Funivia Battistini-Casalotti: de profundis definitivo?

L'assessore Patané giudica l'opera non prioritaria rispolverando l'alternativa people mover, pensata ai tempi del sindaco Veltroni. In realtà basterebbe migliorare il servizio di bus esistente per ottenere risultai simili

La funivia Battistini-Casalotti è stato uno dei progetti prediletti dell’amministrazione Raggi e in quanto tale è stato inserito nel PUMS ed ha anche ottenuto la fattibilità tecnico-economica. Fino a qualche mese fa lo si sarebbe dato per quasi sicuro, ma la scorsa settimana, nell’ambito di una seduta della commissione mobilità dell’Assemblea Capitolina, l’assessore Patané ha affermato che il progetto non è una priorità per l’attuale amministrazione.

In queste settimane si sta infatti lavorando all’approvazione del PUMS e, per non appesantirne l’iter con nuove revisioni, l’amministrazione capitolina ha scelto di non fare modifiche sostanziali. Il progetto della funivia Battistini-Casalotti rimarrà quindi formalmente nel PUMS, ma stando alla spiegazione fornita da Patanè ad esso verrà data bassa priorità, potendo così valutare ipotesi alternative per servire quel quadrante col trasporto pubblico.

L’assessore ha citato la vecchia ipotesi di people mover elaborata nel 2011 dall’amministrazione Veltroni, mentre altri hanno riproposto la possibilità di prolungare la metro A fino a Torrevecchia.

 

Ovviamente i cittadini che per primi proposero il progetto della funivia e che ne hanno seguito e spinto l’iter fino alla sua approvazione da parte della giunta Raggi sono scesi sul piede di guerra, provando a difendere in ogni modo la loro creatura.

L’associazione Casalottilibera è in prima fila, pubblicando motivazioni e ragioni sulla propria pagina facebook.

 

Dalle dichiarazioni dell’assessore Patané si direbbe che le possibilità che la funivia venga realizzata siano davvero scarse e quindi assumono una certa rilevanza le ipotesi alternative.

Il prolungamento della metro A appare poco giustificato sulla base dei flussi di passeggeri attesi, mentre il people mover avrebbe le stesse criticità evidenziate per il progetto simile proposto a suo tempo per il prolungamento della metro B1 fino a Bufalotta, ossia una velocità inferiore agli autobus ed elevati costi di realizzazione.

 

Eppure ci sarebbe una terza ipotesi per fornire la zona di Casalotti di un servizio di trasporto pubblico affidabile e flessibile ad un costo contenuto; essa consiste nel migliorare l’esistente servizio di autobus.

Circa un anno fa abbiamo pubblicato le nostre considerazioni sulla funivia Battistini-Casalotti, segnalando come probabilmente basterebbe intensificare il servizio di bus esistente per renderla un’opera inutile.

Al tempo provammo anche a chiedere al comitato Casalottilibera di valutare la nostra tesi, ma non ottenemmo risposta.

 

Vorrà l’assessore Patané dare un’occhiata alle tesi esposte nei nostri articoli per valutare la possibilità di migliorare istantaneamente il servizio di trasporto pubblico nell’area interessata?

 

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2 risposte

  1. Quanti autobus si possono comprare con i soldi della funivia? Tanti. Fossi un’abitante di Casalotti non avrei dubbi su cosa scegliere.

    1. Autobus elettrici e, molto probabilmente, ci sarebbero i soldi per un deposito con tutte le infrastrutture necessarie per questi autobus.

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Emanata l’ordinanza contro le OSP abusive, ma solo per quelle totalmente abusive nel sito UNESCO.
Contro la malamovida invece ci si affida all’amico Frank.

Considerato che la Polizia Locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non c’è da stupirsi se a Roma il corpo è praticamente inesistente.
D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

Non siamo sicuri che @MercurioPsi non abbia doti divinatorie, ma se già a gennaio aveva ipotizzato la chiusura totale delle due l’una: o in #ATAC non hanno il controllo di quello che fanno, oppure tengono all’oscuro fino all’ultimo gli utenti dei loro piani.
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