Mercato via Chiana, oggi saracinesche abbassate: “Rivogliamo il parcheggio”

A 4 anni dalla chiusura del garage gestito da Atac, i commercianti e i cittadini scendono in piazza. O i lavori subito o sarà autogestione

 

 

Ora basta“, è il grido dei banchisti del mercato “Trieste” che assieme ai residenti della zona hanno indetto per oggi una manifestazione pubblica. Il parcheggio da 450 posti chiuse all’improvviso il 16 dicembre del 2017, con la promessa di riaprire dopo pochi mesi. E invece Atac e Campidoglio, gestore e proprietario della struttura, se ne sono lavati le mani. Dopo quasi 4 anni di attesa i commercianti e gli abitanti della zona hanno deciso di passare alla protesta di piazza.

Per tutta la giornata le saracinesche del mercato resteranno abbassate, mentre a partire dalle 9.00 ci sarà un’assemblea per discutere del grave disagio che ha colpito centinaia di famiglie della zona.

Non ci accontentiamo più di chiacchiere e chiediamo un provvedimento di urgenza che faccia partire i lavori“, spiega Amedeo Valente, presidente della Cooperativa del Mercato. La situazione è precipitata nel mese di agosto, quando la giunta Raggi ha improvvisamente cancellato dalla variazione di bilancio un milione e 300 mila euro che erano stati già destinati alla riapertura del parcheggio.

 

La struttura era considerata non più a norma da tempo in quanto gli impianti elettrici erano obsoleti e si registravano diverse infiltrazioni d’acqua. Così Atac decise di improvviso la chiusura, semplicemente affiggendo alcuni avvisi all’ingresso. Da allora gli unici interventi realizzati sono frutto del lavoro del Municipio II che ha prima stanziato 30 mila euro nel tentativo di riaprire almeno i due piani sopraelevati e poi, a fine 2018, altri 220 mila euro per rimettere a norma il piano seminterrato.

Ma l’intervento non è sufficiente e il Municipio non dispone più di fondi per cui la palla passa al Campidoglio che dovrebbe occuparsi della parte edile e dell’impiantistica. Da allora solo annunci: prima del direttore del Dipartimento Mobilità, Alberto Di Lorenzo, che dopo aver parlato di un cronoprogramma in arrivo ha smesso di rispondere ai cronisti (anche noi lo avevamo sollecitato con una email ma non abbiamo mai ricevuto riscontro). Poi la stessa Sindaca che durante la prima parte della pandemia era andata ad inaugurare nel mercato una delle sue adorate macchine mangiaplastica: “Nel 2021 realizzeremo i lavori per il parcheggio“, assicurò la Raggi. In effetti una somma importante sembrava essere pronta e invece dopo un ulteriore anno, i soldi sono improvvisamente spariti.

Dallo scorso agosto, dunque, il parcheggio di via Chiana non ha alcun finanziamento e nessuna prospettiva di riaprire. Ecco perché i commercianti hanno deciso di passare alle maniere forti. “Se entro settembre non arriveranno i fondi e non ci sarà un cronoprogramma preciso occuperemo la struttura e passeremo all’autogestione“, dicono esasperati. Il parcheggio, infatti, serve i residenti della zona che usavano soprattutto il tre livelli fuori terra, mentre il seminterrato era per lo più a servizio dei clienti del mercato e dei negozi circostanti.

Il parcheggio e il mercato hanno una loro storia nel campo dell’architettura moderna di Roma. Furono costruiti negli anni ’40 e fecero da apripista a strutture simili sorte negli anni ’50 per dare una organizzazione ai banchi su strada. Tra questi il plateatico di via Antonelli ai Parioli e lo splendido mercato Metronio di via Magna Grecia, progettato da Riccardo Morandi. All’interno erano previsti servizi quali pompa di benzina, lavaggio auto, negozi su strada, appartamenti per il custode. Una concezione molto moderna per l’epoca, tanto che ancora oggi il Mercato Trieste è un riferimento per le famiglie della zona che lasciavano l’automobile la notte e potevano far la spesa di giorno.

I tre complessi (Chiana, Magna Grecia e Antonelli) furono gestiti dai privati (la società Parioli srl) fino al 2008, poi passarono di mano: il mercato agli operatori e i parcheggi ad Atac. E Atac è capace di trasformare in melma anche il vello d’oro. Non appena l’immobile ha avuto necessità di qualche intervento di adeguamento, l’azienda se ne è lavata le mani passando la palla al Campidoglio. Ma il rimpallo di responsabilità ha portato allo stallo attuale.

Cosa sarà del parcheggio di via Chiana non è dato sapere, c’è solo da sperare che il nuovo sindaco possa dare impulso alla riapertura di un servizio ritenuto indispensabile da commercianti e residenti.


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