Roma Capitale patrocina il Disability Pride (no, non è Lercio)

Un'amm.,ne capitolina che si è distinta finora per attenzione zero a diritti ed esigenze dei disabili annuncia il patrocinio al Disability Pride. Pura propaganda senza sostanza

L’abbiamo chiarito fin dal titolo, tanto strana può suonare la notizia a chi conosce la situazione romana in termini di rispetto e sostegno alla disabilità.

Che infatti un’amministrazione locale che da decenni semplicemente disconosce i diritti delle persone disabili si presti a patrocinare il Disability Pride non può che suonare anomalo, al meglio.

 

Potremmo capire se si trattasse di un ripensamento globale dell’amministrazione capitolina rispetto all’approccio nei confronti della disabilità, con riconoscimento ad esempio (finalmente!) del diritto allo spostamento a piedi o con il trasporto pubblico delle persone disabili.

Ma è chiaro che si tratta di una mera mossa propagandistica buona solo per fare qualche post lasciando la situazione immutata.

E la situazione della disabilità a Roma non potrebbe essere peggiore: marciapiedi disastrati con gli scivoli ed i passaggi pedonali spesso preclusi da veicoli in sosta, impianti di traslazione delle stazioni della metropolitana o delle ferrovie locali quasi sempre inagibili e malamente documentati sulle pagine web dei gestori, autobus e tram spesso inagibili per le persone disabili, ecc.

 

L’attuale amministrazione capitolina non si è distinta dalle precedenti per attenzione ai diritti dei disabili; a bene vedere anzi Virginia Raggi aveva almeno nominato un delegato alla disabilità, benché della sua presenza si sono accorti davvero in pochi, mentre invece con Gualtieri non si sa neanche chi nella sua giunta dovrebbe averle le deleghe alla disabilità.

Nulla di nuovo sotto il sole di Roma, purtroppo, e le cose vanno talmente male che l’ottimo Dario Dongo ha continue occasioni di denunciare la vergognos situazione dei disabili a Roma.

 

 

 

Quest’anno c’è però un ulteriore elemento critico collegato al Disability Pride ed è rappresentato dal patrocinio di Roma Capitale alla manifestazione, con tanto di presentazione in Campidoglio e dichiarazione del presidente della Commissione turismo dell’Assemblea Capitolina, Mariano Angelucci.

Ecco le sue parole:

Stiamo lavorando per una città più accessibile e inclusiva, a tutela della qualità della vita e dei diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie – spiega afferma Mariano Angelucci, Presidente della commissione Turismo di Roma Capitale – Un piano, anche in vista del Giubileo 2025, che punta a modernizzare Roma e a metterla nelle condizioni di accogliere di più e meglio, con un’attenzione particolare all’inclusione e alla riduzione delle distanze e delle disuguaglianze. Ringrazio tutti gli organizzatori di questa importante manifestazione, in particolare i referenti locali Disabilty Pride Carmelo Comisi e Daniele Renda. Insieme vogliamo proseguire questo percorso di ascolto e confronto, per migliorare e rafforzare la rete di servizi e di accoglienza, promuovendo una cura specifica del tessuto urbano, a partire da infrastrutture e mobilità“.

 

Senza ritegno questo Angelucci, che parla di “attenzione particolare all’inclusione e alla riduzione delle distanze e delle disuguaglianze“, di “… proseguire questo percorso di ascolto e confronto“, ma proseguire cosa se l’amministrazione Gualtieri non ha mai neanche iniziato a considerare le persone con disabilità?

Ci chiediamo anche perché vi siano ancora delle associazioni rappresentative di disabili che si prestano a teatrini utili solo a fare un po’ di facile propaganda per l’amministraione in carica, salvo tornare a non considerare minimamente i diritti e le esigenze dei disabili.

 

Rimandiamo ad un nostro articolo dello scorso anno, pubblicato in occasione della giornata internazionale delle persone con disabilità, per ricordare che anno dopo anno la vergognosa situazione a cui sono costretti tantissimi disabili a Roma non accenna a cambiare.

Lì parlammo della gigantesca barriera architettonica che è Roma, della totale impermeabilità dell’amministrazione Gualtieri al tema della disabilità, dell’unico spiraglio di luce (benché assolutamente insufficiente) rappresentato dalle passeggiate inclusive organizzate da Amedeo Ciaccheri, presidente del Municipio VIII, dell’idea di dare un primo importante segnale di svolta adottando la proposta che facemmo ormai sei anni fa all’allora delegato per la disabilità dell’amministrazione Raggi, Andrea Venuto.

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