Qualche giorno fa abbiamo parlato del ritorno del “trasporto e facchinaggio” che i vigili avevano detto di aver fermato.

A distanza di pochissimo tempo ecco ricomparire i medesimi cartelli in tutta Roma. Quasi una sfida che gli abusivi hanno voluto lanciare alle autorità, per dimostrare chi è più forte. E purtroppo sembra di capire che il più forte sia l’abusivo dato che non si cura nè delle multe, nè del procedimento giudiziario che è stato aperto nei suoi confronti.

Grazie al commento di un lettore veniamo anche a sapere che quella ditta oltre che impiastrare tutta la citta con i suoi manifesti abusivi, è anche presente sulle pagine gialle con tanto di indirizzo:

 

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Possibile che i vigili ci abbiano messo tre mesi per pizzicare il responsabile delle affissioni abusive? E possibile che ora si lascino sbeffeggiare così, con una nuova ondata di robaccia su tutti i pali e i muri di Roma?

La responsabilità non è solo delle forze dell’ordine come è evidente, ma soprattutto della politica. Da parte della giunta Raggi non si sente mai pronunciare una parola sul fenomeno delle affissioni irregolari, come se il problema non esistesse. E’ chiaro che chi opera nell’illegalità si senta quasi giustificato e continui la sua azione incivile.

 

Diamo poi piccola eco alle gesta di un amico del blog che in località Ponte di Nona ha iniziato a staccare i cartelli di un’altra ditta di trasporti straccioni.

 

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Questo cartello indica anche dov’è l’ufficio. Anche qui i vigili ci metteranno tre mesi per individuare i responsabili?

 

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(Le quali non si sono fermate alla fermata: Scalo San Lorenzo – Talamo).

@MercurioPsi @diarioromano

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