La situazione della Roma Nord – Roma Civita Castellana Viterbo. Risultati ad Agosto 2024

Proseguono i lavori ad Acqua Acetosa ma resta carente l’informativa agli utenti. Nelle due settimane dal 10 agosto al 27 agosto ulteriore taglio di corse per permettere di accelerare il cantiere nella stazione

Articolo di Fabio Rosati (Comitato Pendolari Roma-Nord) ed Enrico Tolomei (analista ed esperto informatico) 

 

Iniziamo con qualche nuova notizia: saremmo arrivati alla data di partenza del fantomatico raddoppio Riano-Morlupo alla luce della recente determinazione G10538/2024 con la quale la Regione Lazio ha approvato la verifica ambientale del progetto di raddoppio definendo l’esclusione dalla Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) del progetto che adesso dovrebbe viaggiare su una strada “preferenziale” ed essere realizzato entro cinque anni dalla data di pubblicazione del provvedimento sul BURL. Il raddoppio Riano-Morlupo, ricordiamo, ha avuto una storia lunghissima e travagliata, cominciata agli inizi degli anni 2000, ma concretizzatasi solo nel 2018 con la gara di progettazione e costruzione aggiudicata nel corso del 2020 (siamo già a 14 lunghi anni di attese).

Questo tracciato di raddoppio di circa 6 Km, ad ogni modo, se lasciato così fine a sé stesso senza risolvere il tracciato della tratta Montebello-Riano di circa 11Km a binario unico, non darà alcun vantaggio alla tratta extraurbana che prosegue sino al territorio della Tuscia. Ciò che maggiormente penalizza la ferrovia Roma-Viterbo non è tanto il binario unico in sé e per sé, quanto la mancanza di un sistema di segnalamento aggiornato rimasto fermo al giunto telefonico del lontano 1932, che non consente più l’effettuazione degli incroci presso i raddoppi di binario delle stazioni superando le prescrizioni che dal 2016 (a seguito dell’incidente sulla linea Andria-Corato) impediscono di effettuare gli incroci tra treni con l’attuale sistema di segnalamento.

Ma alla luce di una possibile chiusura di circa due anni per procedere con il raddoppio della tratta Riano-Morlupo, Astral – come anticipato dal blog Odissea Quotidiana – ha fatto sapere recentemente che stanno studiando soluzioni per limitare al massimo i disagi ed in particolare dovrebbero mettere a disposizione una linea mista, composta da treni e navette sostitutive. Infatti Astral ha precisato che inizialmente avrebbe dovuto essere chiusa completamente la tratta extraurbana, ma ora i tecnici della società stanno studiando la possibilità di limitare l’esercizio alla sola percorrenza tra le stazioni di Morlupo e Catalano. Questo significa che per chi viaggerà, ad esempio, da Roma in direzione Viterbo, ci saranno navette sostitutive da Montebello fino a Morlupo. Da Morlupo in poi, invece, continueranno a circolare i treni fino a Viterbo. In particolare, entro metà ottobre sarà definito il progetto complessivo, che riguarderà sia gli interventi di ammodernamento necessari che il programma di esercizio, concordato con i responsabili di Cotral e da proporre alla Regione Lazio. Cotral, poi, provvederà quindi a predisporre un programma di esercizio del servizio sostitutivo con bus navetta da attivare lungo la tratta ferroviaria che verrà chiusa per consentire i lavori previsti: una volta ricevuta l’approvazione da parte della Regione Lazio, si provvederà a comunicare agli utenti tutte le informazioni relative al servizio di trasporto.

 

Pertanto aspettiamo di vedere la nuova progettazione per capire anche quando partiranno effettivamente i lavori e sperando che venga anche incluso l’attrezzaggio della linea con il nuovo segnalamento di tipo ERTMS di cui è stato recentemente approvato il progetto con un finanziamento europeo di circa 160 milioni di euro.

La ferrovia ex-concessa Roma-Viterbo vede ormai da troppi anni i suoi pendolari vittime di continui e ripetuti disservizi, causati anche dalle condizioni del materiale rotabile e dell’infrastruttura. Ma ancora molto tempo dovrà passare per poter vedere qualcosa di concreto realizzarsi sia per la burocrazia sia per i tempi di realizzazione (vedasi ad esempio lo stato in cui versa da anni la realizzazione della nova stazione di Piazzale Flaminio il cui cantiere risulta fermo e abbandonato). Sono passati ormai oltre 15 anni di promesse senza alcuna realizzazione concreta di investimento infrastrutturale.

Passiamo all’analisi dei dati rilevati dopo il giro di boa estivo avendo superato anche la metà di quest’anno 2024 lungo la martoriata ferrovia Roma Civita Castellana Viterbo, risultati che, a livello di servizio, continuano ad essere sempre deludenti e scoraggianti.

Purtroppo si assiste a un continuo peggioramento del servizio che vede in questi otto mesi del 2024 un numero di soppressioni e ritardi che di seguito analizzeremo. Oltre a queste, l’informativa all’utenza è sempre più carente e le sorprese (ritardi e cancellazioni) sono, come al solito, sempre dietro l’angolo e l’utenza le scopre sulla propria pelle presso le stazioni e all’ultimo minuto.

Il 17 giugno abbiamo avuto il cambio di orario – siamo passati a quello estivo –che prevede un numero inferiore di corse urbane (pari a circa il 28% in meno) ed un numero rimodulato di corse extraurbane (con una diminuzione di circa il 10%). Nel periodo dal 10 agosto a tutto il 27 agosto abbiamo avuto un ulteriore taglio delle corse urbane ed extraurbane per poter consentire un’accelerazione dei lavori presso la stazione di Acqua Acetosa, dove è stata istituita una nuova officina (oltre a quella di Catalano) per poter effettuare la manutenzione dei treni. Nonostante tali riduzioni di corse, abbiamo registrato continui ritardi e soppressioni. Infine ricordiamo che dal prossimo 11 settembre (in occasione anche della riapertura delle scuole) ritornerà in vigore l’orario invernale.

Il prospetto può essere scaricato al seguente link:

https://infomobilita.astralspa.it/#!/home?openRecord=hYXCfhQ5N8sP

L’orario, come sempre, prevede:

 

Orario Generale di Servizio Feriale (dal lunedì al sabato), con l’effettuazione di

▪ 182 corse urbane

▪ 38 corse extraurbane, così suddivise:

  • 12 corse nella tratta Roma P.le Flaminio – Catalano;
  • 4 corse nella tratta Montebello Catalano;
  • 2 corse nella tratta Roma P.le Flaminio – S.Oreste;
  • 18 corse nella tratta Viterbo – Catalano;
  • 2 corse nella tratta Vignanello – Catalano;

 

Orario Generale di Servizio Festivo (Domenica e festivi), con l’effettuazione di

▪ 96 corse urbane

▪ 16 corse extraurbane, così suddivise:

  • 4 corse nella tratta Roma P.le Flaminio – Catalano;
  • 4 corse nella tratta Montebello Catalano;
  • 8 corse nella tratta Viterbo – Catalano

 

 

Ma veniamo ora ai risultati rilevati che evidenziano 3.432 soppressioni di corse urbane complessive (periodo Gennaio-Agosto) pari al 9,1% del totale delle corse da erogare nel periodo (qualcuno dirà fisiologico e/o accettabile); mentre la linea extraurbana, da Flaminio sino a Viterbo con lo scalo tecnico a Catalano, registra 602 soppressioni (8,2% delle corse programmate che ricordiamo sono già insufficienti a soddisfare le esigenze del quadrante di Roma Nord). Parliamo pertanto di 4.034 corse soppresse mediamente a tutto il mese di agosto compreso (ovvero il 9,0% del totale programmato): di questo passo arriveremo ad oltrepassare le 6.000 corse annue soppresse.

 

Sono continuate, nonostante il periodo di calma estivo, le lunghe ed estenuanti attese in banchina nonchè il sovraffollamento sui pochi treni a disposizione: la conseguenza è i disservizi dati da soppressioni e ritardi. I ritardi continuano ad essere veramente eclatanti ed in particolare si rileva nel periodo Gennaio-Agosto 2024 quanto segue:

 

  • 9.388 corse complessive in ritardo che registrano ben 50.914 minuti di ritardo nei primi sei mesi dell’anno (parliamo del 20,9% delle corse erogate);
  • 7.696 le corse urbane in ritardo con ben 35.961 minuti di ritardo (anche qui un 20,4% delle corse urbane effettuate);
  • 1.692 le corse extraurbane in ritardo con 14.953 minuti di ritardo (il 23,1% delle corse extraurbane effettuate).

Una vera agonia per i pendolari che, quando sono costretti a prendere le navette sostitutive per la tratta extraurbana (ammesso che siano disponibili), spesso si trovano di fronte a lunghe attese alla stazione di Montebello.

Con questo tipo di servizio non potremo che assistere ad una continua diminuzione di pendolari che usufruiranno dei treni scegliendo la macchina come unica alternativa per recarsi in città per lavoro e/o studio.

Veniamo ora all’analisi dei risultati del solo mese di agosto che evidenziano quanto segue:

  • la linea extraurbana ha registrato 87 soppressioni (pari al 10,7% delle corse erogate), e 150 corse in ritardo per complessivi 1.460 minuti (parliamo del 20,6% delle corse erogate) con un picco di 42 minuti il 01 agosto per la corsa delle 07:05 da Catalano per Montebello;
  • la linea urbana ha invece registrato 161 corse soppresse (pari anche qui all’4,9% di quanto erogato), con 485 corse in ritardo per 2.094 minuti (il 15,5% delle corse erogate) con picchi di 25 minuti per la corsa delle ore 16:20 del 01 agosto in partenza da Montebello per Flaminio, 25 minuti per la corsa delle 17:40 Montebello-Flaminio del 01 agosto.

In merito alle soppressioni, ribadiamo il concetto che la corsa del treno è soppressa a prescindere dal fattore sostituzione con bus della corsa stessa anche perché, per la tratta extraurbana, il treno soppresso che viene sostituito con bus, parte da Montebello anche se il treno dovrebbe partire da Flaminio. Inoltre continuiamo a non sapere gli orari di partenza dei bus sostitutivi e spesso, come già evidenziato precedentemente, i pendolari arrivano a Montebello e non trovano alcuna corsa sostitutiva (partita in anticipo? Saltata? Non si sa). Abbiamo chiesto di implementare l’informativa dell’orario di partenza delle navette da Montebello verso Catalano, ma ad oggi non sappiamo se e quando verrà implementata tale informazione.

Sempre nel corso del mese di agosto abbiamo anche registrato un guasto sulla linea che ha portato i passeggeri del treno a dover andare a piedi sui binari. Facciamo riferimento alla rottura del treno in galleria dopo la stazione di Tor di Quinto con i passeggeri costretti ad evacuare il treno e a camminare sui binari.

 

Quindi un turbolento e caldo periodo estivo pre Giubileo per la Roma Nord con i suoi “cassoni medioevali” ormai malandati, usurati e senza aria condizionata – per non parlare dei finestrini che non si riescono ad aprire – che si prepara all’arrivo dei pellegrini per il Giubileo.

Anche i tornelli di accesso – ormai pressochè malandati – in diverse stazioni risultano non funzionanti, come ad esempio ad Euclide, a Due Ponti e a Labaro stazioni queste sempre frequentate, creando perplessità e stupore specie ai turisti.

 

Infine il problema più grosso: i treni. Lo ripetiamo da tempo: di treni nuovi non si parlerà prima della metà del 2025 (se tutto andrà bene altrimenti si dovrà aspettare il 2026), quelli attuali continuano – e continueranno – a dare problemi (hanno oltre trent’anni di servizio) mentre dei due treni Alstom andati in revisione/manutenzione generale quasi tre anni fa tutto ancora tace e non si hanno notizie sul loro rientro anzi, un ulteriore treno è stato inviato recentemente in manutenzione generale aggravando così la situazione.

Noi continueremo a monitorare l’andamento e nel frattempo speriamo in un “miracolo” sotto tutti i punti di vista perché la situazione è veramente critica e la sfiducia aumenta sempre più.

 


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