Degrado all’Esquilino: gli abitanti, inascoltati, raccolgono le firme per una nuova diffida

Ancora una volta i cittadini devono ricorrere alle diffide per veder applicate le norme vigenti. Chi vuole può sostenere l'iniziativa sottoscrivendola

Della sempre esplosiva situazione di molti luoghi del rione Esquilino, i portici di piazza Vittorio su tutti, abbiamo parlato ad inizio gennaio di quest’anno, descrivendo l’esasperazione degli abitanti per i gravi problemi creati dalla microcriminalità e dai tanti senza fissa dimora che vi stazionano e dando conto delle prime iniziative per provare a sollevare il problema presso le istituzioni.

 

La questione ha trovato eco su molti organi di stampa e probabilmente per quel motivo qualche risultato nell’immediato lo si è visto, ma si è trattato sempre di interventi estemporanei privi della sistematicità e soprattutto del coordinamento tra tutti gli uffici coinvolti che costituiscono i presupposti affinché si riescano ad affrontare i problemi con la dovuta efficacia.

 

Preso quindi atto della sostanziale inerzia di Comune, Municipio I e forze armate varie, gli abitanti del rione, come preannunciato ad inizio gennaio, si sono visti costretti a redigere una nuova diffida da inviare a tutte le istituzioni coinvolte.

 

Il testo della diffida è scaricabile a questo link e nelle premesse vengono sostanzialmente descritti i gravi problemi di sicurezza, illegalità, igiene pubblica e decoro che caratterizzano diverse zone del rione Esquilino.

Impressionante l’elenco dei più recenti episodi di criminalità, fatti di aggressioni, accoltellamenti, rapine e violenze sessuali!?!

Da sottolineare che le richieste dei cittadini non sono per lo spostare i fenomeni altrove, bensì per l’affrontare i problemi in maniera strutturata  e coordinata, fornendo assistenza laddove necessario e reprimendo con continuità i fenomeni di microcriminalità.

Come abbiamo già avuto modo di scrivere in passato, molti abitanti dell’Esquilino dimostrano ogni giorno sentimenti di pietà e comprensione per le persone in difficoltà, adoperandosi in prima persona per segnalare eventuali situazioni di particolare allarme; ma, come scritto nella diffida, i diritti primari dei senzatetto “non possono confliggere con quelli dei cittadini a vivere in un Rione sicuro, pulito e decoroso“.

Nel testo viene menzionata la concentrazione di strutture di assistenza in zona che porta ad un certo affollamento di senza fissa dimora sulle strade del rione, con conseguente difficoltà a gestire i problemi collegati a tale affollamento.

Viene anche ricordata la diffida che nel gennaio 2021 fu indirizzata all’amministrazione capitolina, al tempo guidata da Virginia Raggi, e che sortì effetti positivi, con le diverse istituzioni che cominciarono a lavorare in modo coordinato ed efficace tra di loro. Purtroppo quell’esperienza durò pochi mesi, passati i quali la situazione tornò tale e quale a prima.

 

Riportiamo di seguito un estratto di tutte le diffide che il documento contiene:

 

 

Questi i punti salienti, in questo caso, dell’art.4 del Regolamento di Polizia Urbana:

1. Nei luoghi pubblici o aperti al pubblico, tra cui parchi, giardini pubblici e aree verdi, a salvaguardia della sicurezza, della vivibilità e del decoro della città, è vietato:
[…]
b) bivaccare, intendendosi per ‘bivacco’ lo stazionare in luogo pubblico in modo scomposto e/o contrario al decoro, nonché sedersi, anche consumando cibi e/o bevande, sui beni del patrimonio storico, artistico, archeologico e monumentale (fontane e scalinate di pertinenza, reperti archeologici) e sul suolo pubblico
(vie, vicoli, piazze) o privato (soglie di entrata di civili abitazioni e di esercizi commerciali) anche intralciando il passaggio o recando qualsivoglia disagio e, comunque, al di fuori degli spazi all’uopo attrezzati e consentiti per la somministrazione;
[…]

d) compiere atti o esporre in luogo pubblico oggetti e/o merci contrari al decoro, con caratteristiche, riferimenti ed immagini di tipo erotico-sessuale, nonché compiere in luogo pubblico, anche appartandosi, atti sessualmente connotati ed esplicite effusioni di natura erotico-sessuale;
e) espletare bisogni fisiologici al di fuori dei luoghi a ciò destinati;
f) svestirsi totalmente o parzialmente in luogo pubblico in modo da rimanere nudi, seminudi, a torso nudo, in costume da bagno o in modo similare, fuori dagli stabilimenti balneari o dalle zone a ciò destinate;

[…]

 

 

 

 

 

 

Come risulta evidente, le richieste consistono in gran parte nel veder applicate tutte le norme vigenti, cosa che evidentemente nel quotidiano oggi non avviene.

L’utilità della diffida consiste nel fatto che decorsi 30 giorni dal suo invio, si potrà agire in sede penale al fine di accertare le eventuali omissioni da parte di tutte le istituzioni coinvolte, ai sensi dell’art. 328 c.p..

 

In coda alle diffide vi sono infine due richieste per cercare di affrontare il diffuso problema dell’eccessivo consumo di alcol.

Al sindaco Gualtieri si chiede di ampliare la fascia oraria del divieto di consumo di bevande alcoliche d’asporto su tutto il territorio del Rione Esquilino e, in particolare, all’interno del giardino di Piazza Vittorio e Piazza Dante.

Prefetto e Questore sono invece invitati ad istituire presidi fissi su tutta piazza Vittorio e nelle aree del rione ritenute più a rischio.

 

 

Chi volesse dare una mano agli abitanti dell’Esquilino può aderire alla diffida da questo link.

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Una risposta

  1. Io personalmente sono stata vittima di duplice aggresione, di bullismo insulti e di un fenomeno pari al mobbing da parte di pseudo gestori di b&b che venuti da fuori si pensano di poter fare i padroni di un quartiere che non gli compete e nello stesso tempo di menare le donne umiliarle e calpestare la loro storia dignità e sogni non si può fare … resto delusa del fatto che non vi sono più uomini ma veri uomini che sappiano ripristinare il decoro e il rispetto per le donne che c’era un tempo, o persone pronte a difendere che ha voluto mantenere quel senso di comunità e civiltà che vi era.

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