Tutti pronti, anche questo Capodanno, per l’inutile rito dell’ordinanza anti-botti?

Riproponiamo lo stesso articolo che pubblicammo esattamente un anno fa, visto che anche quest'anno Gualtieri vieterà i botti all'ultimo momento e tutti ignoreranno il divieto

Esattamente un anno fa, il 29 dicembre 2022, annunciavamo l’imminente emanazione dell’ordinanza anti-botti di Capodanno da parte del sindaco Gualtieri, cosa che puntualmente avvenne lo stesso giorno.

Non che qui si abbiano doti divinatorie, ma semplicemente ci aspettavamo dal sindaco lo stesso comportamento adottato l’anno precedente, nel 2021.

 

Quest’anno la tradizionale presa in giro del divieto di botti appare replicarsi nello stesso identico modo, per cui possiamo riutilizzare le stesse parole dell’anno scorso:

 

Quella che viene comunemente definita “ordinanza anti-botti” è il provvedimento che, tipicamente ogni Capodanno, introduce il divieto di utilizzo di petardi e botti.

Da anni una tale ordinanza a Roma viene emanata a ridosso del Capodanno e sostanzialmente mai applicata, nel senso che non risultano mai controlli che effettivamente facciano rispettare i divieti.

Lo scorso anno il sindaco Gualtieri firmò l’ordinanza anti-botti il 29 dicembre e, come da tradizione, tutti a Roma ignorarono il provvedimento dando fuoco a tutte le polveri possibili e immaginabili.

D’altronde è innegabile che aspettare gli ultimi giorni per vietare i botti, dopo che la gran parte delle persone li ha già acquistati (consentiti o meno), non dà proprio il segnale che si voglia fare sul serio.

La netta impressione è che si tratti ormai di un rito che l’amministrazione capitolina di turno celebra ogni anno per non scontentare le associazioni animaliste, preoccupate per i nefasti effetti dei botti sugli animali domestici, pur sapendo che il provvedimento non sortirà effetto alcuno.

 

Una differenza con lo scorso anno è che nel 2022 la LAV Roma rilascò un comunicato stampa in cui chiedeva al sindaco di emanare la solita ordinanza anti-botti, mentre quest’anno non ci risulta nessuna richiesta del genere.

Da notare che il comunicato della LAV chiedeva al sindaco anche di rendere permanente il divieto di botti, promuovendo una delibera che ne faccia una norma stabile per Roma Capitale.

Ebbene questa richiesta non è stata soddisfatta durante quest’ultimo anno, ma rimane assolutamente valida, oltre che ragionevole, e le motivazioni sono rintracciabili nelle stesse ordinanze anti-botti del sindaco. Così ne scrivemmo lo scorso anno:

 

L’idea di introdurre stabilmente nella normativa capitolina il divieto di fare botti a Capodanno ci vede invece del tutto d’accordo. Non si capisce anzi perché la cosa non sia già stata fatta, visto quanto si afferma normalmente nelle ordinanze. Questo un estratto dalle premesse del provvedimento dello scorso anno:

Si parla di “ingenti danni strutturali al patrimonio storico e archeologico di Roma“, di “emissione di inquinanti nell’ambiente in spregio agli adottati provvedimenti di riduzione delle emissioni“, di rischi soprattutto per i minori.

Considerato che tali rischi sono sempre associati all’utilizzo di botti e petardi e che il Capodanno arriva inesorabilmente ogni anno, cosa si aspetta a rendere permanente il divieto, con apposita delibera, così da dare ai romani un segnale chiaro per i prossimi anni?

Ovviamente ci saranno sempre quelli che del divieto si faranno beffe, ma con un’adeguata comunicazione si potrà convincere la gran parte dei romani che della tradizione dei botti a Capodanno si può fare benissimo a meno.

 

 

Anche quest’anno quindi il sindaco Gualtieri non avrà fatto nulla per evitare o almeno contenere seriamente l’utilizzo dei botti a Capodanno, con tanti saluti:

agli ingenti danni strutturali al patrimonio storico e archeologico di Roma

… all’emissione di inquinanti nell’ambiente in spregio agli adottati provvedimenti di riduzione delle emissioni di polveri sottili PM10 e biossido di azoto

… ai rischi, soprattutto per i minori, connessi all’utilizzo non adeguato e controllato di artifici pirotecnici.

 

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Contrasto alle OSP abusive e alla malamovida: dal Campidoglio ancora pannicelli caldi.
Emanata l’ordinanza contro le OSP abusive, ma solo per quelle totalmente abusive nel sito UNESCO.
Contro la malamovida invece ci si affida all’amico Frank.

Considerato che la Polizia Locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non c’è da stupirsi se a Roma il corpo è praticamente inesistente.
D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

Non siamo sicuri che @MercurioPsi non abbia doti divinatorie, ma se già a gennaio aveva ipotizzato la chiusura totale delle due l’una: o in #ATAC non hanno il controllo di quello che fanno, oppure tengono all’oscuro fino all’ultimo gli utenti dei loro piani.
@TUTraP_APS

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