Continua la “normalizzazione” di Roma?

La cronaca ci costringe a dedicare la giornata alle OSP abusive oggi.

Dopo il primo post sul sequestro di tavoli e arredi in bella mostra al Pantheon, siamo stati richiamati in quel di via della Croce dove qualche settimana fa si era riusciti finalmente, dopo oltre due anni e mezzo, a far rispettare il vincolo stabilito dalla Soprintendenza (e noi avevamo parlato di un miracolo).

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Dopo una decina di giorni uno dei locali sulla strada aveva già riallestito gli arredi esterni e le richieste di spiegazione sottomesse dalla locale associazione al Municipio non avevano ricevuto risposta.

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Il primo dei locali a riallestire gli arredi esterni

E com’era prevedibile, in assenza di un intervento tempestivo di repressione, pian piano tutti gli altri locali hanno rimesso i tavoli in strada. Ecco le foto prese ieri.

 

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Come scritto, il Municipio non ha fornito spiegazioni su qual è la situazione della strada al momento, ossia se ci sono eventuali ricorsi pendenti o modifiche alle concessioni dei locali. In ogni caso, rimanendo vigente il vincolo della Soprintendenza, al momento la strada dovrebbe essere priva di qualsiasi occupazione commerciale, mentre si sta velocemente tornando all’indegna mensa a cielo aperto che in molti speravano definitivamente archiviata.

Questa situazione fa il paio con quella riportata ieri, dove abbiamo parlato del nuovo cartellone abusivo spuntato in via Aurelia Antica, nel senso che evidentemente la caduta dell’amministrazione comunale deve essere stata interpretata da molti furbi come il via libera per ricominciare allegramente con gli abusi.

Ma a nostro avviso, ancor più della caduta del governo cittadino, è l’incredibile lentezza con cui il commissario Tronca si sta muovendo che sta dando chiari segnali a chi considera le violazioni di legge una “scelta imprenditoriale” (ed a Roma ce n’è un esercito di gente così, pasciuta in decenni di distrazione e collusione delle amministrazioni).

Dopo quasi due settimane dalla nomina, il commissario Tronca non ha ancora assegnato le deleghe ai sub-commissari, per cui, considerando anche il periodo di “riflessione” che Marino fece seguire alle sue dimissioni, possiamo dire che Roma è da oltre un mese priva di una squadra di governo nel pieno delle sue funzioni. Ed il tutto a poche settimane dalla prevista invasione dei pellegrini per il Giubileo. Roba da far perdere il sonno al governo nazionale, che invece non pare fare una piega!

Quello che non vorremmo è che tanto lassismo non dipenda dalla flemma del commissario bensì da un disegno preciso per “normalizzare” la città, nel senso di farla tornare ai tempi in cui il malaffare non era una priorità ed in tanti ci fondavano le proprie attività.

Se c’è una cosa che il commissario straordinario può senz’altro fare è riportare Roma a livelli di legalità accettabili per una città evoluta; e come abbiamo più volte scritto, questa sarebbe una straordinaria rivoluzione che da sola risolverebbe parte dei problemi più gravi che la affliggono (traffico e TPL, rifiuti, decoro). Ma il commissario deve darsi una mossa, altrimenti quando sarà tutto pronto per partire si sarà già arrivati al momento di fare le valigie e tornarsene in quel di Milano.

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