Lo scorso 4 gennaio abbiamo dato conto della situazione nuovamente esplosiva sotto i portici di piazza Vittorio, con decine di senza fissa dimora che vi bivaccano stabilmente, espletando su strada i bisogni corporali e creando condizioni di insicurezza che si riflettono principalmente sugli abitanti della zona.
Nell’articolo avevamo scritto di un incontro pubblico previsto per il venerdì successivo (venerdì scorso), incontro che poi si è svolto il giorno successivo, sabato 6 u.s.
Alla riunione in strada hanno partecipato una ventina di persone, tutti residenti esasperati dallo stato di degrado in cui versano i portici di piazza Vittorio, e sono stati presenti dalle 21 fino a circa mezzanotte.
Tutti insieme hanno preso di nuovo atto dei seri problemi di sicurezza e mancanza di igiene che non possono più aspettare di essere risolti o quantomeno affrontati con la necessaria urgenza e convinzione.
Sabato sono stati chiamati per l’ennesima volta i vigili, sollecitati più volte, che però non sono intervenuti pur essendo loro gli unici deputati a fare applicare il regolamento di polizia urbana che vieta il bivacco (articolo 4 del vigente Regolamento di Polizia Urbana). Dai vigili si è anche dovuto sentire che per ragioni di sicurezza non può intervenire una pattuglia con 2 agenti se c’è un bivacco di 6 persone!?!
Si sono fatti vedere i servizi sociali, anch’essi su chiamata dei cittadini, ma, probabilmente vista la presenza dei Carabinieri, non sono intervenuti né nei confronti dei bivaccanti né interloquendo con i cittadini. Insomma, il loro solito inutile intervento.
I partecipanti all’incontro hanno invece apprezzato l’intervento dei Carabinieri, che hanno dimostrato vicinanza e solidarietà e hanno fatto spostare alcune persone che bivaccavano all’altezza del civico 138; questi si sono spostati su un altro portico ed i Carabinieri sono intervenuti nuovamente.
Gli stessi Carabinieri hanno suggerito di procedere con una nuova diffida nei confronti di tutte le istituzioni che dovrebbero affrontare il problema e non lo stanno facendo, inclusi il Prefetto, il Questore e il Ministro degli Interni. Tre anni fa una diffida era stata inviata all’amministrazione capitolina, al tempo guidata dalla sindaca Raggi, e qualche risultato si era visto.
Ora la situazione è tornata com’era qualche anno fa, se non addirittura peggio, con gente che usa il crack davanti a tutti come se nulla fossse, altri sempre ubriachi o che minacciano donne di violenza sessuale (uno di questi è stato querelato da una senza fissa dimora proprio per questo motivo appena due settimane fa) e c’è anche chi si denuda a mo’ di sfida …
Quella mostrata nel filmato è una persona che senza dubbio ha bisogno di assistenza, così come ne hanno bisogno tanti altri che stazionano nei portici di piazza Vittorio.
Allo stesso modo però i residenti dell’area hanno bisogno che le istituzioni affrontino i problemi di sicurezza, decoro e salute pubblica connessi alla presenza di così tante persone senza fissa dimora.
I residenti sono consapevoli degli strumenti a loro disposizione per sovvertire questo stato di cose, ossia le norme vigenti e la coesione, e sono risoluti ad utilizzarli perché considerano la misura ormai colma.
Ci si chiede però perché l’amministrazione capitolina sia così palesemente inadempiente da costringere i cittadini a doversi impegnare ripetutamente in segnalazioni, esposti e diffide. La situazione è ben conosciuta da tutti, in primis dalla Polizia Locale e dai servizi sociali, ma sembra che nessuno sia in condizione di fare qualcosa.
Con quale coraggio il sindaco Gualtieri professava Roma essere pronta per l’Expo o assicura che tutto funzionaerà a dovere per il Giubileo se la sua amministrazione non prova neanche ad affrontare situazioni così gravi in una zona centrale ed in vista della città?