E anche nel 2024 i nodi metro San Giovanni e Piramide non avranno i corridoi di collegamento

Da 6 anni gli utenti della linea C e linea A attendono il tunnel diretto. Mentre a Ostiense i lavori della stazione Piramide non finiscono mai
Stazione S. Giovanni, il passaggio chiuso

 

L’occasione per tornare a parlare di questi due importanti collegamenti ce la dà Salviamo la Metro C, pagina Facebook molto attiva sul piano dei trasporti, che ha ricordato con due post gli incredibili ritardi dei cantieri. Si tratta di rendere la vita molto più semplice a migliaia di passeggeri che quotidianamente utilizzano la linea A e la linea C e scambiano a San Giovanni. Stessa cosa per chi a Ostiense cambia tra i treni regionali e la metro B.

Per entrambi i nodi sono previsti passaggi veloci e comodi che – per un motivo o per l’altro – non riescono mai ad aprire. E neanche il 2024 sarà l’anno di svolta sicuramente per quanto riguarda San Giovanni e molto probabilmente lo stesso sarà per Piramide.

Cominciamo con lo scambio tra linea A e C di cui ci siamo già occupati e che ora sconta una triste novità riportata dall’assessore Eugenio Patané. Secondo il titolare dei trasporti, in ballo c’è una variante ai lavori già progettati. “Tutto dipende da quando verrà definita – ha detto in un’intervista a Leggo – perché sono lavori complessi e prevedono la chiusura della stazione per qualche mese. Speriamo si riesca per agosto 2024, altrimenti si dovranno rimandare al 2026“. Senza essere troppo preveggenti, sembra chiarissimo che per i prossimi due anni non si vedrà alcuna novità in questo nodo. Dati i tempi con i quali fin qui le cose sono andate avanti, quest’anno è impensabile sia pronta la variante. Poi, nel 2025, non si potranno fare lavori a causa del Giubileo, dunque se tutto va bene se ne parla nell’estate del 2026.

E pensare che la stazione S. Giovanni è stata inaugurata nel 2017 e allora si disse che in quattro anni il nodo sarebbe stato completato. E invece non solo i lavori non sono partiti ma anche delle gare annunciate dalla giunta Raggi per installare gli ascensori non si è mai avuta notizia. Quasi sette anni senza che si sia compiuto un reale passo avanti. La questione non è di poco conto. Nelle ore di punta occorrono fino a 10 minuti per arrivare sulla banchina della A provenendo dalla C perché il percorso è lungo e farraginoso. Occorre salire due piani, uscire dai tornelli, ridiscendere due piani. Tutto questo attraversando la folla che spesso si forma nei momenti di picco. In realtà fin dalla sua progettazione, la Stazione San Giovanni è stata dotata di diversi corridoi che permettono un collegamento diretto, senza dover fare le scale.

Perché questi corridoi non sono stati aperti fino ad oggi? Perché nel tempo sono cambiate le normative antincendio e occorre aggiornare il sistema di contenimento fumi, un’operazione in apparenza semplice ma quello che è semplice per una azienda qualsiasi non lo è mai per il Comune di Roma o per Atac. Inoltre va creato un atrio unico al piano mezzanino tra le due linee.

 

Il collegamento alla stazione Ostiense

 

Ancora più grave e inspiegabile è la situazione a Ostiense. Pure qui un collegamento per unire la stazione ferroviaria con la linea B non riesce a vedere la luce, con la parte verso Piramide che versa in condizioni di degrado assoluto: piccioni che hanno fatto il nido nelle strutture dei controsoffitti e lasciano guano scivoloso in terra. Luci spente e pareti scrostate. Questo è il versante di competenza Atac/Comune di Roma.
Il lato opposto, in carico a Ferrovie, è completato da tempo, bello ed efficiente. Due mondi e due modi di lavorare. Qui non ci sono normative antincendio da rivedere o ostacoli di natura tecnica. E lo dimostra che un lato è stato finito e l’altro è ancora in alto mare. Qui c’è solo sciatteria e menefreghismo rispetto a pendolari che ogni giorno devono effettuare un giro lungo e che invece potrebbero tagliare nettamente i loro tempi di percorrenza.

Scrive Salviamo la Metro C che la scorsa estate l’Assessorato aveva comunicato il completamento dei lavori di sostituzione di scale mobili e tappeti e che pertanto per l’inizio dell’anno scolastico, il collegamento sarebbe stato riaperto. E invece siamo ormai nell’anno nuovo e non si vedono avanzamenti dei lavori. Tutto giace abbandonato e nessuna comunicazione ufficiale viene data agli utenti. Se almeno si sapesse che questo cantiere sarà riavviato in tempi brevi, i passeggeri avrebbero la speranza di poter usare il passaggio già nel 2024 e invece con tutta probabilità non si avranno novità.

Resta l’amarezza dell’utente romano che fa confronti con altre città europee dove cose del genere non accadono e soprattutto dove le informazioni da parte degli enti preposti sono chiare e immediate. E’ probabile che dovremo riproporre lo stesso articolo a inizio 2025. Buon anno!

 

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Contrasto alle OSP abusive e alla malamovida: dal Campidoglio ancora pannicelli caldi.
Emanata l’ordinanza contro le OSP abusive, ma solo per quelle totalmente abusive nel sito UNESCO.
Contro la malamovida invece ci si affida all’amico Frank.

Considerato che la Polizia Locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non c’è da stupirsi se a Roma il corpo è praticamente inesistente.
D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

Non siamo sicuri che @MercurioPsi non abbia doti divinatorie, ma se già a gennaio aveva ipotizzato la chiusura totale delle due l’una: o in #ATAC non hanno il controllo di quello che fanno, oppure tengono all’oscuro fino all’ultimo gli utenti dei loro piani.
@TUTraP_APS

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