Candidati a Roma: se prima eravamo in 7….

bertolaso e marchini

 

Berlusconi aveva solo due scelte da compiere: o mantenere ferma la candidatura di Bertolaso, rischiando percentuali da partitino anni 80, o appoggiare Marchini. La possibilità che potesse sostenere Meloni era fuori discussione perché avrebbe condannato Forza Italia e lo stesso Berlusconi ai margini per sempre.

Chi in questi giorni faceva credere che l’ex cavaliere fosse indeciso tra Meloni e Bertolaso mentiva spudoratamente. Appoggiare Meloni e Salvini avrebbe significato per Berlusconi abdicare alla leadership del centro-destra e lasciare la guida dello schieramento alla parte più populista.

In tutti paesi europei, ma anche oltreoceano, non esiste un solo centro-destra a trazione populista, anzi i primi nemici per i partiti di ultradestra sono proprio quelli di centro-destra. Pensate alla Francia: la destra di Sarkozy si farebbe mai guidare da quella di Marine Le Pen? O all’Austria dove i popolari stanno soccombendo pur di non sottostare al partito xenofobo che si è affermato domenica.

Insomma se Berlusconi avesse seguito la linea Meloni-Salvini avrebbe condannato a morte per il prossimo decennio la destra moderata italiana. Si dirà che l’ex premier ha contribuito molto a distruggerla e questo è vero, ma ammettere in maniera palese il proprio fallimento non è da Berlusconi. Ecco dunque che Marchini era l’unica sua via di uscita.

Marchini dal canto suo festeggia perché – sebbene per lui sia difficile arrivare al ballottaggio – oggi ha un peso specifico diverso e i suoi voti saranno determinanti per il prossimo Sindaco. Non per niente la prima schermaglia, dopo l’endorsement di Forza Italia, è stata con la Raggi, la favorita.

(IM)PRESENTABILI. Ma Marchini dovrebbe essere cauto prima di festeggiare. Il 10% di voti che ha acquisto con Forza Italia si porta dietro volti e nomi che lui stesso ha criticato negli anni della giunta Alemanno. Un Davide Bordoni, padre di riforme disastrose quali cartelloni e ambulanti, farà fare bella figura a Marchini? E altri esponenti azzurri che in consiglio comunale stavano sempre e solo con le lobby di potere potrebbero uccidere il candidato che sui manifesti si dichiara “libero dai partiti”? E’ molto probabile che Raggi e Giachetti giocheranno su questo punto debole: la qualità dei nomi che è stato il problema principale del centro-destra romano in questi anni.

Martedì prossimo 3 maggio, al nostro incontro tra gli aspiranti sindaco ci sarà da divertirsi. Per prima cosa occorre capire chi arriverà a martedì ancora candidato. Storace, è molto probabile, convergerà su Marchini sebbene la sua area sia assai più vicina a quella della Meloni. Ma tra i due non corre buon sangue proprio per la similitudine del loro programma e la lotta per la leadership. E dunque, alla Città dell’Altra Economia, con ogni probabilità, assisteremo al confronto tra Raggi, Giachetti, Fassina e Marchini. Li faremo parlare di fatti concreti e di Roma e non delle loro beghe politiche. Perché fino ad oggi, ricette concrete non se ne sono ancora viste.

 

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Una risposta

  1. ….vorrei che qualcuno della “destra moderata” (?? bordoni moderato???!!) o Marchini, spiegasse che significa nel concreto “convergere” sul candidato Marchini.
    Ci saranno liste comuni? cioè nelle liste di Marchini entreranno i berlusconiani e gli alemanniani??
    Le liste saranno diverse ma coalizzate a sostegno di Marchini? ovvero coloro i quali erano stati eletti con Alemanno nella passata amministrazione ora sosterranno Marchini?
    In ogni caso, alla faccia del cambiamento……. è vero che serve il riciclo dei “rifiuti” per la tutela dell’ambiente, ma qua si esagera!!

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Contrasto alle OSP abusive e alla malamovida: dal Campidoglio ancora pannicelli caldi.
Emanata l’ordinanza contro le OSP abusive, ma solo per quelle totalmente abusive nel sito UNESCO.
Contro la malamovida invece ci si affida all’amico Frank.

Considerato che la Polizia Locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non c’è da stupirsi se a Roma il corpo è praticamente inesistente.
D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

Non siamo sicuri che @MercurioPsi non abbia doti divinatorie, ma se già a gennaio aveva ipotizzato la chiusura totale delle due l’una: o in #ATAC non hanno il controllo di quello che fanno, oppure tengono all’oscuro fino all’ultimo gli utenti dei loro piani.
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