Venuto: “Ecco cosa vogliamo fare per i disabili e per la città”

andrea venuto

 

A fine novembre un nostro articolo si domandava come mai Andrea Venuto, incaricato dalla giunta Raggi di occuparsi di disabili e barriere architettoniche, non avesse ancora dato segno del suo lavoro. Il Disabily Manager ha voluto incontrarci per spiegare il suo programma e le caratteristiche del suo mandato.

Non sarà un lavoro facile il suo, in una città che è di fatto all’anno zero in tema di mobilità e servizi per i disabili. Ma forse proprio per questo un segnale è importante, per dimostrare che l’aria sta cambiando e che anche decine di migliaia di persone meno fortunate hanno dei diritti.

“E’ la prima volta che a Roma vi è la figura del Disability Manager” ci tiene a sottolineare Venuto. “Il mio sarà un lavoro trasversale, di affiancamento agli assessori per garantire l’accessibilità universale”. Se, ad esempio, l’assessore ai lavori pubblici pianifica la ristrutturazione di una piazza dovrà tenere in considerazione i dettami provenienti dall’ufficio di Venuto. Un concetto nuovo rispetto ai suoi predecessori: sia Antonio Guidi che collaborava con il Sindaco Alemanno, sia Ileana Argentin delegata del Sindaco Veltroni non avevano la possibilità di incidere direttamente sugli altri dipartimenti. “Oggi invece io lavorerò per formare gli assessori, che ovviamente non possono conoscere direttamente i problemi legati alla disabilità” aggiunge.

Dunque pianificazione del futuro ma anche gestione dell’ordinario: “A Roma – accusa Venuto – non si è fatto neanche l’ordinario”. L’ultimo provvedimento di un certo peso risale al 2014 quando la giunta Marino licenziò il PEBA, il Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche, ma rimase solo sulla carta, non riuscì ad essere discusso in aula Giulio Cesare.

Il nostro è il paese dalle leggi migliori che poi restano inapplicate. Il caso della Metro C è clamoroso: è stata progettata con i più alti standard di accessibilità; è dotata di ascensori bellissimi adatti ai portatori di handicap ma poi tra il treno e la banchina si forma un gradino di quasi 20 cm. I costruttori hanno spiegato che quando i treni viaggeranno a regime, pieni di passeggeri, i treni si abbasseranno eliminando la barriera, ma è ovvio che si tratta di un errore progettuale.

Insomma in futuro, promette il manager capitolino, mai più episodi del genere. Ma diarioromano ritiene che oltre a impostare correttamente politiche per il domani, occorra anche un segnale immediato. Venuto elenca due provvedimenti sui quali sta lavorando e che dovrebbero avere effetti immediati: il primo riguarda il trasporto comunale dei disabili. “E’ un servizio bloccato da 11 anni – spiega – con una lista di persone che ha diritto alla mobilità che non cambia mai. Da questa lista non si esce e non entra”. In sostanza i pulmini capitolini possono accompagnare solo coloro che sono in lista ma da 11 anni nessuno verifica se questi soggetti abbiano ancora diritto all’assistenza. Se siano magari bloccati a letto o addirittura deceduti. “Ecco perché – annuncia Venuto – nei prossimi giorni emaneremo un nuovo regolamento che sarà discusso in assemblea capitolina e concordato con le associazioni dei disabili. In questo modo ogni tre anni si dovrà procedere con una verifica delle reali necessità di chi è in lista”. Inoltre con il nuovo regolamento la lista verrà azzerata e ricostruita ex novo.

trasporto disabili-2

 

Il secondo provvedimento riguarda i non udenti: presto in aula Giulio Cesare e on line un interprete Lis (la lingua per le persone sorde) tradurrà i lavori dell’assemblea.

Resta il tema della vita di tutti i giorni, degli scivoli sui marciapiedi occupati dalla sosta selvaggia, delle auto parcheggiate sulle strisce che impediscono a chiunque (anche ad una mamma con un passeggino o ad un anziano) di attraversare. Su questo abbiamo incalzato Andrea Venuto, sulla possibilità di istituire una task force composta dalla Polizia Municipale che cominci a sanzionare questi incivili. Non è solo una tutela doverosa nei confronti di anziani e disabili ma anche un modo per il Campidoglio di incassare e poter reinvestire i proventi in servizi per i portatori di handicap. Ci siamo lasciati con questo impegno reciproco. Venuto ne parlerà con la Polizia Municipale e diarioromano lo affiancherà in una battaglia che siamo certi vedrà il coinvolgimento di altri blog e associazioni cittadine.

scivolo disabili sosta selvaggia

 

Infine abbiamo ricordato a Venuto l’altra nostra proposta che dovrebbe aiutare a sensibilizzare i politici sulle esigenze dei portatori di handicap, ossia l’idea di invitare la Giunta capitolina (ma potrebbe farlo anche l’Assemblea Capitolina) a passare periodicamente una giornata su una sedia a rotelle, sperimentando così direttamente la condizione di migliaia di cittadini romani per cui il semplice muoversi in città è spesso impossibile. Il delegato ci ha detto che alcuni politici questa esperienza già la fanno in proprio, ma a nostro avviso un’iniziativa chiara dell’amministrazione sarebbe un segnale ulteriore che questa volta si vuole fare sul serio.

 

Il successo di Andrea Venuto nel suo lavoro è il successo di tutti noi. Noi non molliamo e ci auguriamo non lo faccia neanche Venuto che anzi dovrà diventare il più rompiscatole per i suoi colleghi di giunta. Solo così Roma potrà diventare più accogliente per tutti.

 

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