Se non si comincia dai dipendenti del Comune …

Quando si tenne il confronto tra i candidati Sindaco, quello organizzato da noi e da Roma Pulita!, vi fu un passaggio che chi scrive trovò particolarmente interessante nell’esposizione del candidato Fassina, allorché disse, più o meno, che se eletto Sindaco avrebbe lavorato sull’esercito di dipendenti comunali affinché ognuno di loro fosse parte attiva nella rinascita di Roma.

 

Da quello che si vede anche l’amministrazione Raggi fin dall’inizio ha deciso di lavorare sui dipendenti comunali, anche se in una direzione che cozza completamente con qualsiasi possibilità di rinascita della città. Esempi ne sono:

– la restaurazione operata nella Polizia Locale, con il ritorno di un Comandante proveniente dallo stesso corpo, Diego Porta, ed il progressivo annacquamento, quando non accantonamento, delle novità introdotte dal rimpianto Comandante Clemente (IoSegnalo, StreetControl, ecc.),

– il ritorno in ATAC al vecchio orario di lavoro (736 ore lavorate all’anno, contro le 1.100 dei lavoratori di Milano e le 950 di quelli di Napoli) ed il reintegro in posizioni di rilievo dei dirigenti rimossi in era Rettinghieri,

– la risoluzione a tempo di lampo della questione del salario accessorio dei dipendenti comunali, senza contrattare alcunché in cambio, non a caso con somma soddisfazione dei dipendenti stessi e dei loro sindacati.

 

Del fatto che i dipendenti comunali non abbiano minimamente avvertito il cambio di amministrazione, se non riappropriandosi di privilegi che in passato si era cominciato ad intaccare, ne abbiamo avuto una piccola ma significativa prova qualche settimana fa, quando transitavamo nei pressi dell’assessorato al Commercio in via dei Cerchi. Sulle strisce pedonali posizionata davanti l’entrata dell’assessorato vediamo parcheggiarsi una smart Car2Go, da cui scende un dipendente dell’assessorato.

 

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Si penserà che il poverino avrà girato chissà quanto senza trovare un posto regolare dove parcheggiare. Ma invece basta fare due passi sotto l’assessorato, verso il tempio di Ercole, per trovare tanti posti regolari su strisce blu (gratuite per Car2Go).

 

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Non che noi si voglia buttare la croce sul protagonista dell’episodio, chiunque egli sia, anche perché ci rendiamo conto che i malcostume continuano ad essere ben radicati nell’amministrazione capitolina, sfiorando a volte gli stessi vigili che invece dovrebbero reprimerli.

Rimane però il fatto che questa partita il Sindaco Raggi deve ancora cominciare a giocarla, col forte dubbio che riesca a coglierne la reale importanza.

 

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2 risposte

  1. Veramente mi cadono le braccia ….!!! Il cambiamento con la Raggi non avverrà mai !! È troppo legata ai vecchi sistemi ! Il fatto che abbia restaurato vecchi privilegi , tolti da Marino , la dice lunga ! Perché non si confronta positivamente e lealmente con l’ efficiente Milano ??

  2. Ancora i votanti non hanno capito che il VERO problema sono i dipendenti pubblici, gli addetti alle pubbliche funzioni di base, e non i politici…oramai a Roma i vigili fanno davvero poco che abbia un senso per la gente comune, spesso si limitano alla propaganda (5 macchine dei vigili a piazza di Spagna mentre intorno c’è il macello) o a servire i politici e i potenti (scorte come manco a Caracas)…Ci hanno abituato a non aspettarci NULLA e a non chiedere mai un intervento….e sono INAMOVIBILI…la più grande beffa…

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