Eravamo stati molto duri con il sindaco Raggi quando, dopo ben tre anni di mandato, si era decisa a continuare il lavoro di spostamento delle bancarelle in centro storico iniziato dal sindaco Marino.

Il tira e molla a cui si è assistito all’inizio, con l’ordine di spostamento ignorato dagli ambulanti e l’amministrazione che ci si è messa a trattare, ci avevano fatto temere un ennesimo rimando. Fortunatamente le cose sono andate per il verso giusto e riconosciamo volentieri all’amministrazione Raggi il merito di essere riuscita a liberare, dopo anni di sfregio, monumenti unici come il Pantheon o la Fontana di Trevi.

 

 

 

C’è una domanda, sollevata dagli urtisti che hanno dovuto spostare i loro banchi dalle preziosissime postazioni del passato, che però è rimasta inevasa: perché a loro è stato chiesto di spostarsi altrove mentre ad altri viene consentito di rimanere dov’erano prima?

Qualche foto delle postazioni non toccate dagli spostamenti.

 

Questo banco è rimasto in piazza in Trevi, dall’altra parte rispetto alla fontana.

 

Camion bar in piazza dei Crociferi, a pochi passi da piazza in Trevi

 

L’immarcescibile caldarostaro di via Condotti angolo piazza di Spagna

 

 

È vero che le bancarelle poste proprio davanti alla Fontana di Trevi o al Pantheon erano assolutamente indifendibili, ma perché non cogliere l’occasione e ridare decoro a quei luoghi complessivamente?

 

E a proposito di decoro, se forse si è riusciti a spostare definitivamente qualche banco dalle postazioni più in vista, una nuova iniziativa normativa del consigliere M5S di turno rischia di autorizzare nuove centinaia di postazioni ambulanti in tutta la città, particolarmente nel solito centro storico.

Questa volta è la presidente Eleonora Guadagno, alla guida della commissione cultura, che ha proposto di autorizzare i cosiddetti “operatori dell’ingegno” a vendere i loro manufatti in postazioni ambulanti. La presidente avrebbe dichiarato: “… gli OPI potranno far rivivere le zone degradate restituendole alla fruizione della citadinanza“.

Evidentemente costei vive nell’iperuranio, giacché è evidente che qualsiasi nuova postazione ambulante sceglierà di posizionarsi nei luoghi più appetibili della città, altro che zone degradate.

Capiamo così che forse non è vero che la presidente Guadagno sia del tutto incapace di dare un contributo alla città, come avevamo scritto al tempo del flop del nuovo regolamento per l’arte di strada. Se le riuscirà questo osceno tentativo di autorizzare centinaia di nuove postazioni ambulanti in tutta Roma, la Guadagno avrà lasciato un segno del suo passaggio, un segno drammaticamente negativo ma pur sempre un segno.

E diamo atto al consigliere Orlando Corsetti, del PD, di essere l’unico per il momento a contrastare il tentativo della Guadagno.

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Contrasto alle OSP abusive e alla malamovida: dal Campidoglio ancora pannicelli caldi.
Emanata l’ordinanza contro le OSP abusive, ma solo per quelle totalmente abusive nel sito UNESCO.
Contro la malamovida invece ci si affida all’amico Frank.

Considerato che la Polizia Locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non c’è da stupirsi se a Roma il corpo è praticamente inesistente.
D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

Non siamo sicuri che @MercurioPsi non abbia doti divinatorie, ma se già a gennaio aveva ipotizzato la chiusura totale delle due l’una: o in #ATAC non hanno il controllo di quello che fanno, oppure tengono all’oscuro fino all’ultimo gli utenti dei loro piani.
@TUTraP_APS

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