Raggi sulle bancarelle: #SeLoDiciamoLoFacciamo (sì ma con calma eh …)

Intanto che le bancarelle di Fontana di Trevi, Pantheon, piazza di Spagna e piazza Navona sono sempre al loro posto, nonostante l’annuncio del Comune che dal 1 gennaio dovevano tutte spostarsi altrove, il Sindaco Raggi pubblica un post di fuoco con cui reagisce alle rimostranze degli ambulanti. Eccolo:

 

#SeLoDiciamoLoFacciamo

Avevamo detto che avremmo liberato le piazze storiche di Roma dalle bancarelle. Ed è quello che stiamo facendo. Da gennaio, infatti, abbiamo imposto il divieto di posizionare le bancarelle in piazza di Spagna, piazza Navona, fontana di Trevi, Pantheon e in alcune vie del Tridente.

Oggi un gruppo di venditori ambulanti ha occupato il dipartimento Commercio per protestare contro la nostra decisione di spostare le loro bancarelle. Un’azione intollerabile. Non arretreremo di un millimetro da questa decisione. Finalmente cittadini e turisti potranno ammirare liberamente i monumenti di Roma.

Avevamo dato ai Municipi interessati tutti gli strumenti per intervenire: alcuni non lo hanno fatto e siamo intervenuti direttamente noi a tutela delle piazze storiche dopo decenni di colpevole silenzio. Per anni c’è stato chi ha fatto finta di non vedere cosa accadeva in queste piazze…

Ai proprietari delle bancarelle è stato proposto di riposizionarle altrove o di accedere a sistemi compensativi come, ad esempio, le licenze per guidare i taxi. Questo è il frutto di un lungo percorso di confronto con la categoria. I venditori erano da mesi a conoscenza del fatto che a gennaio non avrebbero più potuto posizionare le loro bancarelle in quelle strade e gli è stata proposta una alternativa.

Il cambiamento non si ferma. Ringrazio il Dipartimento Commercio per il lavoro svolto. Abbiamo liberato il centro di Roma dai bus turistici, ora libereremo le piazze storiche dalle bancarelle.

#SeLoDiciamoLoFacciamo

 

 

Chi leggesse questo post senza sapere nulla della Roma degli ultimi 4/5 anni potrebbe pensare che questo Sindaco Raggi si sia insediato da non molto e che stia cominciando a fare le cose promesse in campagna elettorale.

Noi che invece sappiamo che la Raggi è Sindaco di Roma dal lontano giugno 2016 e che ricordiamo chi ha iniziato il lavoro di ricollocazione delle postazioni ambulanti nel centro storico, ci chiediamo con che coraggio costei scriva certe cose.

Vediamo nel merito.

 

Finalmente cittadini e turisti potranno ammirare liberamente i monumenti di Roma. Neanche per idea, visto che le bancarelle sono sempre negli stessi posti e il procedere dilettantistico e sconclusionato dell’attuale amministrazione fa pensare che alla fine gli esercenti la spunteranno.

 

Per anni c’è stato chi ha fatto finta di non vedere cosa accadeva in queste piazze… Questa è chiaramente un mea culpa, visto che proprio l’attuale Sindaco, in carica da oltre 3 anni e mezzo, non ha finora fatto o detto nulla su quello che continua ad accadere davanti ad alcuni dei più importanti monumenti al mondo.

 

I venditori erano da mesi a conoscenza del fatto che a gennaio non avrebbero più potuto posizionare le loro bancarelle in quelle strade e gli è stata proposta una alternativa. In realtà, come chiarito dallo stesso Comune dopo l’articolo de Il Corriere in cui gli ambulanti dicevano di non aver ricevuto alcuna comunicazione, la comunicazione ufficiale è stata inviata solo il 30 dicembre, con efficacia il 1 gennaio, ossia due giorni dopo. Capiamo quindi che forse da mesi si discuteva del possibile spostamento delle postazioni, ma l’ufficialità c’è stata solo all’ultimissimo minuto. A voler pensar male si direbbe che il Comune abbia aspettato tanto per dare agli ambulanti un pretesto in più per lamentarsi, non avendo essi avuto, oggettivamente, neanche il minimo preavviso. L’alternativa è che al Comune solo a tempo quasi scaduto abbiano trovato il coraggio di mettersi contro una categoria notoriamente tostissima, ma in questo modo, da veri dilettanti allo sbaraglio, gli hanno dato ulteriori margini di negoziazione.

 

Ma soprattutto, qualcuno alla Raggi gliel’ha detto che il Tavolo del decoro esiste a Roma almeno dal 2014 e che nel 2015 la sua attività portò al primo grande spostamento di ambulanti nel centro storico di Roma?

Ne è consapevole il Sindaco che è solo a causa sua e della sua amministrazione se quell’attività è stata interrotta del tutto per gli oltre 3 anni del suo mandato?

Con che coragggio allora oggi sbandiera come una rivoluzione qualcosa che lei colpevolmente ha bloccato e che ora sta cercando di far ripartire con dei metodi che non fanno sperare in nulla di buono?

 

Già perché se da una parte osserviamo questi giorni come NON si deve intervenire su certo commercio romano, con un assessore al commercio che non perde occasione per dimostrare tutta la sua inconsistenza e dilettantismo ed un Sindaco che continua a sproloquiare nonostante la sua credibilità sia meno che zero, è ancora fresco il ricordo di come la precedente amministrazione operò nello stesso campo. Anche allora non fu uno scherzo e le rimostranze degli ambulanti non mancarono, con strascichi legali negli anni successivi, ma l’intervento fu studiato di concerto tra tutti i livelli amministrativi coinvolti e condotto in prima persona dall’allora Sindaco Marino con coraggio e fermezza.

Oggi vediamo invece un Comune che continua a bisticciare col Municipio I (pessimo il Sindaco che fa rimarcare questa cosa anche nell’ultimo suo post), un procedere balbettante con comunicati anonimi dell’ultimo dell’anno e zero interventi sul campo (nel 2015 gli spostamenti furono seguiti con uno spiegamento di forze imponente, proprio per dare il segnale che si stava facendo sul serio) e la reazione alla protervia degli ambulanti circoscritta a qualche innocuo post.

 

Ora leggiamo che il 7 gennaio ci sarà un incontro tra l’amministrazione, immaginiamo Sindaco e assessore, e le categorie degli ambulanti. Incontro per fare cosa, ci chiediamo? E offrendo questo incontro, ha forse chiesto l’amministrazione di cominciare ad attuare i provvedimenti presi, spostando immediamente i banchi?

Ci pare proprio di no e quindi ancora una volta l’amministrazione più dilettantesca che si sia mai vista nella storia millenaria di Roma si butta allo sbaraglio contro la potente lobby di turno.

Possibile non ci sia nessuno nell’amministrazione che riesca a spiegare alla Giunta che prima si negozia e poi si prendono provvedimenti, non il viceversa, altrimenti si dimostra implicitamente che il provvedimento preso è scritto sull’acqua?

Inoltre, a provvedimento vigente, se gli esercenti non si adeguano vanno elevate senza indugio le sanzioni e prese tutte le misure possibili perché la nuova disciplina venga rispettata.

Infine, si accetta un eventuale incontro solo a patto che gli ambulanti rispettino la nuova normativa, altrimenti nulla, pena il dimostrarsi dei tordi pronti ad essere fatti allo spiedo.

 

Neanche a copiare è capace l’attuale amministrazione, neanche a replicare quanto fatto nel 2015 nello stesso ambito e che aveva avuto un successo totale.

Povera Roma!

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2 risposte

  1. “se lo diciamo……” poi ce lo rimangiamo 🙂
    (nell’ordine: se lo dicono i sondaggi; se lo dice beppegrillo; se lo dice giggino; se lo dice russò)

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