comportamento poco corretto di altri cittadini, si sia preso il disturbo di verificare se sugli accessi alle banchine sia presente un’adeguata segnaletica che indichi il divieto di accesso alle banchine. Secondo il Codice della Strada ed il Regolamento di attuazione dello stesso, senza l’apposizione di idonea segnaletica non si può procedere in alcun modo, anche in presenza di precise ed esplicite disposizioni normative o regolamentari.

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Contrasto alle OSP abusive e alla malamovida: dal Campidoglio ancora pannicelli caldi.
Emanata l’ordinanza contro le OSP abusive, ma solo per quelle totalmente abusive nel sito UNESCO.
Contro la malamovida invece ci si affida all’amico Frank.

Considerato che la Polizia Locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non c’è da stupirsi se a Roma il corpo è praticamente inesistente.
D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

Non siamo sicuri che @MercurioPsi non abbia doti divinatorie, ma se già a gennaio aveva ipotizzato la chiusura totale delle due l’una: o in #ATAC non hanno il controllo di quello che fanno, oppure tengono all’oscuro fino all’ultimo gli utenti dei loro piani.
@TUTraP_APS

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