Qualche novità sullo spostamento degli autodemolitori

Un paio di settimane fa avevamo ripreso il comunicato stampa della Comunità Territoriale VII Municipio in cui manifestavano preoccupazione per una possibile ulteriore proroga (sarebbe la 15a!?!) dello spostamento degli autodemolitori.

La scorsa settimana c’è stata una riunione della Commissione Ambiente del Comune da cui è emersa qualche buona notizia. Ne diamo conto riprendendo il nuovo comunicato della Comunità.

 

Autodemolitori: qualcosa si muove

Con l’avvicinarsi del 30 giugno, data scadenza della proroga concessa dalla Delibera 181 del 2014, mercoledì 10 giugno 2015 si è tenuta la riunione della Commissione Ambiente di Roma Capitale. Si è così venuto a sapere che verranno trasferiti, presso l’area comunale di Osteria Nuova, gli sfasci di: Ostiense-Acqua Acetosa, quelli di via dell’Almone e quelli di Centocelle per un totale di 14 sfasciacarrozze. Inoltre, a seguito di una vivace discussione, la Commissione ha deciso di chiedere alla Giunta Comunale di non concedere una nuova proroga.

Alla riunione della IV Commissione Consiliare Ambiente erano presenti tutti i consiglieri (evento raro ma comprensibile vista la situazione del Campidoglio), l’Assessorato al Patrimonio, l’ing. Solinas responsabile tecnico della delocalizzazione degli autodemolitori , l’assessore del VII Municipio Morgia e il presidente del V Municipio. Per la Comunità Territoriale c’era il Comitato per il Parco della Caffarella, il Comitato Arco di Travertino e quello del Quadraro.

L’ing. Solinas, per conto dell’amministrazione, ha presentato la seguente proposta: delocalizzare gli sfasci di Acqua Santa-Ostiense, via dell’Almone e Centocelle (per un totale di 14 sfasci) presso l’area comunale di Osteria Nuova. Gli operatori trasferiti eseguiranno a loro carico le opere di urbanizzazione previste, le cui spese verranno poi detratte dal canone di locazione che dovrebbero versare al Comune. Nel frattempo verrebbe effettuata una nuova proroga di un anno a restare “in loco”, per tutti gli sfasci. La proposta ha suscitato un coro unanime di proteste: una nuova proroga sarebbe inaccettabile. Il presidente del V Municipio e la maggior parte dei consiglieri i ha fatto presente la situazione grave degli sfasci di Centocelle. Per il VII Municipio l’assessore Morgia ha parlato della situazione degli sfasci di via Palmiro Togliatti. La funzionaria dell’Assessorato al Patrimonio ha comunicato che, dopo anni in cui gli sfasci risultavano morosi, gli uffici dell’assessorato si sono rifiutati di sanare questa situazione illegittima facendo pagare i canoni arretrati di locazione. Infine c’è stato l’intervento del Comitato per il Parco della Caffarella, per conto della Comunità Territoriale del VII Municipio, che ha fatto presente la situazione degli sfasci di via dell’Almone, situati in pieno Parco dell’Appia Antica, dove Ente Parco, Soprintendenze, Regione Lazio e lo stesso Comune di Roma avevano già deciso da anni una delocalizzazione che mai era stata attuata. Viene inoltre comunicato che sono oltre 500 le firme raccolte dalla petizione on line, proposta dalla Comunità del VII Municipio, contro la proroga e per una tempestiva delocalizzazione degli sfasci di via dell’Almone .

La Commissione ha infine considerato positivamente il lavoro degli uffici di delocalizzare questi 14 sfasci, ma ha altresì deciso all’unanimità di chiedere alla Giunta di non approvare delibere di proroga alla scadenza del 30 giugno prossimo. Il presidente Athos De Luca si è impegnato a scrivere al Sindaco e all’assessore all’ambiente. Poiché era stata biasimata l’assenza dell’assessore Estella Marino e dei suoi uffici , il presidente propone una nuova riunione di Commissione da tenersi, prima del 30 giugno, alla presenza dell’assessore, per sapere cosa intende fare la Marino relativamente alle proroghe.

In questi quindici anni di commissariamento e proroghe tutte le amministrazioni che si sono succedute hanno fatto gli interessi degli sfasci: si sono trovate aree per i palazzinari, ma mai aree per gli autodemolitori e comportamenti che ci adeguino alla Direttiva CEE. Finalmente qualcosa sembra muoversi. Il futuro ci dirà se la mobilitazione dei cittadini contro l’ennesima proroga agli sfasci farà finalmente accendere l’attenzione del Campidoglio su una problematica ambientale da sempre volutamente “dimenticata”.

Comunità Territoriale VII Municipio

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Contrasto alle OSP abusive e alla malamovida: dal Campidoglio ancora pannicelli caldi.
Emanata l’ordinanza contro le OSP abusive, ma solo per quelle totalmente abusive nel sito UNESCO.
Contro la malamovida invece ci si affida all’amico Frank.

Considerato che la Polizia Locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non c’è da stupirsi se a Roma il corpo è praticamente inesistente.
D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

Non siamo sicuri che @MercurioPsi non abbia doti divinatorie, ma se già a gennaio aveva ipotizzato la chiusura totale delle due l’una: o in #ATAC non hanno il controllo di quello che fanno, oppure tengono all’oscuro fino all’ultimo gli utenti dei loro piani.
@TUTraP_APS

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