C’erano una volta i Pics, i vigili urbani dell’ambiente. Ma il nucleo è quasi smantellato

16 dei 47 agenti, trasferiti ad altri incarichi. Sempre meno controlli sul territorio. Inviati delle Iene entrano in un campo abusivo sull'Aniene e vengono picchiati

I Pics erano uno dei fiori all’occhiello del corpo di Polizia di Roma Capitale. La sigla sta per Pronto Intervento Centro Storico, ma nella realtà le loro mansioni erano di controllo dell’ambiente, tutela del territorio e del decoro in tutta Roma. Tra il 2009 e il 2015 i cittadini organizzati in associazioni anti-degrado (Retake, Bastacartelloni, Cittadinanzattiva, Volontari Decoro XIII e molti altri) hanno collaborato con questi agenti in maniera proficua. Si trattava di un piccolo nucleo disposto ad ascoltare e pronto ad intervenire.

Uno slancio che però si è via via esaurito fino a ricoprire funzioni marginali (anche perché del decoro e dell’ambiente all’attuale giunta pentastellata sembra interessi molto poco). Un tentativo di ridare vita al corpo si registrò a marzo del 2019 quando i 5 Stelle in Campidoglio votarono una delibera per potenziare soprattutto il controllo degli sversamenti di rifiuti ingombranti (la battaglia contro quelli che la Raggi chiama “zozzoni”). In effetti, alcuni risultati si sono visti in una prima fase, con diverse denunce di personaggi colti a mollare un frigorifero o un materasso al ciglio della strada. Ma quella forza e quell’entusiasmo che i Pics avevano trasmesso negli anni passati non si è mai più trovato, finché in queste settimane il Comandante Di Maggio ha deciso di dimezzare l’organico. Sedici agenti su quarantasette sono stati spostati e ai rimanenti sono state tolte alcune funzioni.

Il pretesto arriva da un episodio davvero triste accaduto durante la quarantena per il Covid. Uno degli agenti, invece di impegnarsi sul territorio, si occupava di portare la moglie estetista al Comando per farle fare le unghie alle colleghe. Una attività che sembra fosse fiorente, mentre altri vigili – invece di salire sulle loro auto e presidiare la città – erano fissi in ufficio a non far niente.

Questa versione, però, contrasta con quella fornita dalla esponente di Fdi, Roberta Angelilli che ha scoperto un fatto inquietante, se fosse confermato. Il nucleo Pics aveva in dotazione solo quattro automobili che a settembre del 2019 sono state azzerate. In sostanza gli agenti non potevano svolgere il loro lavoro perché non avevano veicoli. Inoltre, sempre secondo la Angelilli, la Raggi avrebbe impedito all’Ama di fornire i propri mezzi al Nucleo Pics per la cancellazione delle scritte selvagge e per la rimozione dei rifiuti. Insomma altro che potenziamento come votato in una delibera farlocca del maggio 2019! I Pics di fatto sono stati svuotati dai loro compiti.

Non c’è da stupirsi quindi che il territorio sia ancora più privo di controllo. Eppure, durante il lockdown, abbiamo tutti visto centinaia di agenti rincorrere signore che portavano a spasso il cagnolino o multare ragazzi che facevano footing lontano da casa. Ma quando si tratta di arginare i veri fenomeni di malvivenza e i veri reati ambientali, ecco che il Campidoglio non ha più i mezzi.

Abbiamo più volte denunciato la tragica situazione del campo abusivo sulle sponde dell’Aniene che appesta l’aria con i roghi tossici ogni notte e dal quale vengono gettati rifiuti altamente inquinanti nel fiume. Per primi, nel gennaio del 2015, su bastacartelloni.it  pubblicammo un dettagliato reportage sul traffico organizzato dai nomadi nella zona.
Oggi, a distanza di oltre 5 anni, anche l’inviato delle Iene, Filippo Roma, si è accorto dell’immondo mercato di rame e metalli che viene realizzato in un’area a due passi dal quartiere Salario e Parioli.

La Iena è entrata nel campo ed è stata inseguita da vari energumeni che brandivano manganelli. Il video è interessante non tanto nella parte in cui parla dei roghi notturni o mostra la massa di rifiuti abbandonati nel terreno che inquinano e devastano l’ambiente. Chi ci segue conosce bene quella situazione perché l’abbiamo documentata seguendo anche altri tratti dell’argine dell’Aniene, mostrando foto davvero raccapriccianti.

Il video è invece di sicuro interesse nella parte in cui la sindaca Raggi cade dal pero e si fa cogliere del tutto impreparata sull’argomento.

Sindaca buongiorno. Lei sapeva che nel cuore di Roma, alle pendici dei Parioli, dentro il parco naturale dell’Aniene c’è una discarica totalmente abusiva gestita da una famiglia di rom a capo di un campo nomadi, una cosa folle..“, le chiede Filippo Roma.

Andremo a verificare, grazie per la segnalazione“, è risposta di Virginia Raggi!!!

La prima cittadina di Roma non fa altro che parlare di “zozzoni” nei suoi video su Facebook ma ignora che nel cuore della città da lei amministrata ci sono mega discariche illegali (eppure bastava leggere diarioromano per saperlo). E soprattutto ignora (!) che le isole ecologiche di Ama non sono aperte se non in orario ridotto, con la scusa del Covid.

L’inchiesta delle Iene ha mostrato che in quel campo non solo vengono smaltiti rifiuti in maniera incredibile, ma c’è anche un racket cui si deve sottoporre chi vuole occupare una delle baracche e vengono prestati soldi a usura. Insomma un bel quadretto di illegalità di cui il Campidoglio ignorava totalmente l’esistenza. Ieri il comandante Di Maggio  ha inviato due squadre di agenti per censire i nomadi presenti e verificare quanti rifiuti siano abbandonati in quel terreno. Potere della tv: senza l’inchiesta de Le Iene questo mini-blitz non si sarebbe mai svolto.

Peccato che l’unico corpo dei Vigili che si occupava di ambiente non ha più neanche un macchina per girare. Un altro esempio di impeccabile e sana amministrazione del quale non possiamo che ringraziare i 5stelle di governo.

 

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Una risposta

  1. Caro Diario Romano e caro Nardascione, però le notizie sarebbe il caso di darle complete. Ferma restando la validità dell’articolo nel suo complesso non trovo alcun cenno al fatto che al depotenziamento del PICS è corrisposta la creazione del NAD – Nucleo Ambiente e Decoro che sta compiendo opera meritoria proprio nel contrasto agli “zozzoni”. Meriterebbero degna attenzione.

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