Rami a terra su richiesta della magistratura: forse la soluzione entro fine anno

L'assessora Alfonsi: il dissequestro potrebbe arrivare presto. In tutta la città quasi 200 cumuli di legna e fogliame che sono di intralcio alla circolazione

 

Il problema degli alberi caduti e sequestrati dalla Procura della Repubblica fa un passo avanti. Diarioromano, a settembre, aveva denunciato le cataste di rami e rifiuti che ingombrano le strade del II Municipio e di altre zone della città. Lunedì si è tenuta in Campidoglio una riunione allargata con l’assessora all’Ambiente, Sabrina Alfonsi; il comandante dei Carabinieri Forestali di Roma, colonnello Giuseppe Lopez; la vice comandante della Polizia Municipale, Donatella Scafati e diversi funzionari comunali. Tutti hanno concordato sulla impossibilità di proseguire con questa emergenza che sta creando forti disagi a pedoni e automobilisti.

Secondo quanto riferisce il Messaggero, l’assessora Alfonsi ha assicurato che in Campidoglio “contiamo quanto prima di ricevere dalla Procura un provvedimento di dissequestro“.

Si tratta di circa 200 cumuli di rami, fogliame e detriti che sono rimasti nelle strade e sui marciapiedi della città in seguito a una serie di provvedimenti giudiziari. Alberi caduti per scarsa manutenzione e mancate potature sui quali piazzale Clodio vuole vederci chiaro. Per questo ne ha disposto il sequestro penale e il Servizio Giardini non ha potuto rimuovere nulla. Si è arrivati così alla paradossale situazione di vedere Roma disseminata di rami a terra che hanno attratto altri rifiuti. Un pugno in un occhio per il decoro cittadino oltre al passaggio impedito sui marciapiedi e tanti posti auto eliminati.

 

Ma perché così tanto tempo per effettuare eventuali indagini dato che alcuni cumuli stanno in terra da un anno? Secondo quanto emerso dalla riunione di lunedì scorso, gli accertamenti dovevano essere svolti dalla Polizia Municipale su ordine del magistrato. Da una parte i tempi della giustizia che sono lenti e dall’altra l’azione dei vigili che tarda ad essere completata, il risultato è che i cumuli di rami sono ormai diventate piccole discariche. E perfino il piazzale di Porta Metronia dove ha sede il Servizio Giardini trabocca di pezzi di alberi tagliati che non possono essere rimossi.

La Polizia Locale dovrà portare a termine il proprio lavoro in poche settimane e subito dopo la magistratura potrà emettere il provvedimento di dissequestro. Questo è il senso della riunione e ci si augura che sarà realmente così. Anche perché il forte vento dei giorni scorsi ha provocato la caduta di altri alberi e probabilmente anche questi finiranno con il restare negli angoli delle strade, circondati dal nastro rosso-bianco o dalle immancabili reti arancioni.

Il Campidoglio ha fatto sapere di aver incrementato potature e abbattimenti di alberi vecchi e pericolanti. Secondo gli ultimi dati disponibili, nel 2022 sono stati tagliati i rami di 70.000 alberi e ne sono stati abbattuti 6.800. Un numero in forte crescita rispetto all’anno precedente quando ne vennero potati solo 2.783 e tagliati 1.610. Vedremo il dato del 2023.
Altro tema fondamentale sono le sostituzioni delle piante abbattute: non sempre laddove c’era un albero secolare si ritrova un nuovo arbusto. Spesso restano ceppaie abbandonate per anni con un bilancio ambientale molto negativo. Occorre, quindi, fare attenzione a che le norme che prevedono la sostituzione vengano rispettate e che i nuovi alberi sopravvivano ad abbandono e mancanza d’acqua.


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Rimozione degli alberi caduti. Ci si mette pure la magistratura a bloccare la pulizia delle strade | Diarioromano

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Contrasto alle OSP abusive e alla malamovida: dal Campidoglio ancora pannicelli caldi.
Emanata l’ordinanza contro le OSP abusive, ma solo per quelle totalmente abusive nel sito UNESCO.
Contro la malamovida invece ci si affida all’amico Frank.

Considerato che la Polizia Locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non c’è da stupirsi se a Roma il corpo è praticamente inesistente.
D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

Non siamo sicuri che @MercurioPsi non abbia doti divinatorie, ma se già a gennaio aveva ipotizzato la chiusura totale delle due l’una: o in #ATAC non hanno il controllo di quello che fanno, oppure tengono all’oscuro fino all’ultimo gli utenti dei loro piani.
@TUTraP_APS

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