Parcheggio Mercato Trieste. I commercianti: “Datelo a noi in gestione”

Dopo cinque anni di chiusura sono finalmente cominciati i lavori per l'adeguamento. Ma se dovesse tornare ad Atac i problemi si ripeteranno. Il modello del mercato Esquilino

 

Una storia infinita quella del grande parcheggio sotto il Mercato coperto di via Chiana. Più di 450 posti che rappresentavano l’unica possibilità per residenti e clienti del plateatico altrimenti privi di un luogo di sosta. Poco prima di Natale del 2017 comparve un cartello che annunciò l’improvvisa chiusura: la struttura necessitava di lavori e Atac, gestore dell’impianto, non si voleva assumere alcuna responsabilità. Così le porte furono chiuse senza che ci fosse in vista una data di riapertura.

I lavori sono iniziati solo a luglio del 2022, dopo quasi cinque anni e una serie di manifestazioni di protesta organizzate dagli abitanti e dagli operatori del mercato. Proprio loro adesso pensano al futuro del parcheggio, una volta che saranno terminati i lavori. Se la gestione dovesse tornare ad Atac nell’arco di poco tempo si ripresenterebbero tutti i problemi precedenti, con l’abbandono, il degrado e una nuova futura chiusura.
Non avrebbe senso riassegnarlo ad Atac – spiega a diarioromano Amedeo Valente, presidente dell’Ags Mercato Trieste – noi siamo pronti a fare la nostra parte e seguire l’esempio del Mercato Esquilino“. Anche quella struttura ha un grande parcheggio a disposizione del quartiere e del commercio e la gestione è stata affidata agli operatori. “Il Comune potrà indicare come dividere gli spazi in modo da riservare un certo numero di posti ai clienti del mercato, un’area per lo scarico delle merci e la parte restante ai residenti a tariffa agevolata. Noi ci faremmo carico anche di parte delle spese se necessario“, conclude Valente.

Nessuna preclusione dal dipartimento Mobilità che sta valutando ogni proposta“. Questa la posizione ufficiale raccolta da diarioromano da alcune fonti dell’assessorato. Dunque non è detto che sarà Atac a gestire il parcheggio ma potrebbero essere i commercianti ad avere finalmente la responsabilità di uno spazio che tutti nel quartiere ritengono indispensabile. E’ ancora presto per dirlo ma già il fatto che il dipartimento confermi che sta valutando ogni proposta è un ottimo segnale.

D’altronde Atac ha problemi ben maggiori di cui occuparsi e sarebbe ora si concentrasse sul malandato trasporto romano piuttosto che impegnare gli uffici in una gestione che non è capace di rendere redditizia. Sarebbe utile che si decidesse in tempi rapidi chi sarà il futuro gestore in modo da trovarsi pronti una volta terminato il cantiere. Per l’avvio dei lavori è stato necessario attendere cinque anni, davvero troppi. L’ex sindaca Raggi nella primavera del 2021 si recò nella struttura per inaugurare una delle sue amate macchinette mangiaplastica (una specie di ossessione per la Sindaca) e assicurò che i lavori sarebbero iniziati a breve. Poi durante l’estate di quell’anno un blitz dell’assessorato al Bilancio dirottò i fondi, un milione e duecentomila euro, su altre poste. I residenti e i commercianti scesero in piazza minacciando l’occupazione e l’autogestione della struttura se i fondi non fossero stati nuovamente trovati. E così, finalmente nel 2022, le somme sono arrivate.

Il cantiere dovrebbe proseguire per altri sei mesi, poi sarà la volta della riapertura solo se nel frattempo sarà stata stipulata la convenzione col nuovo gestore chiunque sia. Se fossero gli operatori del commercio sarebbe ancora meglio. Ma non è il caso di ridursi all’ultimo momento, il quartiere ha atteso abbastanza.


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Contrasto alle OSP abusive e alla malamovida: dal Campidoglio ancora pannicelli caldi.
Emanata l’ordinanza contro le OSP abusive, ma solo per quelle totalmente abusive nel sito UNESCO.
Contro la malamovida invece ci si affida all’amico Frank.

Considerato che la Polizia Locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non c’è da stupirsi se a Roma il corpo è praticamente inesistente.
D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

Non siamo sicuri che @MercurioPsi non abbia doti divinatorie, ma se già a gennaio aveva ipotizzato la chiusura totale delle due l’una: o in #ATAC non hanno il controllo di quello che fanno, oppure tengono all’oscuro fino all’ultimo gli utenti dei loro piani.
@TUTraP_APS

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