Domenica ecologica inutile e con beffa

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Sentire che a Roma nel 2018 l’amministrazione ancora organizza le domeniche ecologiche farebbe solo sorridere, se non fosse che questa iniziativa viene chiaramente utilizzata come foglia di fico per poter dire di aver fatto qualcosa contro l’inquinamento atmosferico. Qualcosa di chiaramente inutile e che non intaccherà di una virgola i livelli di inquinamento che rimarranno letali, alla faccia dell’amministrazione M5S che doveva cambiare tutto.

L’inutilità di queste giornate festive “senza auto” deve essere percepita dalla stessa amministrazione che infatti durante il periodo natalizio si è fatta facilmente convincere dal commercio cittadino a rimandarne una per non intaccare i possibili acquisti (segno che evidentemente le morti da inquinamento atmosferico vengono dopo il commercio).

L’altro segnale è giunto il 21 gennaio, prima “domenica ecologica” del 2018 che però ha visto la chiusura alle auto del pomeriggio ridotta di un’ora per consentire ai tifosi laziali di andare e tornare allo stadio in macchina. Che è una cosa che fa ridere solo a scriverla ma la cui assurdità evidentemente non viene colta dall’attuale amministrazione M5S.

 

La cosiddetta “giornata ecologica” prevedeva la solita trita liturgia, incluso un fantomatico “potenziamento del Trasporto Pubblico Locale” di cui apparentemente nessun utente si è accorto (basta dare un’occhiata ai numerosi tweet inviati ieri).

Quello di cui in molti si sono accorti è stato invece l’ennesimo blocco della metropolitana, questa volta la linea A, che è stata interrotta per un guasto ieri mattina tra Termini e Battistini.

Di seguito la testimonianza che abbiamo ricevuto da Beatrice, una nostra lettrice.

 

Ieri mattina (21/1/18) in occasione della giornata ecologica a Roma mi avvio alla fermata della metro Spagna per raggiungere Circonvallazione Cornelia e mi viene detto dalla biglietteria che non passano treni per un problema tecnico. Il personale mi consiglia di andare a p.za S. Silvestro per prendere una navetta o autobus bus per Termini, dove la metro funzionava correttamente. Arrivata a S. Silvestro non ci sono tracce di navette né di personale a cui rivolgersi. Chiedo aiuto ad un amico il quale contatta info ATAC su twitter (io non ho un’utenza twitter) e gli viene detto che in ogni stazione metro (esclusa Spagna) é prevista una navetta sostitutiva. Mi reco allora a Barberini e anche lì nessuna traccia di navetta. Nel frattempo il mio amico mi informa che da twitter ATAC aveva comunicato il rifunzionamento dei treni. E meno male che i mezzi pubblici dovevano essere potenziati …
Ho passato qualche anno a Londra e lì ogni ogni volta che c’è qualche malfunzionamento dei mezzi pubblici la situazione viene facilitata da operatori sul posto, che indicano agli utenti il problema e la soluzione fornita. Curioso che alla fermata Spagna anziché aiutare gli utenti, molti dei quali turisti probabilmente, li si disorientino.

 

Nel ringraziare Beatrice per il contributo ci permettiamo di suggerirle di dimenticare in fretta l’esperienza londinese, almeno per quanto riguarda il trasporto pubblico locale: qui siamo a Roma dove la responsabilità della mobilità cittadina è in capo ad una conclamata incompetente ed irresponsabile.

A proposito dell’assessore Meleo, non ci sembra che ella si sia peritata di presentare alcuna scusa per l’inconveniente di domenica. La cosa sarebbe stata a nostro avviso dovuta, visto che per la cosiddetta “domenica ecologica” si era promesso un potenziamento del trasporto pubblico ed invece si è avuto addirittura un blocco in una delle due metropolitane cittadine.

È evidente che i malfunzionamenti possono accadere d’improvviso e nei momenti meno indicati, ma in tali situazioni si dimostra la propria responsabilità e rispetto per i cittadini e si presentano le proprie scuse. Sarebbe l’abc del bravo politico.

A giudicare anzi dai mancati aggiornamenti alla sua pagina facebook, c’è da pensare che l’assessore si sia presa una pausa, magari una vacanzina o forse un’indisposizione. Solo nell’ultima ipotesi potremmo considerarla assente giustificata, perché che lei se ne renda conto o meno a Roma le persone continuano a subire i disagi della peggiore mobilità, pubblica e privata, dell’occidente, oltre che letteralmente a morire sulle strade romane.

 

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2 risposte

  1. Faccio notare anche la lunga pausa fra le 12.30 e le 17.30 (se non erro) nel blocco, per favorire l’arrivo allo stadio. Che fa letteralmente a cazzotti con le motivazioni ecologiche del blocco stesso.

    Sarebbe stato piu’ sensato rimandare la partita alle 20.30 in coincidenza con la riapertura al traffico.

    Altri eventi in citta’ non meritano la stessa ‘attenzione’? Ad esempio un concerto alle 11.30 all’auditorium, per il quale, dopo aver provato per 45 minuti a rintracciare un taxi, ho deciso di rischiare e prendere la mia neo-inquinante Euro 6 Diesel e rischiare la multa.

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