Arrivano i soldi per finire l’Angelo Mai. Sarà una scuola?

Avevamo seguito le avventure dell’ex convitto Angelo Mai nella rubrica “Città in rovina” che ha raccolto le storie di 58 immobili incredibilmente abbandonati. Edifici e luoghi che dovrebbero essere oggetto di rigenerazione urbana e che invece sono lasciati marcire senza speranza.

L’Angelo Mai, incastonato nel rione Monti, aspetta da 10 anni di conoscere il suo futuro e forse un primo passo è stato compiuto in queste ore. Lo ha annunciato l’assessore alla scuola del 1° Municipio, Giovanni Figà Talamanca. Il Governo – ha detto l’assessore – ha concesso i 5 milioni di euro necessari ai lavori di ristrutturazione e a questo punto la palla passa al Simu (il Servizio per le infrastrutture del Campidoglio) che dovrà indire il bando di gara entro dicembre.

Tecnici della Sovrintendenza, del Municipio e di Roma Capitale hanno effettuato un sopralluogo congiunto per rendersi conto delle condizioni della struttura e per pianificare gli interventi. Queste le fotografie pubblicate sulla sua pagina Facebook da Figà Talamanca.

 

Angelo Mai scuola

 

Angelo Mai Scuola2

Angelo Mai Scuola3

Angelo Mai Scuola4

 

Come si può vedere si tratta di un edificio in stile ottocentesco con grandi potenzialità, grazie agli spazi e al cortile che sono assai rari in una zona come Monti. Lasciarlo in abbandono per così tanti anni è stato uno spreco imperdonabile. Sede di un convitto e poi di una scuola, fu lasciato dall’ordine dei Fratelli di Giovan Battista de la Salle nel 2002. All’epoca si ipotizzò una vendita a privati per la realizzazione di appartamenti, ma il sindaco Veltroni decise che la proprietà doveva rimanere pubblica e lo destinò ad ospitare la scuola media detta “Viscontino”, un distaccamento del Visconti che non aveva sufficiente spazio. Furono pure stanziati 9 milioni di euro per i lavori di adattamento, ma quei lavori si fermarono dopo pochi mesi e non sono mai ripresi.

Da allora, l’edificio ha visto l’occupazione da parte di alcune famiglie di sfrattati e poi di un centro sociale che prese proprio il nome Angelo Mai. I giovani del centro sociale furono poi trasferiti in una ex bocciofila vicino le Terme di Caracalla, risistemata a spese del Comune.

A questo punto occorre capire se davvero il Campidoglio riuscirà a scrivere il bando in tempi ragionevoli (si è visto che da quando si è insediata la giunta Raggi le gare bandite sono state pochissime a causa di una lentezza esasperante) e soprattutto capire quale sarà la destinazione finale. Secondo il progetto originario nella struttura potranno essere realizzate 18 aule. Ma gli studenti del Visconti da ricollocare (oggi sono distribuiti in tre edifici) sono circa 500. Pertanto occorrono almeno 25 aule.

C’è dunque la possibilità che l’Angelo Mai non sia sufficiente e infatti secondo alcuni potrebbe essere destinato ad altri usi tra cui un piccolo museo. Ma il I° Municipio sembra determinato a riassegnargli la funzione di scuola. Si vedrà dunque se realmente ospiterà gli alunni del Viscontino oppure se sarà sede di un altro istituto. Nel frattempo occorre seguire da vicino l’iter dei lavori. Se anche questa volta si perdesse l’occasione dello stanziamento del governo sarebbero dolori.

 

 

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Contrasto alle OSP abusive e alla malamovida: dal Campidoglio ancora pannicelli caldi.
Emanata l’ordinanza contro le OSP abusive, ma solo per quelle totalmente abusive nel sito UNESCO.
Contro la malamovida invece ci si affida all’amico Frank.

Considerato che la Polizia Locale risponde direttamente ed esclusivamente al sindaco, non c’è da stupirsi se a Roma il corpo è praticamente inesistente.
D’altronde chi dovrebbe dargli le direttive (@gualtierieurope) non ha neanche chiari i compiti degli agenti.

Non siamo sicuri che @MercurioPsi non abbia doti divinatorie, ma se già a gennaio aveva ipotizzato la chiusura totale delle due l’una: o in #ATAC non hanno il controllo di quello che fanno, oppure tengono all’oscuro fino all’ultimo gli utenti dei loro piani.
@TUTraP_APS

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