Gli amici Volontari Decoro XIII° lo sapevano da tempo. La festa, l’ennesima, organizzata da una comunità straniera all’interno del Parco del Pineto avrebbe provocato un degrado senza fine. Ne hanno parlato con la neo presidente del Municipio, hanno allertato le guardie di Roma Natura (l’ente che sovrintende sul Parco), hanno cercato in tutti in modi di evitare che la festa si svolgesse dato che non vi sono le autorizzazioni.
Ma niente! Domenica scorsa, come un destino inesorabile, centinaia di persone hanno bivaccato, mangiato, bevuto all’ombra dei pini secolari. E dopo hanno lasciato tutto lì: rifiuti, piatti e bicchieri di plastica, bottiglie.
Ma non basta: la notte sbandati e disperati di varia provenienza si accampano nell’area e al mattino lasciano i loro giacigli di fortuna, gli abiti rimediati nei cassonetti, i residui organici al centro del parco. Questo accade tutte le notti da tempo immemore ormai.
E poi i roghi: dopo l’ultimo nel tratto di Valle Aurelia, ecco quello di domenica che ha sollevato un denso fumo nero che pizzicava i polmoni. L’altra piaga di Roma, quella dei roghi, contro la quale sembra (ma non è così) sia impossibile agire. Franco, uno degli animatori del gruppo Volontari Decoro XIII° e storico combattente per la difesa del Pineto, ci manda queste foto. Le ha scattate domenica, ma potrebbero essere state scattate in una giornata qualsiasi, tanto la situazione è sempre la stessa. La città sembra aver abdicato al proprio ruolo: non prova neanche più a mantenere un minimo di decoro, di legalità. La polizia interviene dopo, a cose fatte, quando qualche ubriaco si fa male o quando qualche ragazza è costretta a scappare per la paura.
L’idea di prevenire, di controllare il territorio è del tutto avulsa nella Roma del 2016. E solo i volontari, con la loro fatica, col loro impegno, cercano di mettere argine ad una deriva molto triste.
Una risposta
E’ desolante constatare che neanche i numerosi omicidi commessi nel Parco, legati quasi sempre all’ambiente della prostituzione maschile, siano riusciti a smuovere le acque. Le “autorità competenti” mettono in atto sempre soluzioni temporanee e così dopo poco tempo tutto torna come prima.
Le associazioni riunite nella Rete del Pineto hanno raccolto oltre 2.000 firme per chiedere la recinzione del Parco tra l’Auditorium e Via Gioacchino Ventura (Forte Braschi) e hanno chiesto un incontro alle autorità regionali per perorare la causa.
Siamo ancora in attesa di essere convocati.
Nel frattempo tutto procede come descritto nell’articolo.
Franco Quaranta – Volontari decoro Tredicesimo
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