Stazione San Giovanni: per un comodo collegamento tra linea A e C almeno altri tre anni

Oggi i passeggeri devono salire e scendere due piani perché i corridoi non sono utilizzabili. Un accordo tra Comune e Ministero pone scadenze certe. Anche per i 6 nuovi treni della C

Chi non utilizza la metro C a san Giovanni non sa che per scambiare con la linea A occorre salire al livello atrio e poi riscendere per raggiungere i treni. Eppure si tratta di un’unica stazione nata proprio come luogo di scambio tra le due linee. Ma questo “nodo” – annunciato più volte negli anni – non sarà pronto prima della fine del 2025. A rivelarlo è Salviamo la Metro C, la pagina Facebook molto attiva in tema di trasporti capitolini, che ha esaminato l’accordo stretto i primi di agosto tra Comune di Roma e Ministero delle Infrastrutture.

Il documento stabilisce delle date limite anche per l’acquisto di nuovi treni destinati alla C: i sei nuovi convogli, per un costo di 72 milioni, dovranno entrare in servizio necessariamente entro dicembre 2025, altrimenti i fondi torneranno al mittente. Stessa sorte per l’apertura del nodo di scambio tra linea A e C a San Giovanni: costo 11 milioni e mezzo per l’adeguamento degli impianti antincendio che dovrà essere terminato entro ottobre 2025.

Dunque ancora due anni e due mesi (ma probabilmente tra collaudi e test saranno molti di più) per un banale scambio che agevolerà la vita di migliaia di pendolari ogni giorno. Viene da sorridere leggendo articoli di qualche anno fa nei quali si prometteva l’apertura dello scambio entro il 2020. Qui sotto per esempio un lancio dell’Agenzia Dire del 27 giugno 2017 nel quale un dirigente di Atac affermava che i lavori sarebbero terminati in tre anni (cliccare sulla foto per l’articolo completo).

La questione non è di poco conto. Nelle ore di punta occorrono fino a 10 minuti per arrivare sulla banchina della A provenendo dalla C perché il percorso è lungo e farraginoso. Occorre salire due piani, uscire dai tornelli, ridiscendere due piani. Tutto questo attraversando la folla che spesso si forma nei momenti di picco. In realtà fin dalla sua progettazione, la Stazione San Giovanni è stata dotata di diversi corridoi che permettono un collegamento diretto, senza dover fare le scale.

Perché questi corridoi non sono stati aperti fino ad oggi? Perché nel tempo sono cambiate le normative antincendio e occorre aggiornare il sistema di contenimento fumi, un’operazione in apparenza semplice ma quello che è semplice per una azienda qualsiasi non lo è mai per il Comune di Roma o per Atac. Inoltre va creato un atrio unico al piano mezzanino tra le due linee.

I corridoi sono attualmente nascosti da queste pareti in cartongesso sui quali sono stati installati dei monitor informativi (foto sotto, tratta da Salviamo la Metro C), ma una volta aperto il diaframma, tutto sarà più facile e immediato e i passeggeri potranno raggiungere i treni delle due linee in pochi istanti.

 

Fino ad oggi nessuno sapeva quando quest’opera sarebbe stata realizzata e ora finalmente abbiamo dei tempi certi. Si tratta di un periodo davvero lungo e poco digeribile per chiunque ma almeno c’è un’idea e soprattutto un impegno che il Comune ha preso col Ministero perché in caso di inadempienza i fondi andrebbero persi. Intendiamoci non è sicuro che per ottobre 2025 tutto sarà fruibile dagli utenti, ma certamente gran parte dell’opera sarà realizzata.

 

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2 risposte

  1. Sarebbe importante saperne di più conoscere nel dettaglio l’intervento previsto, il progetto definitivo di detto nodo di scambio, l’importo esatto dei lavori, gli impegni presi tra le parti con relative date di inizio e fine lavori. I cittadini devono sapere se sono proclami oppure opere pubbliche realmente in fase di assegnazione.
    Così come per la Stazione metro di piazza Venezia, si dice che a maggio 2023 partano i lavori, … ritengo che una presentazione integrale del progetto sarebbe opportuna, un ‘opera di questa importanza con costi sicuramente elevati, dovrebbe essere oggetto di un importante evento mediatico conoscitivo ed ampiamente partecipato.

  2. In merito alla realizzazione del collegamento tra metro a e metro c nella stazione di San Giovanni a distanza di oltre un anno dall’articolo su “diarioromano”, Nulla si conosce sul progetto definitivo di detto nodo di scambio, l’importo esatto dei lavori, eventuali gli impegni presi tra le parti con relative date di inizio e fine lavori. I cittadini devono sapere se sono proclami oppure opere pubbliche realmente in fase di assegnazione.

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D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

Non siamo sicuri che @MercurioPsi non abbia doti divinatorie, ma se già a gennaio aveva ipotizzato la chiusura totale delle due l’una: o in #ATAC non hanno il controllo di quello che fanno, oppure tengono all’oscuro fino all’ultimo gli utenti dei loro piani.
@TUTraP_APS

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